venerdì 29 novembre 2013

Aldo Rock

E' finalmente venerdì, e non solo perché inizia il weekend..da alcuni anni seguo con regolarità Deejay Chiama Italia, programma di intrattenimento mattutino di radio Deejay, per motivi di lavoro e scuola tipicamente in reloaeded dal sito..il venerdì è un giorno particolare perché c'è l'ultima parte del programma dedicato ad un personaggio che definire strano è riduttivo.. uomo, il venerdì mattina c'è Aldo Rock, con i suoi racconti, le sue massime e le sue citazioni.. Ma chi è Aldo Rock?
Finora non mi ero mai posto la questione più di tanto, l'ho sempre ascoltato con interesse, andando spesso a cercare informazioni su quello che diceva o raccontava piuttosto che su di lui..ma visto che oggi il post è dedicato a lui..
Qualche riga di biografia può aiutare a inquadrarlo e capire un po' di più il perché dei suoi interventi radiofonici e/o televisivi (di recente partecipa a “Il Grande Cocomero” rai2 giovedì dalle 23:30) spesso ai limiti del mistico e dell'epico.
All'anagrafe Aldo Calandro nasce nel 1956, stessa annata di mio papà, a Milano dove tuttora vive; a fine anni '70 inizia a lavorare nel mondo della musica come deejay in una piccola radio locale per poi partecipare all'organizzazione di grandi concerti. Negli anni '80 diventa un discografico e, parallelamente, inizia a dedicarsi allo sport a 360°; correndo, nuotando e andando in bicicletta..nel 1988 è uno dei primi italiani iscritti ad un Iroman, triathlon sulle seguenti distanze: 3,860km a nuoto, 180,240km in bici e 42,195km di corsa. Alterna questa disciplina a imprese no-limits in bicicletta (race across America dal '96 al '98) e di corsa (Marathon des Sable nell'88 e diverse tra maratone e ultra-maratone). Passa la vita tra musica e sport, partecipa ancora a triathlon e gira per Milano con una bicicletta costruita secondo le sue specifiche, la mitica Bootleg..
Insomma..per molti un pazzo, se lo sentite parlare probabilmente lo considerereste un visionario.. declama spesso proverbi cinesi o giapponesi, cita personaggi tra i più disparati, racconta con enfasi e trasporto imprese dei vari sportivi estremi del panorama internazionale, il tutto condito da musica country e rock di origine americana. Ha una filosofia di vita tutta sua che si può ben riassumere in una delle sue frasi celebri: “uomo..la fatica fisica appaga lo spirito ed avvicina alla saggezza”
Lo ammetto, ho un debole per chi sa raccontare belle storie, che siano scritte, cantate o parlate bene.. è lui una delle “cause” di questo blog ed è lui uno dei miei principali ispiratori in questi ultimi anni..
Il venerdì è di Aldo Rock e questa è per tutti voi che leggete:
“prendi un bel respiro e tuffati, uomo..vivere la vita è il miglior motivo per cui alzarsi al mattino..”


P.s: non è per “colpa” sua che ho iniziato a correre e non è lui che mi ha spinto sulla via della maratona..ma questa è tutta un'altra storia..


Buon weekend uomini!

giovedì 28 novembre 2013

Questione di coerenza

Stamattina ero molto indeciso su cosa raccontarvi oggi, in linea col post di ieri avrei voluto fare qualche considerazione “filosofica” riguardo alle similitudine tra corsa e vita, in termini di obiettivi, traguardi, fatica, impegno, difficoltà..ma poi la giornata mi ha riservato uno spunto interessante..
Oggi avevo un compitino, uno di quegli esami parziali che i professori concedono durante l'anno e che poi si sommano per avere il voto finale. La materia è economia della produzione, in pratica ti spiegano come un'azienda dovrebbe valutare la variazione della sua produzione in base alla domanda di mercato..il tutto si “riduce” ad alcuni modelli economici che servono a calcolare prezzi/quantità sulla base del tipo di mercato e di quanto profitto vuoi fare..inutile dire che questi modelli sono decisamente lontani dalla realtà e le considerazioni sono poco applicabili in termini reali..detto questo 6 crediti opzionali quasi a gratis da raccogliere per arrivare al famoso numerino 180 che apre la strada verso l'agognato pezzo di carta chiamato laurea.
Il compitino quindi..o meglio la mezza farsa..la scena era veramente ai limiti del grottesco, aula stipata in ogni ordine di posto da circa 250 studenti (nonostante a lezione ci siano tipicamente un centinaio di persone), tutti forniti di appunti in miniatura o smartphone carichi di dispense e (ovviamente) dotati di connessione internet..il mio vicino di banco ha risposto alle domande come Wikipedia comanda..peccato per il professore che, dall'alto della sua buona volontà, aveva pensato di metterci in difficoltà creando ben quattro set di domande differenti..caro il mio prof. è tutto inutile se poi la gente si scambia i bigliettini tra le file di banchi o se c'è chi fotografa il tema, lo manda all'amico che provvede a scrivergli le risposte via WhatsApp.. Forse sono io a sbagliare atteggiamento ma almeno ho avuto l'onestà intellettuale di rispondere per me e non per sentito dire o per conto terzi, alla fine le domande erano normali, gli argomenti erano quelli trattati in classe e quindi fanculo alla tecnologia e ai bignami in A7..le cose che son state spiegate le ho capite, alle domande ho risposto e anche se non prenderò 30 chi se ne frega.. Vogliamo davvero che dei futuri ingegneri guidino aziende con i bigliettini in tasca o chiedendo l'aiuto a casa dal telefonino?
Ancora una volta ho fatto una scelta diciamo non convenzionale, cosa che peraltro ultimamente mi succede spesso..la corsa, vivere lontano da casa, tornare all'università, lavorare per mantenermi.. come disse qualcuno, ormai 11 anni fai: “sei fatto così..tu sei un diverso..” e sentirsi dire questa cosa da una 14enne, beh..fa parecchio strano. Diverso..termine che ormai mi accompagna da molto tempo, senza ambizioni di sentirmi migliore di altri per questo, semplicemente faccio scelte che possono sembrare anomale ma che per me sono banalmente coerenti tra loro..in testa ho un filo logico che sta tracciando il percorso davanti a me..
La coerenza..valore che si sta perdendo nel nostro bel Paese..ma davvero è così difficile esprimere idee e fare scelte di cui poi si rifiuta la paternità?

mercoledì 27 novembre 2013

"..non ce lo chiedono più cosa facciamo qui, nelle scarpe da corsa"

Dopo 3 giorni di blog era inevitabile toccare l'argomento e, anche non volendo, oggi avrei avuto l'occasione di parlarne comunque..
"vi ho mai raccontato che corro?" 
Questa è la frase tipica di Linus quando inizia discorsi sull'argomento corsa o, + in generale, sport..e da li parte la solita scena di Nicola che si lamenta o che lo prende per il culo mentre parte il verso del pavone in sottofondo.. Ne avrei parlato anche non volendo per via di quel che mi è successo stamattina..
Il mercoledì mattina non ho lezione e quindi sfrutto spesso la cosa per andare a correre, nonostante sia “a riposo” da allenamenti ogni 2-3 giorni vado a farmi 6-7km tanto per far girare le gambe e prendere un po' d'aria..intendiamoci l'aria da qualche giorno è decisamente fresca e far girare le gambe vuol dire andar via, come dico io, senza cronometro..ovvero senza seguire un ritmo preciso/costante durante la corsa..in gergo tecnico si direbbe “a sensazione”.
Stamattina mi sono svegliato, al solito, intorno alle 8, barretta ai cereali e succo di frutta mi sono vestito e poi via, verso il vicino parco Querini. Entrato nel parco con “Siamo chi siamo” nelle orecchie ho iniziato a girare con passo blando quand'ecco che..al limitare del boschetto ho scorto un animale che ormai in molti considerano estinto: la gazzella bionda..un giovane esemplare (lo si deduceva dall'altezza e dai lineamenti del viso) nella sua tipica muta invernale di colore scuro, da cui spiccava la caratteristica coda ondeggiante (bionda per l'appunto). Stava trotterellando con passo veloce e deciso, corsa veloce ed elegante con ottima ritmica delle braccia, incurante dei (peraltro sparuti) personaggi che bazzicano il parco a quell'ora. Estremamente incuriosito e stupito dell'apparizione ho proseguito nella mia azione in attesa di incontrare il suo sguardo al ché, mentre ci incrociavamo, le ho educatamente porto un sorriso e un saluto, come è usanza tra i runners, e lei, con mio sommo stupore, ha corrisposto con eguale educazione..che belle cose che la vita ti regala..
Da qui si parte quindi con l'argomento corsa, a me tanto caro in questi ultimi tempi.. La mia annata sportiva è terminata ufficialmente domenica, con i campionati regionali di corsa campestre.. intendiamoci, fosse stato per me neanche li avrei corsi, ma il coach mi ha convocato per via dei punteggi in favore del ranking della squadra. Nonostante non sia la mia specialità prediletta e viste le condizioni pesanti del terreno la gara è andata ben oltre le + rosee aspettative: bellissima medaglia di bronzo conquistata con una gara regolare con classico volatone lunghissimo nel finale. Degno premio ad una stagione in costante miglioramento e con grandissime soddisfazioni cronometriche, ben 2 muri sono caduti sotto i colpi delle mie gambe: a Maggio, durante i campionati universitari, sono sceso per la prima volta sotto i 20 minuti nei 5.000m spostando il paletto a 19'42”; in seguito (dopo averlo sfiorato ben 2 volte a settembre) è finalmente capitolato il “mitico” muro dei 90 minuti sulla ½ maratona.. il 17 novembre ho piantato la bandiera a Malo (VI) con il lusinghiero tempo di 1h29'49”..niente male per uno che ha iniziato a correre seriamente solo 3 anni fa andando a fare allenamento in palestra con le famose Spalding con la suola bianca..Ne sono passati kilometri da allora e i miei attuali risultati hanno stupito molti all'interno della squadra, primo fra tutti il mio allenatore che, finalmente, si è lasciato andare ad una stretta di mano mentre mi dice “complimenti corridore..” Adesso posso davvero vantarmi e dire soddisfatto:
“non ce lo chiedono più cosa facciamo qui, nelle scarpe da corsa..”

martedì 26 novembre 2013

Mondovisione

Era fin troppo scontato..se uno si piazza davanti al negozio dove ha prenotato un cd prima ancora che il negozio apra è ovvio che si aspetta tanto..e quindi è ovviamente banale che x tutto il giorno il cd girerà in loop sul pc..volendo essere sinceri mi ero addirittura "preparato"..già nel weekend mi ero letto interviste varie sui giornali on-line e domenica sera la presentazione a "Che tempo che fa"..
Siamo finalmente arrivati al 26 novembre, giorno di uscita di "Mondovisione", il nuovo cd di Ligabue. Atteso, tanto..son passati 3 anni  da "Arrivederci Mostro", disco che per altro mi aveva un po' deluso, sono rimaste solo un paio di tracce nella mia playlist tipica, e finalmente si torna a quello che viene catalogato scientificamente come rock. Suoni netti, pochi giochini elettronici e tanto testo; canzoni veramente belle, scritte con schiettezza a tratti disarmante e tantissime frasi attualissime..
Solitamente il Liga racconta storie, che puoi sentire vicine o che puoi aver vissuto, stavolta ci siamo dentro nelle canzoni..tutti e oggi.. testi come "Il sale della Terra" o "Il muro del suono" sono quasi troppo attuali.. e poi, sinceramente, questo blog è anche un po' colpa del Liga..quando hai tante cose dentro devi cercare un modo di sfogarti e lasciarle uscire..
Disco polemico hanno scritto in tanti, falso, i testi (come sempre) sono la semplice trasposizione in musica di ciò che stiamo vivendo. Il periodo è quello che è e di conseguenza se uno ci sta dentro poco quando si esprime in maniera sincera è normale che alcune frasi possano suonare polemiche ma sono semplicemente reali.. Piccolo dettaglio di cui pochi hanno scritto: come molto spesso nei dischi del Liga, nonostante tante frasi dure, il sentimento prevalente rimane comunque l'amore..e le ballate che ci sono in questo disco rimarranno per tantissimo tempo nella playlist di tantissima gente..se siete una ragazza e un giorno un vostro fidanzato vi dedicherà "Tu sei Lei" dategli un bacio anche da parte mia..
Potrei veramente star qui ore a parlare dei testi e dei suoni di questo cd, sono ormai al 7° ascolto di giornata..vi consiglio di comprarlo o quantomeno di recuperare in qualche modo tutte le canzoni..
Non vi tedio oltre, vi consiglio di vedervi (stasera in replica dalle 22:00) l'intervista di stamattina @DJCI. Concludo con una citazione "obbligatoria", di seguito vi regalo il file audio della canzone che, al primo ascolto, mi ha sorpreso di + per testo e impatto emotivo di suono e melodia: "Per sempre". Dedicato a voi che leggete:
"..cosa sarà mai portarvi dentro solo tutto il tempo..c'è un istante che rimane li piantato eternamente, per sempre, solo per sempre.."





lunedì 25 novembre 2013

Dorothy is back..

era da un po' che nn ci mettevo mano, a Dorothy.. l'avevo recuperata qualche settimana fa dalla casa dove ero in affitto quest'estate ma i numerosi giorni di pioggia mi avevano impedito di sistemarla e rimetterla in strada..di chi sto parlando? di Dorothy, la mia bicicletta.. ieri l'ho pulita, oliata e regolato il cambio.. e oggi via sfrecciando lungo le contrà di Vicenza, con fierezza.. ma anche con guanti e berretto, tira veramente una gran brutta aria (fredda e sostenuta).. dopo i 4-5km odierni mi vie spontaneo aprire una parentesi sulle abilità degli utenti della strada vicentini o + in generale veneti..anche se ormai tt il mondo è paese e gli imbecilli al volante (ma anche al manubrio o peggio ancora a piedi) ci sono, purtroppo, ovunque..mi ritrovo quindi a rischiare la vita + o meno a ogni rotonda e/o attraversamento pedonale, fortunatamente il percorso casa-uni-casa è abbastanza breve. La cosa che mi sconvolge sempre di + è il totale disinteresse dell'utente medio della strada nei confronti della segnaletica verticale..pare sia il nuovo sport nazionale disattendere qualsiasi cartello di qualsiasi genere..precedenze non date, divieti di sosta palesemente ignorati, biciclette regolarmente contromano o sui marciapiedi..io non pretendo di essere giudicato come il miglior utente della strada ma quantomeno ho la decenza di evitare comportamenti palesemente in contrasto con le + banali regole del codice della strada..non chiedo la perfezione ma almeno un po' di buonsenso..mi consolo guardando il panorama, anche se le distrazioni pericolose non mancano..le fioriere e le sedie dei baretti di corso Palladio sono testimoni di innumerevoli manovre estreme di equilibrio..anche Amy, comunque, oggi se l'è vista brutta..merito del solito fenomeno che si infila in rotonda a velocità folle ignorando gli altri utenti della strada..chi è Amy? la mia macchina, o meglio, la macchina di mio papà..Camilla (la mia macchina) sta attendendo i ricambi necessari al passaggio della revisione..sembrerà una cosa stupida, per certi versi infantile, ma da diversi anni a questa parte battezzo i mezzi di trasporto che utilizzo con nomi presi da cartoni, libri, fumetti di quando ero un po' + giovane..un piccolo vezzo..

domenica 24 novembre 2013

On the road, on the rock

eccomi qui, davanti al pc ad iniziare questa nuova esperienza.. tutto parte da qualche giorno fa, dall'idea di scrivere quello che mi entra in testa o che vorrei far uscire..e così questo "diario" per segnarmi le cose, tenerne traccia. Pensieri, idee, riflessioni, ma anche desideri, azioni..
On the road, perché la vita è un percorso, fatto di salite, discese e curve ma anche di incroci, di scelte; non è importante quale sia la tua destinazione finale, l'importante è come ci arrivi..e quindi sono le scelte, le direzioni che prendiamo quando arriviamo ad un bivio che fanno la differenza..
On the rock, rock come la musica che mi accompagna molto spesso; rock come le rocce che fanno da cappello alle Piramidi di Segonzano all'ombra delle quali sono nato o come il porfido che ben rappresenta (almeno secondo me) la mia durezza, di fisico e di testa; rock come Aldo Rock, all'anagrafe (e x la polizia stradale) Aldo Calandro che ogni giovedì (al "il Grande Cocomero") e al venerdì (a "Deejay Chiama Italia") mi sta dando molti spunti sia musicali che "filosofici" sullo sport come metafora della vita..e anche un po' colpa sua se ho deciso di iniziare questo blog.. 
Un po' di tempo fa stava leggendo dei consigli di un ex-runner su cosa fare x preparare una maratona e, tra i vari, c'era il consiglio di tener traccia degli allenamenti.. Io una maratona inizierò a prepararla a breve e ho colto l'occasione per estendere il concetto anche al resto che mi capita ed.. eccomi qui, davanti al pc ad iniziare questa nuova esperienza..