venerdì 27 febbraio 2015

#673

Chiusa mercoledì mattina la sessione d'esami con un non proprio splendido compito di Costruzione di Macchine mi lascio alle spalle un periodo a fasi alterne in cui si sono sommate tante fatiche.
Da oggi mente cuore sono già li, a Conegliano dove fra meno di 40 ore arriveranno anche i polmoni e le gambe. Cresce l'attesa per la maratona di Treviso e sono ormai immerso nei vari rituali pre-gara; primo fra tutti la lettera di conferma che ufficializza iscrizione, numero di pettorale e griglia di partenza nonché fa da lasciapassare per la zona di partenza ed è il documento fondamentale per il ritiro del pettorale.
Questa l'intestazione della mia, #673 e griglia gialla, la seconda, quella degli umani (tempo di accredito tra le 3h e le 3h30'); a farmi compagnia sul quel tratto d'asfalto racchiuso dalle transenne altri due atleti giallo-blu del Crus, Marco Capelli (fratello del quasi alieno Luca) e Michele Zandonai (già soprannominato mina armata per la sua carica esplosiva manifestata nell'ultimo periodo). Avere dei colleghi aiuterà soprattutto in fase di partenza a sentirsi meno isolati in mezzo al mare dei concorrenti. Presentazione un po' più estesa per la punta di diamante del team crussino al via, l'immenso Luca Capelli. Navigato maratoneta, già autore di tempi di rilievo, alla vigilia si è sbilanciato dicendosi intenzionato a limare il suo best time sulla distanza, un 2h39' e spiccioli che proprio nella maratona di Treviso 2012 gli era valso il 5° posto di categoria ed il 15° assoluto. Che dire al riguardo se non in bocca al lupo..ci vedremo al traguardo :-)
Altri riti degli ultimi giorni sono il controllo del meteo (funzionale alla preparazione della borsa), un paio di sgambate per tenere la muscolatura attiva, il pre-gara (corsetta + esercizi vari, domani mattina) e il carico di carboidrati per avere il serbatoio bello pieno e pronto ad essere svuotato lungo i 42,195 km di gara.
Meteo che al momento sembra discreto, poco nuvoloso temperatura tra i 7-8°C (alla partenza) e sui 12° all'arrivo; leggermente più freddo rispetto a Berlino ma molto meglio rispetto ai 4°C di Cittadella di fine 2014.
Per chi volesse fare una gita fuori porta la partenza sarà alle 10:00 da Conegliano, di fronte alla scuola di enologia mentre l'arrivo è a Treviso con gli ultimi 2 km attraverso il centro storico, i primi transiteranno sul tappeto rosso intorno alle 12:15. Per quel che mi riguarda le mie personali previsioni dicono di un crono tra le 3h12' e le 3h15'.
Non mi resta che godermi quest'altra giornata di riposo tra pc e tv per entrare poi in totale trance da maratona domani sera mentre preparo la borsa e sistemo gli ultimi dettagli..buon weekend

domenica 22 febbraio 2015

Gli dei del biliardo

Blog di oggi diviso in due parti, titolo e apertura dedicata alla splendida serata di venerdì. Dopo una settimana di studio e allenamento mi sono concesso un po' di meritato svago; classica uscita con l'ormai noto amico Andrea a base di pizza e biliardo. Prima parte della serata dedicata ad una non programma caccia al tesoro attraverso le vie di Montecchio in cerca di una pizzeria, purtroppo il buon sito Tripadvisor si è dimenticato di specificare che le prime tre pizzerie della lista erano solo d'asporto.. Dopo lungo peregrinare siamo finalmente riusciti a trovare un locale adatto e ci siamo sfamati avidamente. Lunghe chiacchiere sulle nostre vicende recenti per passare, verso le 23, alla vicina sala giochi per dedicarci al nostro sport preferito: il biliardo. Come si evince dal titolo è stata una serata di grazia per entrambi e ci siamo confrontati ad un livello di abilità (e culo) spaventoso; colpi raffinati e precisi mischiati sapientemente a bordate ignorantissime sono stati gli attori principali di uno spettacolo indescrivibile, tanto che la prossima uscita sarà condita da video. Onorevole la resa del povero Andrea che soccombe per 4 match consecutivi arrendendosi solo alle ultime battute, piegato dal sagace cinismo del sottoscritto sempre pronto ad affondare il colpo decisivo durante i passaggi a vuoto dell'avversario. Serata che si conclude al Paddy's Pub di Creazzo con un terzo tempo in stile rugbistico davanti ad una sana pinta di Ale scozzese.
"Sprazzi d'azzurro nel cielo di Falun" sarebbe un titolo adeguato per la seconda parte di questo post, dedicata allo sport in poltrona che mi ha fatto compagnia in questa domenica di relax e nelle pause dallo studio dei giorni scorsi. Nella sopracitata località svedese si stanno svolgendo i mondiali di sci nordico e, finalmente, l'Italia sorride. Il team azzurro del fondo, salto e combinata nordica si presentava alla vigilia della manifestazione con alcune valide pedine che si sono subito fatte notare; in primis Federico Pellegrino, velocista del fondo, ha confermato la sua eccellente condizione fisica giungendo 5° nella specialità sprint individuale nella giornata inaugurale di giovedì per poi ripetersi ad alti livelli oggi nella versione a squadre della stessa gara. In coppia con l'altoatesino Dietmar Nockler si è piazzato al terzo posto dietro l'irraggiungibile team norvegese e battuti in volata solo dai russi (campioni uscenti). L'altro sorriso italiano è quello di Alessandro Pittin, giovane friulano che si dedica alla combinata nordica, sport che unisce la disciplina del salto con gli sci al fondo. Nella gara dal trampolino piccolo il nostro miglior interprete della specialità si era classificato 14° e partiva nel fondo con un ritardo superiore al minuto rispetto ai migliori. Con un'esaltante rimonta si è avventato sul gruppo di testa e ha tentato addirittura l'attacco nel finale della gara; unico in grado di resistergli il tedesco Rydzek che alla fine lo ha battuto in volata costringendo l'italiano ad "accontentarsi" dell'argento. Nella gara a squadre odierna Pittin ha cercato di ripetersi insieme agli altri compagni di nazionale; stavolta il distacco era maggiore (circa 1'30") e l'impresa è riuscita solo in parte portando il team azzurro al 4° posto finale a circa 20" dal podio..davvero un peccato, sarebbe stata una medaglia davvero meritata. Nelle varie gare che si susseguono sulle nevi svedesi al momento domina incontrastata la Norvegia che miete medaglie in ogni specialità (già 6 ori, 3 argenti e 2 bronzi), unica squadra che riesce a impensierire la corazzata norvegese è la compagine tedesca (seconda nel medagliere con 4 ori e 1 argento). L'Italia punterà a far nuovamente bene con Pittin e compagni nella gara di combinata nordica dal trampolino grande (giovedì) e nella sprint a squadre di domenica prossima; sorprese azzurre potrebbero arrivare dalla staffetta maschile del fondo (venerdì) e con la massacrante 50km a tecnica classica dell'ultimo giorno.
Chiuso oggi il ciclo delle tabelle di allenamento in vista della maratona non mi resta che dedicarmi anima e corpo all'esame di mercoledì per poi riposarmi e ricaricare il fisico e la menta per il grande evento..il Freccia Gialla è in viaggio, ultima fermata Treviso

lunedì 16 febbraio 2015

The long road to Nanto

Domenica, ore 5:40. Nel buio di un appartamento di Vicenza suona una sveglia, è il mio cellulare. Spengo, mi alzo e mentre mi guardo in giro perplesso connetto il cervello. Solo allora realizzo che è tutto reale e che mi attende l'ultima lunghissima fatica in vista di Treviso. Questa volta ancora maggiore delle precedenti a causa dell'orario di partenza, del clima per nulla favorevole e per il percorso di ben 34 km da affrontare. Colazione leggera e carico di gel in tasca, pantaloni invernali, maglia termica maniche lunghe e maglietta fluo, fascia e berretto in testa, guanti. Pronti alla partenza. Il cielo è grigio e non promette particolare gioie, mi avvio tranquillo attraversando la città nel silenzio più totale; lì dove solitamente transitano migliaia di machine al giorno a quest'ora domina il rumore del mio respiro e dei miei passi.
Raggiungo rapidamente il secondo kilometro e imbocco la ormai celeberrima ciclabile "Casarotto" a pochi metri dalla statale "riviera Berica". Curiosità: la zona a sud di Vicenza viene appunto denominata riviera Berica per il suo particolare microclima mite d'inverno e fresco d'estate molto indicato per la coltivazione degli ulivi, di particolari vitigni e per le ciliegie; ora io non sono magari un'esperto ma in questi anni di allenamento la riviera Berica mi ha sempre riservato umidità altissima, piogge frequenti e spesso torrenziali e giornate estive decisamente torride..vabbeh, passiamo oltre.
L'orologio segna 24' di corsa mentre mi lascio alle spalle il sottopassaggio dell'autostrada e della tangenziale, all'orizzonte il sole cerca di aprire le nubi per riscaldare la strada ma, per ora, vince la coltre grigia. Nel più totale deserto prosegue il mio lungo viaggio verso sud, incrocio le prime forme di vita all'altezza del ponte di Debba, una signora sulla cinquantina è intenta ad aprire il bar; sono le 6:39 e il GPS segna poco meno di 8 km. Il decimo kilometro arriva nei pressi del campo sportivo di Longare dopo 48'24" di allenamento; da qui il paesaggio cambia, per i prossimi 7 km il percorso abbandona la ciclabile e prosegue su strade secondarie che attraversano in serie i vari paesini ai piedi dei colli Berici. Lungo tratti di strada ondulata si susseguono Costozza, Lumignano, Castegnero e infine Nanto dove è posto il giro di boa; tutti questi borghi sono caratterizzati dalle famose ville (spesso progettate dal ben noto architetto Palladio) che dominano enormi poderi di campagna, tipicamente vigneti, campi di mais, uliveti ma anche bellissimi faggeti come quello che costeggio per più di due kilometri appena fuori da Lumignano. Sono le 7:20 quando attraverso la deserta piazza della chiesa di Nanto, svolto a sinistra e dirigo verso la statale in leggera discesa. 18°km in 1h26'21", riprendo la ciclabile e inizio la risalita verso Vicenza; il sole ha finalmente vinto la battaglia con le nubi e inizia a illuminare e riscaldare il paesaggio altrimenti tetro e desolante che mi circonda. Purtroppo è solo un breve sprazzo di luce che le nuvole provvedono ad annichilire nel breve volgere di qualche minuto. Ore 8:00, vengo riaccolto a Longare dal suono delle campane della grande chiesa al centro del paese, sono in strada da circa due ore ma mancano ancora 9 km alla porta di casa. Quando la ciclabile ritorna a lato strada mi accorgo che la vita sta riprendendo possesso di queste lande brulle e umide, qualche coraggioso fratello runner inizia a fare capolino lungo gli interminabili rettilinei d'asfalto. Incasso i saluti cordiali e prendo coraggio per affrontare il finale; mi lascio alle spalle anche il trentesimo kilometro (2h23' circa) mentre attraverso il piccolo sobborgo di santa Croce. Inebriato dal profumo di brioche e dei crostoli che sale dalla pasticceria "al Gallo" sento che la meta è vicina e do fondo alle ultime energie; rientro in città e prendo di slancio viale Margherita, ormai sono all'ultimo kilometro. Risalgo la "leva degli Angeli" e passo il ponte, mi fiondo nella mia via e finalmente il cronometro si ferma; 34,2km in 2h42'15".
Che dire, "el Gringo" è pronto..e tu Treviso?

giovedì 12 febbraio 2015

Welcome to hell

Settimana particolarmente noiosa, sono rinchiuso in casa a studiare per il prossimo esame; la mia unica parentesi di libertà è, come per i detenuti, l'ora d'aria che, nel mio caso, sono gli allenamenti. Sveglia clemente intorno alle 8 e via di corsa, in questi giorni peraltro il cielo è splendido e le temperature sono quasi gradevoli, il sole mattutino è piacevolmente tiepido. Durante l'uscita di stamattina un piccolo particolare ha stimolato la mia memoria.
Erano le 9 circa e stavo percorrendo il vialone che passa davanti all'università in direzione casa. Ho notato un grande assembramento di ragazzi nel piazzale antistante la sede di viale Margherita e mi sono chiesto come mai ci fosse così tanta gente in università. Subito ho pensato a qualche esame e, tornato a casa, ho aperto il pc e ho dato un'occhiata al calendario della sessione. Ebbene oggi era il grande giorno quello del primo vero esamone da ingegnere: Analisi I. Dovete sapere che quest'anno gli iscritti al primo anno sono un numero davvero enorme rispetto ai precedenti, siamo una delle poche università in controtendenza relativamente alle nuove immatricolazioni; i nuovi studenti di ingegneria gestionale sono circa 450. Facile il confronto con la mia iscrizione (eravamo in 280) oppure l'anno scorso (250 circa).
Analisi I è sempre considerato il primo vero esame per una serie di motivi, primo fra tutti quello cronologico, è solitamente il compito che apre la prima sessione di esami di una matricola. Altro motivo è che per la prima volta uno studente deve gestire in autonomia l'apprendimento di nozioni teoriche e la loro applicazione negli esercizi senza che ci sia un docente "carabiniere" a darti i compiti a casa o che interroghi in classe. Si è in un ambiente molto più grande del solito e il rischio di perdersi è elevatissimo tant'è che delle 280 matricole del mio anno ad oggi si sono laureati poco più di 150 ingegneri triennali. La difficoltà principale dell'esame è però l'esame in sé; abituati a seguire le regole ed imparare a memoria formule e dimostrazioni ci si trova davanti al foglio degli esercizi e si rimane sempre spiazzati; all'esame niente si risolve con il solo formulario. In tutti gli appelli d'esame vengono infatti proposti esercizi su varianti e casi particolari di ciò che si è visto a casa o in classe; solo se si è in grado di piegare e declinare le regole si sopravvive, il vero scoglio è dover pensare fuori dagli schemi preconfezionati con la pressione del tempo che scorre. Venire bocciati succede a moltissimi, è importante in questi casi accettare la sconfitta e imparare dagli errori; sbagliare si può, ecco magari evitare di ripeterlo 5-6 volte.
La mia esperienza personale con Analisi è stata meno traumatica di quanto avevo preventivato, bocciato al primo anno ho frequentato nuovamente il corso l'anno successivo ed ho passato l'esame al primo appello utile con un discreto 23. Ancora più agevole il percorso della versione evoluta della materia ovvero Analisi II, corso seguito il terzo anno e passato al primo tentativo con un dignitosissimo 24. Opinione mia personale è che passare l'esame di Analisi I rappresenta il primo vero passo del percorso universitario di un ingegnere, qualsiasi sia la sua specializzazione; gli strumenti e il metodo applicati nello studio sono la base fondamentale per preparare al meglio tutto il resto degli esami all'università. Passatemi il paragone ma credo sia come il primo km di una gara, serve a prendere confidenza con i compagni/avversari, permette di incontrare e affrontare le prime difficoltà e regolarsi di conseguenza, questo primo risultato servirà in futuro come termine di paragone.
A tutte le matricole un sincero benvenuto nel grande mondo dell'università, come dicono gli Ska-P in una loro canzone: "hey brother..welcome to hell" ;-)

domenica 8 febbraio 2015

Cose dell'altro mondo

Ultimi due giorni passati rinchiuso dietro al bancone dell'Unieuro di Torri di Quartesolo, ennesima nuova location assegnatami dall'agenzia di marketing per la promozione dei telefonini Nokia. Negozio vecchio quanto il centro commerciale "le Piramidi" ovvero 25 anni e li dimostra tutti: poca superficie, corsie corte e strette, vetrinette vetuste; ingredienti che non invogliano molto i clienti ad accalcarsi tra gli espositori per curiosare i prodotti offerti. Lo scarso spazio vitale si soffre anche dietro il bancone della telefonia, inspiegabile affollato di commessi e promoter. Poche date in calendario e giacenze del mio marchio di competenza quasi assenti..davvero non capisco il motivo di lavorare in queste condizioni ma mi adatto e faccio quel che posso.
Domenica diversa dal solito in quel di Vicenza. Dopo la vera e propria bufera di acqua e vento dei giorni scorsi è riapparso il sole nel cielo veneto anche se la temperatura al mattino è decisamente rigida. Allenamento alle prime luci del giorno, oggi un bel lungo a ritmo gara su percorso tutt'altro che facile nella "trasferta" di Malo. Sfruttando le strade chiuse per la "marcia di san Valentino" ho eseguito un po' di riscaldamento nel parco sportivo per poi lanciarmi sul percorso lungo della marcia, 19 km collinari disegnati attorno al paese. Primi 3 kilometri facile e veloci nel centro storico e poi lungo la ciclabile che esce verso Schio, intorno al 4°km si inizia a salire con la lunga salita che, attraverso un bel bosco di castagni e faggi, conduce al santuario di san Valentino posto proprio in cima alla collina. Ristoro e check point per i numerosi marciatori ben bardati e protetti dal freddo intenso, siamo al bivio che differenzia il tracciato medio (di 11 km) da quello lungo. Mentre la maggior parte delle persone svolta a destra e inizia la discesa io tiro dritto e mi addentro nuovamente nel bosco lungo una comoda strada sterrata (ben tenuta) per altri 5 kilometri fino all'amena località di capitello Maddalena, 12°km di corsa e giro di boa del mio allenamento. Ritorno verso Malo molto comodo su strade secondarie asfaltate e in favore di dislivello, fin troppo facile allungare la falcata e procedere a velocità sostenuta sfruttando anche l'elasticità e reattività delle nuove scarpette racing.
Giunto a casa una bella doccia calda e un po' di relax finché i nuovi vicini di casa, una simpatica e gentile coppia americana, suona al campanello. E' Mark, corpulento marines che all'apparenza può inquietare un po' ma ha modi sempre pacati e cordiali, che mi chiede se lo posso aiutare a configurare la connessione wi-fi tra i suoi numerosi dispositivi (2 cellulari, pc portatile e PlayStation) ed il router ADSL appena acquistato in quanto le istruzioni sono solo in italiano. Con un preciso inglese e grazie alla mia dimestichezza con questo tipo di tecnologia risolvo in breve la questione e gli suggerisco alcuni accorgimenti per sfruttare al meglio la velocità di navigazione e download. Nel primo pomeriggio la sua compagna Daisy ha preparato una sfornata di muffins e me ne ha portati alcuni ancora caldi e morbidi..talmente apprezzati che li ho già fatti sparire tutti; merenda super con i buonissimi dolcetti americani e latte caldo :-)
Che dire..cose dell'altro mondo. Con tutto il rispetto per gli abitanti di Vicenza capiamoci, ma finora non mi hanno mai dato occasione di citarli per la loro cortesia ed educazione..

Merenda a stelle e strisce

mercoledì 4 febbraio 2015

Aria da neo

Usualmente si dice in Trentino quando c'è una temperatura tra i -1°C e i 3°C, nuvole bianche basse e assenza di vento; tali condizioni meteo sono il presagio di una nevicata. E sono esattamente le condizioni di ieri, martedì, e che mi hanno invitato a rientrare a Vicenza per evitare di incappare in una nevicata durante il viaggio. Anche le previsioni promettevano molta neve fino a bassa quota ma finora il cielo si mantiene abbastanza sereno.
Pericolo (o soave ispirazione) scampata passo ad aggiornarvi riguardo esami e corsa. Esami tutto regolare, OPSL passato col voto di 22 ma ho chiesto alla prof. di tenere il voto in sospeso, deciderò a fine sessione in base al risultato dell'altro esame in coda di produzione. Per quanto riguarda Sistemi Informativi formalità risolta in poco meno di 1h30', le aspettative erano peggiori di quanto poi sia stata la realtà dell'esame; domande specifiche, poche righe di risposta e un esercizio sulla progettazione di un database; voto finale 25 già accettato. Adesso un paio di giorni di riposo e poi si ricomincia a studiare per il prossimo impegno che sarà Costruzioni di macchine il 25 febbraio.
Per quel che riguarda la corsa vi avevo promesso la recensione delle nuove scarpe. Come anticipato ho approfittato dei saldi per fare il doppio acquisto e la scelta è ricaduta sui due modelli già citati nel precedente post. Collaudo eseguito per entrambe, le nuove scarpe da training hanno già percorso 30 km tra domenica e martedì mentre le nuove racing hanno passato il vaglio della prova su strada proprio oggi, durante un tranquillo allenamento in ciclabile.
Rimanendo in tema sport vi segnalo un paio di cose interessanti di questi giorni. Iniziati ieri (e dureranno fino al 15 febbraio) i mondiali di sci alpino sulle nevi di Beaver Creek e Vail in Colorado (USA) dove alcuni atleti italiani possono darci soddisfazioni; anche se non saranno gioie azzurre vi consiglio di guardarvi la discesa libera e le gare cosiddette tecniche (gigante e slalom speciale) maschili perché il livello di coloro che scenderanno in pista è davvero notevole. Altro appuntamento degno di nota è il torneo "6 nazioni" di rugby, sport che io ritengo tra i più nobili tra quelli di squadra. Nonostante la scorsa edizione sia andata molto male per l'Italia quest'anno pare ci siano segni di risveglio e il fatto di giocare 3 partite in casa potrebbe dare il sostegno decisivo del pubblico alla nostra nazionale per non incappare nel "cucchiaio di legno", trofeo di cui viene insignita la squadra che perde tutti e cinque gli incontri del calendario. Si comincia venerdì sera alle 21 al Millennium Stadium di Cardiff con il match tra i padroni di casa del Galles e l'Inghilterra; l'Italia esordirà invece sabato pomeriggio, alle 14:30, allo stadio Olimpico di Roma contro l'Irlanda. Impegno sicuramente molto complicato come il secondo appuntamento il 14 febbraio contro l'Inghilterra nel mitico stadio di Twickenham. Più agevole il resto del calendario, sopratutto le ultime sue sfide casalinghe contro la Francia (15 marzo) e Galles (21 marzo), almeno uno dei due match andrà necessariamente vinto per dimostrare che il nostro movimento rugbistico merita di partecipare a questa manifestazione.
Vi lascio con le immagini delle mie nuove scarpette

Asics GEL Pulse 6 - scarpe da allenamento

Asics DS Trainer 19 - scarpe da gara