martedì 29 settembre 2015

Uno in più

Come cantano gli 883 uno in più, soltanto un numero. Dopo Berlino però nessun compleanno sarà più uguale e quindi quest'anno siamo a 30+1. Nell'ultimo anno le soddisfazioni sono state decisamente poche, i problemi al contrario sono stati davvero tanti; qualche momento di gloria atletica e un paio di esami giusto per non perdere il vizio. Festeggiamenti molto limitati, ieri sera pizza a domicilio, birra e torta gentilmente offerta dal buon Andrea.

Se da un lato è un anno in più dall'altro è un minuto in meno; domenica mi sono presentato ai nastri di partenza di una gara di 10 km su strada. Dopo la mezza di Vicenza avevo un gran fastidio in giro, non mi è proprio andata giù e mi sono cercato terreno per il riscatto. Sulla carta era una garetta di paese, nella realtà la lista iscritti era degna di un campionato regionale tant'è che al traguardo ben 43 atleti hanno timbrato sotto i 40'. A questo club abbastanza ristretto ora appartengo anch'io, come si diceva uno in meno, ovvero il minuto tolto al precedente PB sulla distanza ora fissato a 39'46". Gara gestita magistralmente, partenza allegra (primi 3km in 11'59") passaggio ai 5km da manuale in 20'08" e poi elGringo sfodera una progressione micidiale da 11'29" nell'ultimo 3000; gli avversari entrano ed escono dal campo visivo come pallide sagome di cartone messe lì solo per arricchire il paesaggio monotono della campagna vicentina. Ogni sorpasso dà una spallata al ritmo, la volata lanciata ai -300 diventa un turbine furioso negli ultimi 150, il rettilineo finale cancellato dalle mappe geografiche. La risposta alla mia domanda è stata un secco e deciso sì.. valgo un -40' e questo è solo l'inizio. Ora si punta dritti a sabato sera, Vicenza, 5km in centro storico per riscrivere l'urbanistica disegnata dal Palladio qualche secolo fa. Ci sarà tempo per rifarsi anche sulla mezza maratona, intanto il sindaco mi ha autorizzato a raddrizzargli un paio di vicoli..dove passa elGringo serve asfalto nuovo :-)

martedì 22 settembre 2015

Nemo propheta in patria

Antefatto: martedì 16 settembre un vigile arriva a casa mia, fa qualche domanda e compila un modulo che conferma la mia richiesta di cittadinanza veneta.
Domenica 20 settembre, mezza maratona di Vicenza, ore 11: il cronometro segna 1h29'15", la mia nuova città mi ha ufficialmente rimbalzato.
All'inizio ero un po' deluso e perplesso e ho atteso che il coach esprimesse il suo commento in merito alla gara per poi fare un analisi della (contro)prestazione. A conti fatti il risultato non è così negativo come poteva sembrarmi all'inizio, le mie aspettative erano probabilmente eccessive. L'avvicinamento è stato breve e il coach stesso ha valutato la gara come un test intermedio verso futuri traguardi. Al netto del cronometro siamo sopra di 53" rispetto al primato personale e, vista la distribuzione della gara, il margine poteva essere decisamente ridotto.
Brevemente la cronaca della mezza maratona di Vicenza; percorso molto duro, primi 5km molto mossi dentro e fuori dalle contrade del centro e poi qualche centinaio di curve disseminate poco fuori le mura. I runners schierati sono poco più di 800 contro i 1200 che erano potenzialmente previsti; nonostante l'intera città chiusa al traffico il pubblico sulle strade è l'assente ingiustificato della giornata. Partenza tranquilla con passaggio sotto casa, primi 3km a velocità controllata e 5°km timbrato davanti all'università in 20'41". Avanti a velocità di crociera, le gambe girano comandate dal metronomo; 10°km raggiunto in 41'23" (secondo 5000 in 20'42"). Dopo il rifornimento è finita la mia gara o, forse, l'omino del cervello è andato a farsi un pisolino; il ritmo rallenta, lentamente ma inesorabilmente. Verso il 13° tento di reagire ma le gambe sembrano vuote e la fatica pervade i muscoli risalendo fino alle braccia, il corpo avanza per inerzia; ad ogni svolta del percorso non ho la forza per aumentare la falcata. Mi trascino sulle strade in solitaria, passano i kilometri ma pochi atleti mi superano e quelli che lo fanno rimangono comunque in vista poco distanti. Finalmente poco dopo il 19° l'omino del cervello si risveglia ed inserisce la modalità orgoglio..sarebbe stato davvero un delitto chiudere sopra l'1h30'. Scalo una marcia e allungo il passo, conosco bene il percorso e so che il finale è abbastanza lineare; raccolgo le ultime gocce di benzina e sparo la volata lunghissima. L'accelerazione è progressiva e solida, prendo a fatica il crono sul 20°km da tanto sono lanciato; esco dalla strettoia di santa Lucia sparato come un proiettile, breve sguardo indietro per controllare i diretti avversari e poi a cannone fino al traguardo. Ultimo 1500 corso davvero da elGringo il che addolcisce lievemente la pillola. A posteriori guardo ancora con stupore la classifica, 101° assoluto e 24° categoria SM, ottime indicazioni da cui ripartire. Settimana prossima mi attende una 10km a cui mi hanno invitato in un paese poco fuori Vicenza, in attesa di scaricare nuovamente i cavalli sulle strade di una mezza maratona (forse Treviso, forse Verona..). Per ora testa bassa e lavoro..
Dopo gara decisamente in tono più festoso con gli amici Ezio (accompagnato dalla fidanzata runner) e Giulio, condividendo impressioni e chiacchiere davanti a delle giganti e ottime coppe gelato made by Gelateria Brustolon (top 3 tra le gelaterie di Vicenza).
La combriccola della mezza

domenica 13 settembre 2015

Cieli azzurri

Grandissimo weekend di sport a tinte fortemente azzurre, ricco di emozioni e che ci restituisce un'Italia davvero immensa. Finalmente anche i telegiornali e la Gazzetta si occupano di discipline che solitamente occupano le colonne laterali o i mini-servizi di fondo pagina.
In prima pagina la storica finale di tennis dell'US open tutta tricolore tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci anche se devo ammettere che l'impresa reale in questo caso l'ha fatta proprio la Vinci in semifinale battendo l'idolo di casa Serena Williams che sembrava inesorabilmente lanciata verso la conquista del grande Slam. Davvero da brividi le interviste del dopo gara, parole che trasmettono tutta la passione che una ragazza come Roberta mette nello sport. Onore e grandissimo merito ovviamente anche a Flavia che conquista nello stupore assoluto, anche dei più blasonati addetti ai lavori, uno dei tornei più famosi e prestigiosi del mondo.
Prima pagina che le due tenniste pugliesi dividono con i giganti del basket. L'Italia della palla a spicchi aveva iniziato l'europeo con i peggiori auspici perdendo male con la Turchia per poi vincere a fatica contro la modesta Islanda. Poi accade che i gemelli scarsi dei nostri giocatori NBA lasciano il posto ai veri Bargnani, Belinelli e Gallinari e tutto torna sui binari giusti; la partita con la Spagna è stata straordinaria ed il giorno dopo gli stessi attori si sono riproposti nell'arena di Berlino imitando l'impresa dei colleghi calciatori del 2006 e di moltissime altre battaglie sportive. Per i tedeschi il risultato è irrimediabilmente lo stesso: essere sconfitti. Poco importa se nell'ultimo match l'Italia perde (male) contro la corazzata serba, la fase finale è conquistata e si va a Lille carichi e pronti ad affrontare chiunque a testa altissima. L'avversario di questo pomeriggio era Israele, nazione che viene associata alle federazioni europee per incomprensibili motivi politici. Squadra discreta che ha chiuso il proprio girone eliminatorio seconda solo alla favoritissima Francia non tanto grazie alla fluidità di gioco ma difendendo forte e limitando i danni contro le (oggettivamente deboli) formazioni finora incrociate. La partita inizia subito bene per l'Italia che trova facilmente la via del canestro e riesce a contenere i (pochi) giocatori di talento israeliani. Sempre avanti nel punteggio la nostra nazionale chiude il primo tempo a +10 per poi strappare forte a inizio ripresa macinando gioco e canestri e tenendo gli avversari praticamente a secco di punti per l'intero parziale. Agli italiani entra tutto, agli israeliani riescono a fatica i passaggi; sembra di vedere giocare gli alieni di Space Jam contro le formiche umane..il match termina con un impietoso 82-52 per l'Italia che ora si siede in tribuna e attende di sapere chi sarà il prossimo avversario.
Sprazzi di azzurro anche sulle due ruote, sia quelle super veloci della MotoGP con Valentino Rossi che a lungo guida il gran premio di Misano sia su quelle un po' più lente della bicicletta con Fabio Aru che conquista la Vuelta di Spagna grazie ad alcune belle azioni nelle dure tappe di montagna. Ultima nota dedicata al "mio" sport, la corsa. Uno dei decani italiani della strada che risponde al nome di (Re) Giorgio Calcaterra ha conquistato il terzo posto ai mondiali di corsa su strada sulla distanza epica dei 100km.
Tanto cielo azzurro che spero torni anche sopra Vicenza, spero inoltre che il sole mi accompagni nella settimana che sta iniziando e che conduce al prossimo circoletto rosso sul calendario: domenica 20 settembre, mezza maratona di Vicenza con vista sul PB da sbriciolare. Stamattina ho saggiato il non facile percorso ma le sensazioni sono molto buone e l'umore alto dopo le recenti e convincenti prestazioni; il treno è lanciato, mancano solo 7 giorni e 21097m per scoprire come sarà andato questo viaggio..

lunedì 7 settembre 2015

Sul ponte di Bassano..

..sfreccia elGringo
Cent'anni fa sul famoso ponte di legno marciavano gli Alpini diretti al fronte, da qualche anno invece lo attraversano di corsa gli atleti della mezza del Brenta. Ieri è andata in scena la decima edizione e, oltre alla classica 21,097, gli organizzatori hanno arricchito il programma con alcune gare di contorno tra cui la 10km; elGringo e il suo giovane padawan Giulio Scrinzi si sono cimentati su questa distanza.
Partenza unica per tutti gli atleti alle 9:30 con un bel sole a riscaldare l'ambiente e l'asfalto, percorso tutt'altro che facile: primi 3km veloci sulla statale che esce da Bassano e corre verso Marostica, i successivi 4km un continuo saliscendi in mezzo agli splendidi vigneti fino al gpm, breve picchiata per poi tornare ad essere scorrevole fino al ponte sopracitato, ultimi 400m in leggera salita per tornare in piazza dove si arriva sul tappeto rosso.
La mia gara inizia al 3°km dopo essermi riscaldato e lanciato in 12'23", svolta a destra e si inizia a salire; il gruppo è già bello sgranato e lo strappo duro stronca le velleità dei coraggiosi runner che sono partiti troppo veloci. In meno di 300m ne supero almeno una ventina e mi tengo a ruota di un paio di esperti maratoneti del luogo. Il secondo 3000 è caratterizzato da lunghi e morbidi dossi che mettono a dura prova la tenuta del ritmo; l'azione cala un po' d'intensità e passo al 5°km in 20'43", prendo rifornimento e cerco di tirare un po' il fiato, inizia la parte più difficile. Il 6° e il 7°km sono in salita e terminano con uno strappo piuttosto duro, arrivo sotto la rampa e l'unico pensiero che ho è "scollino forte e poi giù a tutta..no fear". E' il preludio ai 3km migliori della mia carriera atletica. Passo al 7° timbrando 29'25", mi fiondo in discesa a passo talmente lungo e leggero che a Kiprop fischiano ancora stamattina le orecchie, gli avversari saltati come i pali di uno slalom speciale del Tomba dei tempi migliori. Arrivo all'8°km in piena spinta, da dietro non arriva nessuno e chi mi vede passare mi vede ben presto sparire all'orizzonte; volo via veloce, quasi mi perdo il cartello del 9°km messo sulla curva che immette sul lungo Brenta. Sullo sfondo il ponte che rapidamente si avvicina, il percorso si infila tra le case e si prende il ponte dopo uno strappetto che le mie scarpette non sentono nemmeno. Volata lunghissima che inizia proprio sul lastricato del ponte, esco a cannone e brucio la salita di via Schiavonetti come se fosse un 300 in pista; mi affaccio nella piazza tra il brusio degli spettatori e la voce dello speaker che annuncia i passaggi; gasato come Rudisha sul rettilineo finale degli 800 di Pechino mi prendo il mio momento di gloria sfrecciando sul tappeto rosso. Il cronometro si ferma a 41'28", ultimi 3km in 12'03", ultimo 1000 in 4'01"..puro spettacolo.
Ciliegina sulla torta il risultato in termini di classifica 15° assoluto e 5° nella categoria SM, premiato in quanto le primi cinque posizioni assolute non accumulano anche il premio di categoria. Una medaglia d'argento davvero inattesa, finalmente posso arricchire degnamente la mia bacheca che finora vedeva appesi "solo" pettorali o medaglie di partecipazione.
Un paio di righe le dedico anche al bravissimo scudiero Giulio Scrinzi che, nonostante la scarsa esperienza su strada, timbra il cartellino in 43'40" piazzandosi secondo di categoria (PM). Per gli stessi motivi di cui sopra a lui va il primo gradino del podio..Bravissimo!
Oggi un po' di corsetta al parco in attesa della nuova tabella con vista sulla mezza di Vicenza, cerchietto rosso sul 20 settembre, si proverà a sfondare l'1h27'.
Gli atleti limano i propri record, gli Uomini abbattono il loro limiti.. save the date, stay tuned


Piccola parentesi curiosa: dopo il pasta party e le premiazioni io e il fido scudiero Giulio siamo capitati, quasi per caso, nel mezzo di una specie di sagra di paese..anguria e cocktail e dolci vari in un'atmosfera vagamente vintage hippie. Lampadine da albero di Natale tese tra gli alberi, gazebi e seggiolini da cinema oratorio in riva al Brenta