lunedì 3 agosto 2015

Ritrovarsi, nella foresta

Venerdì 31 luglio era una data di quelle segnate col circoletto rosso sul calendario, un giorno importante nella mia stagione podistica. Ammetto che inizialmente non ero entusiasta all'idea di faticare nella corsa in montagna (specialità decisamente non mia) ma col passare delle tappe la cosa sta prendendo contorni decisamente interessanti. Sarà per la scarsa concorrenza o per il continuo miglioramento generale che sto esprimendo quest'anno ma alla gara di venerdì mi presentavo ai nastri di partenza forte del 3° posto generale di categoria e, visto il percorso, la difesa del podio sembrava davvero possibile.
Il tracciato vedevano la partenza da Castellano, il passaggio dal lago di Cei e il successivo ritorno nel paesino dopo circa 10 km. Prima parte pianeggiante a cui seguivano una prima salita verso il lago ed una seconda salita per raggiungere il gpm di giornata. Entrambi i tratti presentavano pendenze abbastanza facili il che consentiva buona velocità di base; partenza molto lanciata del gruppo a cui tento di restare attaccato il più possibile. I primi 2 km corrono via veloci ma alle prime asperità le gambe iniziano a presentare il conto, prendo di petto il primo kilometro di salita per poi rallentare e adeguarmi al ritmo di chi mi segue. Poco dopo il primo scollinamento inizia lo spettacolare passaggio in riva al lago di Cei, riprendo un po' il fiato godendomi lo scorcio alpino; al 5°km inizia la seconda rampa di giornata, la salita delle "costole", un continuo susseguirsi di tornanti per oltre un kilometro di ascesa in mezzo alla selva. Una volta passato in vetta cerco di lanciarmi nella picchiata ma la mia rincorsa dura poche centinaia di metri, prima un sasso preso male e poi un leggero lungo in un curvone mi fanno desistere da intenzioni bellicose. Proseguo dunque tranquillo la mia discesa in mezzo ad uno scenario degno di un film stile "Indiana Jones nella foresta perduta" recuperando ulteriori forze ed energie in vista del finale; ritrovata la retta via all'uscita del bosco scateno i cavalli sulla piccola rampa che segna l'8°km di gara e aggancio uno sparuto gruppetto. Ormai in vista del campanile di Castellano mi lascio guidare dal plotoncino che naviga in fila indiana per poi regolare i conti negli ultimi 500m, sotto la linea del traguardo transito da solo lasciandomi agevolmente alle spalle i compagni di avventura raccolti nel finale. Tappa conclusa con un 47'49", 10° posto di categoria che porta 21 punti in cascina per la classifica generale; risultato cronometrico discreto considerando la novità del percorso e la partenza eccessivamente veloce, 3° posto difeso con le unghie. Prossima tappa sarà la durissima scalata della Panarotta, terreno dove difendersi sarà forse un po' più facile, le pendenze estreme e la lunghezza del percorso metteranno a dura prova tutti i partecipanti il che potrebbe favorire un peso piuma come me. Vi lascio con il magico scorcio del lago che ha caratterizzato la serata di venerdì