lunedì 30 dicembre 2013

Una stella di nome..

Dopo la pausa natalizia si torna attivi anche sul blog..
Siamo ormai a fine 2013 ed è tempo di bilanci e considerazioni varie. E' stato un anno, per me, positivo: sto tenendo botta con gli esami, sto nettamente crescendo nella corsa, il lavoro va abbastanza bene e mi sono tolto numerose soddisfazioni nelle altre attività. Ci sono alcuni momenti o situazioni dell'anno trascorso che meritato una nota speciale, a me piace assegnare dei personali "riconoscimenti"..
Il primo è il "best choise award" ovvero la cosa migliore che potessi fare. Il premio va al mio impegno in JEst, di cui ho ampiamente parlato in alcuni post precedenti.
Il secondo è il "miglior acquisto" ovvero la cosa che ho comprato e che più ha soddisfatto le mie aspettative; quest'anno il premio va alle barrete ai cereali e alle gelatine di frutta Aptonia (private mark di Decathlon) entrambi i prodotti sono efficaci, fatti di ingredienti naturali e in quanto a prezzo sbaragliano la concorrenza delle barrette energetiche di marca (peraltro molto chimiche). Nota di merito per la catena francese che si era aggiudicata il premio anche lo scorso grazie all'intimo tecnico della linea Kipsta, favoloso.. I negozi si stanno diffondendo rapidamente qui nel nord-est (4 nuovi in 1 anno) garantendo a noi sportivi vestiario e accessori tecnici di qualità a basso costo..un consiglio a tutti: se cercate prodotti per il tempo libero (abbigliamento, calzature, giacche) fate un giro nel Decathlon più vicino a voi, garantisco io che non ve ne pentirete..
Terzo riconoscimento è il "magna magna award" ovvero il posto scoperto nell'anno dove si mangia tanto, buona qualità e prezzi irrisori; il premio se lo sono contesi un paio di posti scoperti qui nei dintorni di Vicenza, per correttezza ve li segnalo entrambi: Tony's Pizza, in prima periferia di Vicenza, è recensito molto positivamente su TripAdvisor ed ha ottenuto anche il mio "approved" per la sempre buona qualità della pizza d'asporto e i prezzi onesti (6,50-7€); il vincitore è però Pizza King di Marola, piccolo paesino alle porte di Vicenza, che si impone grazie alla sua celeberrima pizza alta (tipicamente americana) e farcibile a piacere. La varietà di ingredienti, le dimensioni della pizza e il prezzo palesemente irrisorio (margherita da 40cm diametro + 3 ingredienti a 6,5€) hanno fatto guadagnare al locale la palma come "best place dove magnar tanto" alla prima visita.. a special thank al mio collega Andrea che mi ha condotto in questo paradiso della pancia piena dopo una epica serata "maschia" condita da bowling e biliardo (racconto dettagliato alla prossima serata simile..).
L'ultimo, ma il più sentito, dei riconoscimenti è il "name of a star award" ovvero la persona che, anche solo con la sua presenza, rendeva la vita meno complicata..in pratica la ragazza che mi è più piaciuta durante l'anno; quella che, per intenderci, ti illuminava la giornata con un semplice sorriso.. il premio va a Valeria, cassiera dell'Unieuro di Thiene, che mi accoglieva sempre sorridente e gentile quando entravo a lavorare. Col tempo ho scoperto che era solare e simpatica anche fuori dal lavoro, ma la mia permanenza in negozio è stata molto breve ed è terminata con un sacchetto di cioccolatini consegnati in cassa il mio ultimo giorno di lavoro (giorno in cui lei era purtroppo di riposo). Rimane il ricordo del suo viso sorridente; bello ma lontano, come una stella..una stella di nome Valeria

mercoledì 25 dicembre 2013

Natale

Natale è una di quelle feste che sento di più e che mi piace trascorrere tranquillo in famiglia.. Auguri a tutti i miei lettori un sereno e felice Natale

Di seguito il link ad un video molto carino

https://www.facebook.com/photo.php?v=409960462469117

sabato 21 dicembre 2013

Fine anno

La fine dell'anno si avvicina e lo si nota non solo guardando il calendario; basta vedere la frenesia che regna sovrana nei centri commerciali con la gente che rincorre i regali dell'ultimo minuto, le luminarie (a dire il vero poche rispetto agli anni scorsi) e le immancabili cene e feste di fine anno.. Venerdì sera ci siamo adeguati anche noi di JEst, ovviamente mettendoci del nostro, soprattutto in termini di stile.
Festa spaziale, degna di una squadra speciale come la nostra; non ci siamo fatti mancare niente.. tanta buona musica, tanto buono da mangiare e da bere (torta e spumante inclusi) il tutto condito da ottimi intermezzi gestiti dal nostro HR team (fantastici): il quizzone a squadre e poi i "best among the worst awards" ovvero i migliori peggiori Jester dell'anno. Le varie categorie, molto divertenti, hanno visto a premio personaggi illustri della nostra squadra come il presidente Leonardo ma anche il responsabile IT Michele e qualche nuova leva che ha già dimostrato notevoli "qualità".. il clima divertente e scherzoso è poi diventato a tratti malinconico e commuovente mentre scorrevano le immagini riassuntive di ciò che è stato durante quest'anno, video creato e montato magistralmente da Alberto Leo; in chiusura musica e dancefloor powered by deejay Mattia col supporto canoro di Fabio.
Serata davvero spettacolare che mi fa dire una volta ancora "proud to be Jester", sono sempre più convinto che questa esperienza mi servirà molto nel mondo del lavoro e consiglierei a qualunque iscritto a Ingegneria gestionale (ma anche agli altri corsi limitrofi) di intraprendere questa avventura e metterci impegno e costanza, solo così potranno vedere e godere dei risultati che si ottengono. E' davvero un'opportunità unica di crescere e migliorarsi in un clima estermamente amichevole ma anche serio e professionale, usciti da JEst si può davvero buttarsi nel mondo del lavoro con maggiore consapevolezza di se stessi e riuscire a dare il meglio ovunque ci si trovi..
Il premio "miglior scelta dell'anno 2013" va sicuramente al tempo e all'impegno che ho messo nelle attività di JEst, il ritorno che sto avendo è immensamente grande sia come risultati che come emozioni.. per il 2014 il buon proposito è quello di mantenere il mio attuale impegno e provare a fare un ulteriore passo avanti..ma di questo se ne parlerà a tempo debito..
Per ora vi lascio, nei prossimi giorni andrò alla ricerca di un po' di ispirazione in vista degli auguri natalizi..buonanotte

giovedì 19 dicembre 2013

It's an ordinary day

Come avrete capito dalla frequenza dei post in questo periodo ho avuto poco tempo da dedicarci, ho avuto la testa piena di incombenze e i vari impegni mi hanno affaticato anche fisicamente: in primis Becoming Manager e parallelamente un altro project team di cui faccio parte in Jest (abbiamo un evento a breve); poi la casa, con i problemi al lavandino, l'affitto e le bollette da pagare, le pulizie da fare, il bucato..; la scuola, con un esame da fare (stamattina per la precisione) e tenersi in pari con le altre 3 materie di cui sto programmando l'esame a gennaio; il lavoro che, avendo a che fare con persone e soldi, è per sua natura complicato; il traffico e i rischi degli spostamenti vari; e molto altro..
Avere molte cose da fare e a cui pensare in sé non mi è mai pesato, sono sempre stato una persona curiosa (nel senso scientifico del termine), mi piace provare a farle le cose per poi giudicare se mi possano piacere o meno e poi decidere se proseguire nell'impegno. Purtroppo il calendario e l'orologio sono delle convenzioni create dall'uomo e quindi capita molto spesso di dover incastrare i vari impegni come mattoncini del Lego o del Tetris..ma non ho scelto di fare Ingegneria Gestionale a caso, organizzare il tempo e le incombenze è quasi più intrigante dello svolgere le varie occupazioni che mi “auto-infliggo”. Il fisico però, per quanto allenato, a volte ne risente; a salvarmi arrivano le giornate tranquille, come quella di oggi.
Sveglia regolare alle 8:00 e colazione rapida; lezione all'università (con corredo di esamino a basso stress); coda alle poste per pagare le bollette; pranzo a casa; pomeriggio in completo relax ascoltando musica e cazzeggiando al pc per poi andare a fare un giro al centro commerciale, un po' di spesa in vista del weekend senza ansia da regali o la tipica frenesia da sabato mattina che pervade il supermercato; in serata, infine, cena tranquilla, birretta (meritata) e un po' di divertimento giocando online.
Questa giornata me la sono goduta fino in fondo, prima di rituffarmi negli impegni molteplici che mi attendono nei prossimi giorni..
Parafrasando il testo di una canzone di qualche tempo fa: “It's an ordinary day..”


P.s: come dite? La corsa? No, oggi no..domani mattina..un'oretta di corsa + Aldo Rock per iniziare bene il weekend.. Lo so, che volete farci, sono fatto strano.. :-P

lunedì 16 dicembre 2013

Cielo in HD

E' stato un weekend complicato, soprattutto per causa di un antico ricordo riemerso dalla pianura: la nebbia..venerdì pomeriggio la visibilità era decisamente precaria e col passare del tempo non è migliorata; in serata la cosa è diventata molto critica. Uscito dal lavoro ci ho impiegato 48 minuti per tornare a casa (9km) a causa di ben 3 incidenti stradali..ora io capisco che con la nebbia ci si vede poco e la combinazione umidità + bassa temperatura renda l'asfalto scivoloso ma tenere un'adeguata distanza di sicurezza e conoscere la strada che stai percorrendo speravo fossero un dato assodato.. Sabato situazione molto simile, aggiungendo i lavori in corso e i forconi ho dovuto cambiar strada 2 volte per arrivare in tempo al lavoro. Sotto la piramide di vetro sembrava di stare sotto ad una coperta grigia, non filtrava neanche un raggio di luce..ad appesantire l'atmosfera cupa ci si son messi pure i clienti, i primi 6 che si sono fermati all'isola Sky mi hanno sbrodolato addosso rogne..a uno non andava il decoder, altri 2 che frignavano di pagare troppo e i soliti che ti vengono a dire che vogliono chiudere il contratto così ricevono gli sconti dal servizio clienti..e io ovviamente a fare la faccia di bronzo e provare a spiegare che io non posso farci niente, che le promozioni sono per i nuovi clienti etc.. Altro viaggio di ritorno a casa da incubo dopo l'uggiosa giornata, ero veramente stanco alla sera; prima di coricarmi mi son detto: “ho veramente bisogno di andare a correre domani..” e mi sono puntato la sveglia per domenica mattina. Alle 8:00, puntuale, il trillo del cellulare mi ha svegliato e, con mia somma sorpresa, dal lucernario si vedeva il cielo in HD.. anche sopra Vicenza il cielo è azzurro.. Rinfrancato dalla visione celestiale mi sono infilato le scarpette e via a correre; entrato di slancio nel parco c'era un paesaggio spettacolare..il prato coperto di brina, i vialetti alberati tappezzati di foglie cadute e un tiepido sole a farmi compagnia lungo i vari giri..ero talmente gasato e preso bene che ho completato 9 tornate del parco (circa 11km) in 53 minuti..praticamente volavo..col buonumore caricato ho passato una bella giornata di lavoro al centro commerciale poi, in serata, una bella birretta fresca e un film. Anche stamattina un bel cielo HD a svegliarci e via per un'altra settimana..

venerdì 13 dicembre 2013

Proud to be Jester

Dedicato a tutti quelli che hanno reso speciale l'evento Becoming Manager di ieri, giovedì 12 dicembre ma soprattutto a chi mi ha dato la possibilità di entrare in JEst e partecipare alle attività dell'associazione..

Riprendo il mio stato di facebook per raccontarvi di quanto è stato ieri, giovedì 12, ma più in generale della mia esperienza in JEst. 
Per cominciare due parole su cos'è JEst, da statuto è un'associazione di studenti no profit il cui scopo è di integrare e completare la preparazione teorico-pratica dei propri Associati attraverso la loro partecipazione a progetti di studi, ricerche e lavoro effettuati in collaborazione con soggetti che svolgono la loro attività in campo economico e sociale e attraverso tutte le altre attività connesse per il raggiungimento delle finalità sociali. Detta in parole semplici un gruppo di studenti e amici che condividono la voglia di mettere in gioco se stessi e le proprie idee al fine di aumentare le proprie conoscenze e le proprie skills. Non si tratta, come affermano alcuni detrattori, di giocare a fare i manager, ma di decidere cosa vogliamo diventare mettendo in pratica ciò che si studia sui banchi dell'università. Il risultato sono numerosi gruppi studi su argomenti molto attuali dell'ingegneria gestionale (come i concetti Lean o il Project Managment) ma le attività consentono di migliorare le cosiddette soft-skill come il team working, il pubblic speaking ed anche l'inglese.
Una delle attività principali di Jest è quella di organizzare eventi allo scopo di far incontrare il mondo dell'università e quello del lavoro; l'evento principale di JEst è Becoming Manager la cui ottava edizione si è svolta appunto nella giornata di ieri, giovedì 12 dicembre. Il cuore dell'evento è il Business Game: le squadre (costituite da studenti e manager rappresentanti le aziende partecipanti) si fronteggiano a colpi di decisioni strategiche (investimenti, livelli produttivi, gestione del personale e della logistica, prezzi al consumo..) allo scopo di aumentare il valore delle azioni dell'azienda che simulano di dirigere. Quest'anno la grande innovazione è stata la Speed Interview pomeridiana, che ha riscosso molto successo sia tra gli studenti che tra le aziende; si tratta di una serie di mini colloqui uno in fila all'altro con il cronometro (5 minuti di tempo limite per colloquio) a pressare sia gli intervistatori e gli intervistati. Scopo del gioco riuscire a fare buona impressione ai selezionatori delle aziende partecipanti e guadagnarsi la possibilità di avere un colloquio più esteso o addirittura proposte di stage/lavoro. Entrambi i momenti sono stati molto partecipati sia dagli studenti che dalle aziende; a Becoming Manager hanno partecipato 12 squadre (supportate da 10 aziende) mentre la Speed Interview ha visto ben 14 aziende provare questo innovativo metodo di selezione.
L'anno scorso avevo partecipato solo marginalmente, collaborando all'allestimento delle sale ed in parte ad alcuni aspetti organizzativi; quest'anno invece ci ho messo la faccia, oltre che le braccia e le idee. Premesso che non ho fatto parte del team che si occupa dell'evento sin da maggio, in questa edizione ho dato la mia disponibilità sia per gli allestimenti sia per l'intera giornata dell'evento; i miei compiti sono stati molto vari, ho iniziato la mia giornata facendo accoglienza ai manager nel parcheggio per poi dare supporto logistico ad una delle squadre del Business Game. A metà giornata ho dato una mano a riallestire la sala da adibire alla Speed Interview finita la quale spostare tutto e ripristinare il layout tradizionale dell'aula. Durante la Speed Interview ho collaborato per il buon coordinamento dei movimenti dei partecipanti e "garantire" il rispetto del limite di tempo per i colloqui. L'evento si è quindi concluso con la cerimonia di premiazione e un breve (ma meritato) aperitivo terminato il quale abbiamo sistemato tutti gli spazi utilizzatti nella giornata e ci siamo riuniti in ufficio per un saluto e un brindisi di festeggiamento per l'ottimo risultato raggiunto.
Al termine di questa lunghissima e faticosa giornata alcuni dei superstiti hanno organizzato una pizza tra amici che si è trasformata in una serata all'insegna delle risate e del buonumore; il momento più bello della giornata. Condividere la fatica di inseguire un traguardo importante e poter gioire insieme del risultato raggiunto è davvero una delle cose più emozionanti; ringrazio tutti i Jesters che hanno voluto concedermi l'onere e l'onore di far parte di questa grande squadra vincente..
Come ha detto uno di noi a chiusura della cerimonia di premiazione di ieri:
"Forza JEst!!"

giovedì 12 dicembre 2013

Ieri, oggi, domani

Citando il film (oscar nel 1963) vi racconto cos'è stato il mio ieri, il mio oggi e vi anticipo cosa sarà il mio domani.
Ieri quindi, martedì, sono rientrato tra i monti trentini dopo una ventina di giorni di assenza. Vicenza-Sevignano, Google Maps dice 107km, la stessa distanza che c'è tra Verona e Mantova..una sola piccola differenza: tra Verona e Mantova c'è un lungo nastro di asfalto chiamato autostrada, tra Vicenza e Sevignano il tracciato sembra quello di una tappa di media montagna del giro d'Italia..
Si parte facili, dalla sterminata pianura veneta, evitando il caotico traffico delle circonvallazioni attraversando i quartieri e i paesini della prima periferia nord. Di lì si prende la via del tessile, lungo il torrente Astico, puntando dritti verso le montagne; dapprima Villaverla, poi Thiene e infine Piovene da dove inizia la lunga salita della Valdastico. La strada comincia a inclinarsi, i primi due gradini sono morbidi e portano rispettivamente ai paesi di Cogollo e di Arsiero. Un lungo fondovalle con ampi curvoni che, seguendo le anse del torrente, attraversano ameni paesini sdraiati sotto gli imponenti costoni rocciosi. Da uno di questi paesini, Lastebasse, la strada si impenna decisamente con rampe e tornatini al 10% per un paio di kilometri, è l'inizio della salita vera; da Busatti (620m. slm) si giunge a Carbonare (quota 1076 slm) in 8km con 10 bei tornanti. Tratto in falsopiano fino al passo della Fricca a 1098m slm e poi la picchiata, con carreggiata molto stretta, che porta a Vigolo Vattaro. L'ultimo gradino molto ripido ci porta infine in Valsugana, sulle rive del lago di Caldonazzo, la strada rimane veloce e scorrevole sino a Civezzano dove si svolta decisi e si intraprende il duro strappo della val Camino, terminato il quale la strada si ammorbidisce fino a raggiungere il lago di Lases, porta secondaria sui terrazzi della val di Cembra. Svariati saliscendi ci conducono alla meta finale, Sevigano, un pugno di case abbarbicate a mezza costa, circondate da pini, larici e vigneti..
Oggi quindi, mercoledì, di nuovo on the road per tornare a Vicenza. Tantissimi impegni, tra scuola e attività varie; partenza ancor prima dell'alba alle 6:00 per essere in Veneto entro le 8:30. Mi sarò anche alzato presto ma ne è valsa la pena..i primi 60km me li sono proprio goduti, scalare un passo senza incrociare nessuno e scollinare mentre l'alba si insidia tra le guglie dentate, beh..sono immagini splendide..planare giù dalle montagne mentre la luce del mattino si allarga sulla pianura sottostante finché..il solito camion ti taglia una precedenza, uccidendo la poesia creatasi nelle ultime due ore e riportandoti immediatamente nel caotico e frenetico traffico mattutino dei borghi vicentini..
Giornata lunga e intensa durante la quale fervono i preparativi di quel che sarà domani, il grande evento tanto atteso e pianificato da lungo tempo..ma quel che sarà domani ve lo racconterò domani..

P.s: la lunga giornata mi ha costretto a pubblicare molto tardi..mentre leggete fate finta che sia ancora mercoledì pomeriggio :-p

lunedì 9 dicembre 2013

Centri commerciali

Dopo una settimana piuttosto densa e impegnata è stato un weekend decisamente denso e impegnato, il corso Sky a Milano mi ha occupato parecchio e sabato subito ad iniziare a lavorare. Era da un po' che non bazzicavo i centri commerciali nel weekend, non so voi ma io ho notato una miriade di gente, alla faccia della crisi e dei soldi che mancano. Probabilmente tanti curiosiano in cerca di un buon regalo per Natale ma ci sono anche diverse persone con belle borse piene di acquisti. La cosa che proprio non capisco sono quelli che girano "a vuoto", quelli che li vedi entrare e uscire da tutti i negozi passando pochi minuti all'interno degli stessi..ora, sarò magari scemo io, ma se entro in un negozio lo faccio per comprare qualcosa o quantomeno a chiedere informazioni su qualcosa; più in generale in un centro commerciale ci vado con uno scopo, un obiettivo, di sicuro non ci vado per farmi quattro passi al caldo.
Eppure noto che c'è molta gente prende la macchina, ci mette benzina, si svena per trovare parcheggio, passeggia come gli zombie di "the Walking Dead" senza scopo/meta per un paio di ore e poi ripiglia la macchina e torna a casa.. Informandomi un attimo, sentendo i discorsi in giro e leggendo qualche giornale sono giunto alla conclusione che è semplicemente una moda, a mio vedere un po' stupida. I media, i social e il sentito dire spinge la gente a dover andare al centro commerciale nel weekend, ci dicono che è tempo di regali, ti fanno vedere che la gente va nei centri commerciali al weekend e quindi via, orde di zombie che invadono i negozi solo perché gli altri lo fanno..bel modo di ragionare..come le pecore.. Credo che in realtà sia un meccanismo, perverso, studiato per aumentare i numeri di chi si sposta e quindi, indirettamente, di chi consuma e di chi spende. Alla fine il ragionamento è banale e funzionale..anche gli zombie hanno bisogno di mangiare e le macchine di benzina per spostarsi.
Ho fatto questa piccola considerazione tornando dopo tempo al c.c. "le Piramidi": diversi negozi di abbigliamento o accessori ha chiuso e al loro posto hanno aperto baretti, rosticerie e altri locali simili, la yoghurteria davanti all'isola Sky è li da pochi mesi e scontrina delle cifre spaventose..sarò dietrologo o malpensante ma non credo sia una coincidenza..nonostante lo spopolare di programmi di cucina e ricetta forse la nuova moda è semplicemente questa: nessuno ha voglia di mangiare a casa perché non vuol cucinare e quindi prende e va a mangiare nei negozietti del centro commerciale..

giovedì 5 dicembre 2013

Sky

Settimana scorsa sono stato assunto come promoter/venditore da Sky e in questi giorni sono a Milano per il corso di formazione. Visto che, oltre al viaggio, mi è stato pagato anche l'hotel mi sento un po' in "gita" scolastica, è come essere tornato indietro di qualche anno..cavoli, direi anche svariati anni.. Il primo impatto quando si entra in aziende di così grandi dimensioni e sempre stupefacente: la sede è enorme, una grande struttura (nuova di zecca) in architettura moderna ed imponente con migliaia di persone che girano freneticamente..sembra un grande formicaio brulicante di gente ma soprattutto di idee. In aziende non manifatturiere quello che mi impressiona sempre è valutare la quantità di cervelli necessaria a costruire e gestire il tipo di servizio erogato. Non mi era mai capitato di entrare in una sede di una tv così grande, qui si parla di circa 5mila dipendenti per la sola sede di Milano dove la parte grossa la fa la redazione sportiva e il settore amministrativo mentre la redazione giornalistica e il resto dei servizi sono sparsi tra Roma, Cagliari e altri uffici periferici. 
La cosa che mi ha realmente (e positivamente) impressionato è l'attenzione verso i dipendenti e i visitatori, la sede è stata costruita vicino ad un importante snodo viabilistico di Milano (Rogoredo) quindi estremamente comoda da raggiungere anche con i mezzi pubblici, è dotata di una rapida ed efficiente portineria all'entrata che gestisce tutti gli ingressi e direziona i flussi dei visitatori (sempre numerosissimi) alle varie reception delle zone in cui è divisa la sede. Piccolo esempio, tanto per dare l'idea del livello di organizzazione: i badge vengono consegnati con la stringa di colore diverso e, ad ogni colore, corrisponde la zona specifica a cui sei destinato; le guardie all'interno sono quindi agevolate nell'indicarti il percorso adatto a raggiungere la tua destinazione, senza "invadere" aree riservate o ad accesso limitato.. I numerosi open-space che compongono i vari piani sono dotati ampie finestre consentono di avere molte ore di luce naturale, i materiali impiegati nei rivestimenti sono tutti orientati all'energy-saving e in giro si trovano numerosi adesivi che consigliano comportamenti in linea con il risparmio energetico. 
Ultima chicca la mensa aziendale: prezzi contenuti, vastissima scelta di prodotti e addirittura consigli su alimentazione sana ed equilibrata (indicazioni sulle calorie, ingredienti utilizzati, settore gluten-free, alimenti specificatamente dietetici..) e la ciliegina finale: all'uscita della mensa campeggia una scritta: se hai mangiato anche il dessert torna in ufficio facendo le scale :-) 
Per deformazione professionale ho provato a fare un calcolo rapido di quanti coperti riesca a sfornare la mensa..considerando l'apertura serale e vedendo il traffico di gente che ci transita ho stimato circa 6000 pasti al giorno e, vista la qualità e la varietà del menu, beh..complimentoni.
Un saluto dalla frigida Milano, con la sua brina mattutina e il costante traffico stradale

martedì 3 dicembre 2013

Housewarming party

Termine inglese che si traduce facilmente con festa d'inaugurazione di casa..a Vicenza sono molto diffusi quest'anno per “colpa” nostra, i reduci dell'Esu..siamo un gruppo di studenti di ingegnerie varie e professioni sanitarie di varia provenienza geografica che, fino all'estate scorsa, abitava alla residenza Esu di Vicenza. Per la cronaca Esu è l'ente universitario che si occupa della gestione delle strutture di supporto come mense, alloggi, aule studio.. Ora la residenza è stata chiusa per motivi economici (i fondi sono molto scarsi) e perché necessita di lavori di consolidamento dopo le scosse di terremoto che hanno colpito l'Emilia ormai un anno e mezzo fa. Quindi i reduci (di cui anch'io faccio parte) si sono trovati senza casa, costretti a trovare appartamento in giro per Vicenza. Una volta sistemati tutti e ritrovatici nelle aule dell'uni è partita l'idea di inaugurare le varie case che ci siamo trovati; ieri sera ho partecipato all'evento #3 della serie. Dopo il primo episodio (passato un po' in sordina) il gruppo si sta velocemente allargando, anche grazie alle amicizie ramificate dei vari coinquilini e stanno uscendo delle gran belle serate. Musica (a tratti discutibile), dolci e patatine varie, allegria e presobenismo, discrete quantità di birra ma anche di alcolici un po' + seri (prosecco e vodka sono molto gettonati). Il meccanismo del party è quasi banale: a rotazione si offre il proprio soggiorno/cucina, il pc per la musica e un minimo di generi alimentari/bevande, poi, chi vuol partecipare, porta qualcosa da mangiare o da bere. Tutto molto easy, una delle poche regole è parlare il meno possibile di scuola, ovviamente.. Ormai siamo lanciati e ogni occasione diventerà buona per lanciare il prossimo evento della serie..
Dimmi te se ci voleva la chiusura dello studentato per movimentare la vita universitaria..

lunedì 2 dicembre 2013

300

Come già anticipato qualche post fa l'idea di questo blog nasce dalla voglia di condividere ciò che mi gira in testa e quindi anche cosa ci sarà nel mio prossimo futuro. Siamo alle soglie del 2014 e durante il prossimo anno ci saranno alcuni traguardi che ritengo davvero degni di essere marcati con l'evidenziatore.. se tutto andrà come deve arriverò alla laurea, spero che i continui miglioramenti sportivi mi portino sempre + in là in termini di risultati e soddisfazioni e che il nuovo lavoro appena iniziato mi dia la possibilità di proseguire serenamente, dal punto di vista dei soldini, nelle cose che faccio. Ma..il traguardo + importante è probabilmente quello "nascosto" nel titolo del post.. 300, come i giorni che mancano al mio compleanno, il mio 30° compleanno..sembrerà strano ma i 30 anni li ho sempre visti un po' come la soglia oltre la quale si diventa grandi..da piccolo ho cambiato spesso idea su cosa avrei fatto da grande e alla fine mi sono ritrovato a non aver deciso ancora niente..davvero simbolico quindi riuscire a laurearsi durante quest'anno e, spero, benaugurante per quel che sarà da lì in avanti..
E saranno quindi 30 anni, ma non solo..fra 300 giorni infatti si correrà la maratona di Berlino (edizione n° 41) e questo blog scandirà anche il countdown verso questo evento spettacolare.. perché? ma è ovvio..perché a quell'evento proverò ad esserci anch'io :-) Sono veramente elettrizzato al pensiero di regalarmi questa esperienza. Come viene spesso detto la maratona è una sorta di metafora della vita, bisogna essere cauti, conoscere bene i propri limiti e sapersi gestire..la maratona, come la vita, non perdona..se si esagera o si fa gli splendidi poi si paga, sempre; lungo i 42,185 km ogni momento è diverso dal precedente e dal successivo, si incontrano un sacco di persone e si vivono una miriade di stati d'animo, bisogna restare sempre lucidi e avere in testa un progetto ben definito con cui confrontarsi ad ogni paletto kilometrico..
Il fatto che questo evento sia nell'intorno della mia probabile laurea me lo fa vivere come una sorta di laurea in atletica..il top sarebbe farla e raggiungere un obiettivo tempo di rilievo, ma è troppo presto per pensarci seriamente, per ora dovrò "limitarmi" a provarne una in primavera per collaudare i vari meccanismi di gara (passaggi, ritmi, rifornimenti..) e poi proseguire coi kilometri per tutta l'estate.. La settimana scorsa ne ho parlato col coach e, dopo le solite domande di rito (tra cui spiccava una minacciosa "..ma sai cosa serve fare x una maratona?") ha brevemente concluso con un "ok".. Mi rilasso ancora questa settimana e poi..sarà tabella, tanti kilometri, tanto freddo..il tutto condito da scuola, studio, esami e lavoro..
"la maratona è una metafora della vita, uomo..per arrivare in fondo devi superare le difficoltà" (Aldo Rock Calandro)
Buon inizio settimana a tt..

domenica 1 dicembre 2013

il 7° giorno

Nei weekend avevo programmato di non postare, anche perché spesso lavoro o sono impegnato con le gare ma, visto che ho iniziato domenica scorsa a scrivere, dedico volentieri qualche riga al 7° giorno..
Se non lavoro, la giornata inizia tipicamente "presto", verso le 8-8:30..colazione "sportiva" con yogurt, cereali, cioccolato fondente e nocciole e poi verso le 9:30-10:00 vado a correre, di solito faccio tra i 15 e 20 km a mezzo gas (come si dice in gergo motociclistico). Tornato a casa mi infilo sotto una meritata doccia calda, pranzo tranquillo e poi faccio il casalingo..pulisco cucina, bagno e passo i pavimenti, il tutto mentre faccio andare la lavatrice..dopodiché stendo i panni e mi rilasso fino a ora di cena. Unico appuntamento fisso del pomeriggio è guardare (in streaming dal pc) qualcosa di sportivo tipo ciclismo o la seria A di volley. Altro piccolo vezzo domenicale è la puntata di “che Tempo che fa”, una delle poche trasmissioni serie in quanto ad ospiti e livello delle interviste, soprattutto quando ci sono persone che vengono dall'estero. E' davvero interessante ascoltare l'opinione di illustri personaggi riguardo temi di notevole rilevanza, è un ottimo esercizio di apertura mentale e di curiosità utile.
Oggi non ho lavorato e quindi la mia giornata è filata via come descritto..ma da domani si ricomincia, nuova settimana nuovi argomenti..e forse il blog diventa “pubblico” passando i post su facebook..ma questo è ancora da decidere..
Buona serata a tutti

venerdì 29 novembre 2013

Aldo Rock

E' finalmente venerdì, e non solo perché inizia il weekend..da alcuni anni seguo con regolarità Deejay Chiama Italia, programma di intrattenimento mattutino di radio Deejay, per motivi di lavoro e scuola tipicamente in reloaeded dal sito..il venerdì è un giorno particolare perché c'è l'ultima parte del programma dedicato ad un personaggio che definire strano è riduttivo.. uomo, il venerdì mattina c'è Aldo Rock, con i suoi racconti, le sue massime e le sue citazioni.. Ma chi è Aldo Rock?
Finora non mi ero mai posto la questione più di tanto, l'ho sempre ascoltato con interesse, andando spesso a cercare informazioni su quello che diceva o raccontava piuttosto che su di lui..ma visto che oggi il post è dedicato a lui..
Qualche riga di biografia può aiutare a inquadrarlo e capire un po' di più il perché dei suoi interventi radiofonici e/o televisivi (di recente partecipa a “Il Grande Cocomero” rai2 giovedì dalle 23:30) spesso ai limiti del mistico e dell'epico.
All'anagrafe Aldo Calandro nasce nel 1956, stessa annata di mio papà, a Milano dove tuttora vive; a fine anni '70 inizia a lavorare nel mondo della musica come deejay in una piccola radio locale per poi partecipare all'organizzazione di grandi concerti. Negli anni '80 diventa un discografico e, parallelamente, inizia a dedicarsi allo sport a 360°; correndo, nuotando e andando in bicicletta..nel 1988 è uno dei primi italiani iscritti ad un Iroman, triathlon sulle seguenti distanze: 3,860km a nuoto, 180,240km in bici e 42,195km di corsa. Alterna questa disciplina a imprese no-limits in bicicletta (race across America dal '96 al '98) e di corsa (Marathon des Sable nell'88 e diverse tra maratone e ultra-maratone). Passa la vita tra musica e sport, partecipa ancora a triathlon e gira per Milano con una bicicletta costruita secondo le sue specifiche, la mitica Bootleg..
Insomma..per molti un pazzo, se lo sentite parlare probabilmente lo considerereste un visionario.. declama spesso proverbi cinesi o giapponesi, cita personaggi tra i più disparati, racconta con enfasi e trasporto imprese dei vari sportivi estremi del panorama internazionale, il tutto condito da musica country e rock di origine americana. Ha una filosofia di vita tutta sua che si può ben riassumere in una delle sue frasi celebri: “uomo..la fatica fisica appaga lo spirito ed avvicina alla saggezza”
Lo ammetto, ho un debole per chi sa raccontare belle storie, che siano scritte, cantate o parlate bene.. è lui una delle “cause” di questo blog ed è lui uno dei miei principali ispiratori in questi ultimi anni..
Il venerdì è di Aldo Rock e questa è per tutti voi che leggete:
“prendi un bel respiro e tuffati, uomo..vivere la vita è il miglior motivo per cui alzarsi al mattino..”


P.s: non è per “colpa” sua che ho iniziato a correre e non è lui che mi ha spinto sulla via della maratona..ma questa è tutta un'altra storia..


Buon weekend uomini!

giovedì 28 novembre 2013

Questione di coerenza

Stamattina ero molto indeciso su cosa raccontarvi oggi, in linea col post di ieri avrei voluto fare qualche considerazione “filosofica” riguardo alle similitudine tra corsa e vita, in termini di obiettivi, traguardi, fatica, impegno, difficoltà..ma poi la giornata mi ha riservato uno spunto interessante..
Oggi avevo un compitino, uno di quegli esami parziali che i professori concedono durante l'anno e che poi si sommano per avere il voto finale. La materia è economia della produzione, in pratica ti spiegano come un'azienda dovrebbe valutare la variazione della sua produzione in base alla domanda di mercato..il tutto si “riduce” ad alcuni modelli economici che servono a calcolare prezzi/quantità sulla base del tipo di mercato e di quanto profitto vuoi fare..inutile dire che questi modelli sono decisamente lontani dalla realtà e le considerazioni sono poco applicabili in termini reali..detto questo 6 crediti opzionali quasi a gratis da raccogliere per arrivare al famoso numerino 180 che apre la strada verso l'agognato pezzo di carta chiamato laurea.
Il compitino quindi..o meglio la mezza farsa..la scena era veramente ai limiti del grottesco, aula stipata in ogni ordine di posto da circa 250 studenti (nonostante a lezione ci siano tipicamente un centinaio di persone), tutti forniti di appunti in miniatura o smartphone carichi di dispense e (ovviamente) dotati di connessione internet..il mio vicino di banco ha risposto alle domande come Wikipedia comanda..peccato per il professore che, dall'alto della sua buona volontà, aveva pensato di metterci in difficoltà creando ben quattro set di domande differenti..caro il mio prof. è tutto inutile se poi la gente si scambia i bigliettini tra le file di banchi o se c'è chi fotografa il tema, lo manda all'amico che provvede a scrivergli le risposte via WhatsApp.. Forse sono io a sbagliare atteggiamento ma almeno ho avuto l'onestà intellettuale di rispondere per me e non per sentito dire o per conto terzi, alla fine le domande erano normali, gli argomenti erano quelli trattati in classe e quindi fanculo alla tecnologia e ai bignami in A7..le cose che son state spiegate le ho capite, alle domande ho risposto e anche se non prenderò 30 chi se ne frega.. Vogliamo davvero che dei futuri ingegneri guidino aziende con i bigliettini in tasca o chiedendo l'aiuto a casa dal telefonino?
Ancora una volta ho fatto una scelta diciamo non convenzionale, cosa che peraltro ultimamente mi succede spesso..la corsa, vivere lontano da casa, tornare all'università, lavorare per mantenermi.. come disse qualcuno, ormai 11 anni fai: “sei fatto così..tu sei un diverso..” e sentirsi dire questa cosa da una 14enne, beh..fa parecchio strano. Diverso..termine che ormai mi accompagna da molto tempo, senza ambizioni di sentirmi migliore di altri per questo, semplicemente faccio scelte che possono sembrare anomale ma che per me sono banalmente coerenti tra loro..in testa ho un filo logico che sta tracciando il percorso davanti a me..
La coerenza..valore che si sta perdendo nel nostro bel Paese..ma davvero è così difficile esprimere idee e fare scelte di cui poi si rifiuta la paternità?

mercoledì 27 novembre 2013

"..non ce lo chiedono più cosa facciamo qui, nelle scarpe da corsa"

Dopo 3 giorni di blog era inevitabile toccare l'argomento e, anche non volendo, oggi avrei avuto l'occasione di parlarne comunque..
"vi ho mai raccontato che corro?" 
Questa è la frase tipica di Linus quando inizia discorsi sull'argomento corsa o, + in generale, sport..e da li parte la solita scena di Nicola che si lamenta o che lo prende per il culo mentre parte il verso del pavone in sottofondo.. Ne avrei parlato anche non volendo per via di quel che mi è successo stamattina..
Il mercoledì mattina non ho lezione e quindi sfrutto spesso la cosa per andare a correre, nonostante sia “a riposo” da allenamenti ogni 2-3 giorni vado a farmi 6-7km tanto per far girare le gambe e prendere un po' d'aria..intendiamoci l'aria da qualche giorno è decisamente fresca e far girare le gambe vuol dire andar via, come dico io, senza cronometro..ovvero senza seguire un ritmo preciso/costante durante la corsa..in gergo tecnico si direbbe “a sensazione”.
Stamattina mi sono svegliato, al solito, intorno alle 8, barretta ai cereali e succo di frutta mi sono vestito e poi via, verso il vicino parco Querini. Entrato nel parco con “Siamo chi siamo” nelle orecchie ho iniziato a girare con passo blando quand'ecco che..al limitare del boschetto ho scorto un animale che ormai in molti considerano estinto: la gazzella bionda..un giovane esemplare (lo si deduceva dall'altezza e dai lineamenti del viso) nella sua tipica muta invernale di colore scuro, da cui spiccava la caratteristica coda ondeggiante (bionda per l'appunto). Stava trotterellando con passo veloce e deciso, corsa veloce ed elegante con ottima ritmica delle braccia, incurante dei (peraltro sparuti) personaggi che bazzicano il parco a quell'ora. Estremamente incuriosito e stupito dell'apparizione ho proseguito nella mia azione in attesa di incontrare il suo sguardo al ché, mentre ci incrociavamo, le ho educatamente porto un sorriso e un saluto, come è usanza tra i runners, e lei, con mio sommo stupore, ha corrisposto con eguale educazione..che belle cose che la vita ti regala..
Da qui si parte quindi con l'argomento corsa, a me tanto caro in questi ultimi tempi.. La mia annata sportiva è terminata ufficialmente domenica, con i campionati regionali di corsa campestre.. intendiamoci, fosse stato per me neanche li avrei corsi, ma il coach mi ha convocato per via dei punteggi in favore del ranking della squadra. Nonostante non sia la mia specialità prediletta e viste le condizioni pesanti del terreno la gara è andata ben oltre le + rosee aspettative: bellissima medaglia di bronzo conquistata con una gara regolare con classico volatone lunghissimo nel finale. Degno premio ad una stagione in costante miglioramento e con grandissime soddisfazioni cronometriche, ben 2 muri sono caduti sotto i colpi delle mie gambe: a Maggio, durante i campionati universitari, sono sceso per la prima volta sotto i 20 minuti nei 5.000m spostando il paletto a 19'42”; in seguito (dopo averlo sfiorato ben 2 volte a settembre) è finalmente capitolato il “mitico” muro dei 90 minuti sulla ½ maratona.. il 17 novembre ho piantato la bandiera a Malo (VI) con il lusinghiero tempo di 1h29'49”..niente male per uno che ha iniziato a correre seriamente solo 3 anni fa andando a fare allenamento in palestra con le famose Spalding con la suola bianca..Ne sono passati kilometri da allora e i miei attuali risultati hanno stupito molti all'interno della squadra, primo fra tutti il mio allenatore che, finalmente, si è lasciato andare ad una stretta di mano mentre mi dice “complimenti corridore..” Adesso posso davvero vantarmi e dire soddisfatto:
“non ce lo chiedono più cosa facciamo qui, nelle scarpe da corsa..”

martedì 26 novembre 2013

Mondovisione

Era fin troppo scontato..se uno si piazza davanti al negozio dove ha prenotato un cd prima ancora che il negozio apra è ovvio che si aspetta tanto..e quindi è ovviamente banale che x tutto il giorno il cd girerà in loop sul pc..volendo essere sinceri mi ero addirittura "preparato"..già nel weekend mi ero letto interviste varie sui giornali on-line e domenica sera la presentazione a "Che tempo che fa"..
Siamo finalmente arrivati al 26 novembre, giorno di uscita di "Mondovisione", il nuovo cd di Ligabue. Atteso, tanto..son passati 3 anni  da "Arrivederci Mostro", disco che per altro mi aveva un po' deluso, sono rimaste solo un paio di tracce nella mia playlist tipica, e finalmente si torna a quello che viene catalogato scientificamente come rock. Suoni netti, pochi giochini elettronici e tanto testo; canzoni veramente belle, scritte con schiettezza a tratti disarmante e tantissime frasi attualissime..
Solitamente il Liga racconta storie, che puoi sentire vicine o che puoi aver vissuto, stavolta ci siamo dentro nelle canzoni..tutti e oggi.. testi come "Il sale della Terra" o "Il muro del suono" sono quasi troppo attuali.. e poi, sinceramente, questo blog è anche un po' colpa del Liga..quando hai tante cose dentro devi cercare un modo di sfogarti e lasciarle uscire..
Disco polemico hanno scritto in tanti, falso, i testi (come sempre) sono la semplice trasposizione in musica di ciò che stiamo vivendo. Il periodo è quello che è e di conseguenza se uno ci sta dentro poco quando si esprime in maniera sincera è normale che alcune frasi possano suonare polemiche ma sono semplicemente reali.. Piccolo dettaglio di cui pochi hanno scritto: come molto spesso nei dischi del Liga, nonostante tante frasi dure, il sentimento prevalente rimane comunque l'amore..e le ballate che ci sono in questo disco rimarranno per tantissimo tempo nella playlist di tantissima gente..se siete una ragazza e un giorno un vostro fidanzato vi dedicherà "Tu sei Lei" dategli un bacio anche da parte mia..
Potrei veramente star qui ore a parlare dei testi e dei suoni di questo cd, sono ormai al 7° ascolto di giornata..vi consiglio di comprarlo o quantomeno di recuperare in qualche modo tutte le canzoni..
Non vi tedio oltre, vi consiglio di vedervi (stasera in replica dalle 22:00) l'intervista di stamattina @DJCI. Concludo con una citazione "obbligatoria", di seguito vi regalo il file audio della canzone che, al primo ascolto, mi ha sorpreso di + per testo e impatto emotivo di suono e melodia: "Per sempre". Dedicato a voi che leggete:
"..cosa sarà mai portarvi dentro solo tutto il tempo..c'è un istante che rimane li piantato eternamente, per sempre, solo per sempre.."





lunedì 25 novembre 2013

Dorothy is back..

era da un po' che nn ci mettevo mano, a Dorothy.. l'avevo recuperata qualche settimana fa dalla casa dove ero in affitto quest'estate ma i numerosi giorni di pioggia mi avevano impedito di sistemarla e rimetterla in strada..di chi sto parlando? di Dorothy, la mia bicicletta.. ieri l'ho pulita, oliata e regolato il cambio.. e oggi via sfrecciando lungo le contrà di Vicenza, con fierezza.. ma anche con guanti e berretto, tira veramente una gran brutta aria (fredda e sostenuta).. dopo i 4-5km odierni mi vie spontaneo aprire una parentesi sulle abilità degli utenti della strada vicentini o + in generale veneti..anche se ormai tt il mondo è paese e gli imbecilli al volante (ma anche al manubrio o peggio ancora a piedi) ci sono, purtroppo, ovunque..mi ritrovo quindi a rischiare la vita + o meno a ogni rotonda e/o attraversamento pedonale, fortunatamente il percorso casa-uni-casa è abbastanza breve. La cosa che mi sconvolge sempre di + è il totale disinteresse dell'utente medio della strada nei confronti della segnaletica verticale..pare sia il nuovo sport nazionale disattendere qualsiasi cartello di qualsiasi genere..precedenze non date, divieti di sosta palesemente ignorati, biciclette regolarmente contromano o sui marciapiedi..io non pretendo di essere giudicato come il miglior utente della strada ma quantomeno ho la decenza di evitare comportamenti palesemente in contrasto con le + banali regole del codice della strada..non chiedo la perfezione ma almeno un po' di buonsenso..mi consolo guardando il panorama, anche se le distrazioni pericolose non mancano..le fioriere e le sedie dei baretti di corso Palladio sono testimoni di innumerevoli manovre estreme di equilibrio..anche Amy, comunque, oggi se l'è vista brutta..merito del solito fenomeno che si infila in rotonda a velocità folle ignorando gli altri utenti della strada..chi è Amy? la mia macchina, o meglio, la macchina di mio papà..Camilla (la mia macchina) sta attendendo i ricambi necessari al passaggio della revisione..sembrerà una cosa stupida, per certi versi infantile, ma da diversi anni a questa parte battezzo i mezzi di trasporto che utilizzo con nomi presi da cartoni, libri, fumetti di quando ero un po' + giovane..un piccolo vezzo..

domenica 24 novembre 2013

On the road, on the rock

eccomi qui, davanti al pc ad iniziare questa nuova esperienza.. tutto parte da qualche giorno fa, dall'idea di scrivere quello che mi entra in testa o che vorrei far uscire..e così questo "diario" per segnarmi le cose, tenerne traccia. Pensieri, idee, riflessioni, ma anche desideri, azioni..
On the road, perché la vita è un percorso, fatto di salite, discese e curve ma anche di incroci, di scelte; non è importante quale sia la tua destinazione finale, l'importante è come ci arrivi..e quindi sono le scelte, le direzioni che prendiamo quando arriviamo ad un bivio che fanno la differenza..
On the rock, rock come la musica che mi accompagna molto spesso; rock come le rocce che fanno da cappello alle Piramidi di Segonzano all'ombra delle quali sono nato o come il porfido che ben rappresenta (almeno secondo me) la mia durezza, di fisico e di testa; rock come Aldo Rock, all'anagrafe (e x la polizia stradale) Aldo Calandro che ogni giovedì (al "il Grande Cocomero") e al venerdì (a "Deejay Chiama Italia") mi sta dando molti spunti sia musicali che "filosofici" sullo sport come metafora della vita..e anche un po' colpa sua se ho deciso di iniziare questo blog.. 
Un po' di tempo fa stava leggendo dei consigli di un ex-runner su cosa fare x preparare una maratona e, tra i vari, c'era il consiglio di tener traccia degli allenamenti.. Io una maratona inizierò a prepararla a breve e ho colto l'occasione per estendere il concetto anche al resto che mi capita ed.. eccomi qui, davanti al pc ad iniziare questa nuova esperienza..