..ma
la Principessa parte
Weekend
ad umore alterno, diviso tra il buonumore per un "lavoro"
trovato, i 54 km di allenamento in tre giorni e il dispiacere per la
partenza di Alessandra stamattina.
Lavoro
quindi, finalmente si ricomincia. Si torna a fare il promoter, alla
vecchia maniera; retribuzione a giornata, un minimo di rimborso spesa
e orari decenti. Si torna in telefonia, ancora non so per quale
marchio ma si parla senz'altro di cellulari, con la fine dell'estate
ci saranno sicuramente nuovi modelli in rampa di lancio. Nuovo
negozio, per queste giornate di promo sarò ad Arzignano. Unico neo
di questi lavori è che i soldi arrivano, purtroppo, molto tardi; per
il tipo di contratto classico si parla di 45-60 gg fine mese. Piccole
gocce che possono iniziare a far tornare i conti.
Conti
che continuano a tornare coi kilometri di allenamento, altro mese
chiuso a più di 200 totali e un weekend veramente tosto con una
somma di 54 km in tre giorni. Andando nel dettaglio ho cominciato
venerdì con un lungo di 20 km, stamattina sgambata di 40' (circa 7
km) e domani mi attende un bel lunghissimo di 27 km. Col programma
sono ormai alla stretta finale, mercoledì un altro lungo sostanzioso
e poi concentrato sulla gara di domenica tra Moena e Cavalese.
Ma
di corsa si parla molto (credo) anche sui giornali e in tv. Avrei
voluto dedicare a questo piccolo evento un post a parte per
raccontare anche altre cose a margine ma mi limiterò alla ricorrenza
appena trascorsa. Sono passati dieci anni da una delle imprese
sportive più importanti ed eclatanti per l'atletica italiana.
Ricordo benissimo quel pomeriggio, era domenica 29 agosto ed era
l'ultimo giorno delle Olimpiadi di Atene 2004. I greci avevano
organizzato tutto molto bene e per fare le cose davvero in grande
avevano messo come ultima competizione la maratona maschile, facendo
partire gli atleti dalla epica piana di Maratona. Rivedere gli highlights di quella gara fa ancora venire la pelle d'oca. Il favorito
della vigilia era il mitico Paul Tergat, icona straordinaria
dell'atletica keniana di quegli anni, ma, grazie ad un finale di gara
assolutamente grandioso, la gara la vinse Andrea Baldini. Il suo
ingresso allo stadio Panatinaikò rimane tutt'oggi uno dei momenti
olimpici più belli dello sport italiano. Finora non ho ancora
accusato apertamente nessuno di avermi fatto iniziare a correre e di
avermi spinto ad iscrivermi ad una maratona ma stavolta punto il
dito..parte della colpa è proprio di quelle immagini di dieci anni
fa.
La
nota dolente del weekend è l'aver salutato la Principessa
Alessandra, stamattina presto se n'è andata col treno. Da bravo
cavaliere l'ho accompagnata in stazione e l'ho aiutata con i bagagli,
un breve saluto nell'atrio e poi via. Spero si sia trovata bene a
casa Dallagiacoma, per me è stata un bell'esperienza. Le cose che mi
mancheranno di lei saranno il profumo di fragola del suo sapone e il
suo sorriso e i suoi occhi azzurri. Ma d'altro canto non sentirò
particolarmente la mancanza dei suoi lunghi capelli in giro per casa
e soprattutto le sue taglienti e sarcastiche battute. Devo ammettere
che stamattina ho voluto andare a correre per togliermi di dosso quel
filo di malinconia che mi ha preso mentre rientravo a casa dopo
averla lasciata al binario, pensando adesso a quel momento in
stazione mi rendo conto che gli addii fanno sempre male..