domenica 26 giugno 2016

Settimane fuori porta

Periodo lavorativo molto intenso, chiuso da un weekend poco riposante nella madre Patria Trentino; questo il riassunto degli ultimi quindici giorni. Il direttore tecnico ha finalmente definito il mio programma di trasferimento verso Milano, partirò a metà luglio facendo quattro giorni lì e rientrando il venerdì preso la sede; nel frattempo girerò gli altri stabilimenti per vedere l'applicazione del sistema organizzativo nelle varie realtà. Inizialmente è toccato a Noale, dove sono rimasto due giorni facendo il pendolare da casa; mentre nella settimana appena conclusa sono stato ospite dell'impianto di S. Vito al Tagliamento trascorrendo tre giorni nella tranquilla provincia di Pordenone. Classico albergo di paese, meta di lavoratori che vengono mandati in trasferta, scarsa la presenza di ospiti nei giorni di mia permanenza, a detta della titolare il periodo migliore è quello invernale quando le tante aziende a direzione tedesca mandano i loro impiegati a tirare le somme dell'anno.
Giovedì breve "gita" anche in quel di Milano in occasione della visita ispettiva per la certificazione; molta curiosità da parte dei miei futuri colleghi ma anche da parte mia; finalmente inizio a conoscere l'ambiente e la zona dove, quasi sicuramente, andrò ad abitare. Periferia sud di Milano, a metà strada tra la metropoli e la città di Pavia; zona di campi, capannoni e piccoli paesi distesi sull'immensa pianura Padana. Vernate, comune di pertinenza dello stabilimento, è talmente immerso nella provincia lombarda che neanche nelle giornate più terse riesce a regalare la vista delle montagne all'orizzonte. In compenso tanto verde e la vicinanza del naviglio Pavese, antica via di transito merci tra Milano e Pavia, ora fonte d'acqua per i sistemi di irrigazione nonché percorso ciclabile molto ben tenuto e frequentato.
Per la casa nuova la scelta è stata Binasco, centro abitato abbastanza grande per garantire servizi essenziali quali un grande supermercato, banche, pista d'atletica; posizionato sulla direttrice Milano-Pavia è ottimamente collegato ad entrambe le città e giace a due passi dall'autostrada Milano-Genova e dalla tangenziale ovest il che offre una serie infinita di vie di fuga in caso di necessità. La questione casa dovrebbe decidersi in una decina di giorni, mentre il trasloco vero e proprio lo farò durante la chiusura estiva, verso metà agosto.
Parentesi sportiva che si apre con gli Europei di calcio, l'Italia passa il turno nonostante si faccia battere dall'Irlanda schierando le riserve e giocando la peggior partita dell'era Conte. Poche ma interessanti sorprese quelle che arrivano dagli altri gironi: il Portogallo passa come ripescata in un girone teoricamente semplice (Ungheria prima e Islanda seconda) e trova la Croazia che battendo la Spagna diventa la favorita della parte sinistra del tabellone; il Galles vince il girone del derby con l'Inghilterra. Tra le escluse ci sono i grossi nomi di Svezia, Russia e Austria che alla vigilia venivano accreditate di sorte migliore; resta fuori anche l'Albania che quindi non vede il lieto fine tanto sperato dopo la favola delle qualificazioni.
Nota a margine: avendo scritto il blog nella mattinata di sabato non avevo ancora i risultati dei primi match delle eliminatorie; alla luce delle partite di sabato la Croazia si suicida sportivamente contro il Portogallo facendo di tutto per non segnare, fino ai supplementari. Come si sa a quel punto non sempre i più forti vincono e basta poco per girare la partita, classico contropiede e la velocità dei portoghesi sorprende la difesa croata, lancio di C. Ronaldo il portiere fa quello che può ma Quaresma mette nel sacco. Nelle altre partite la Polonia passa ai rigori contro la Svizzera mentre il Galles vince un'altro derby inglese contro l'Irlanda del Nord, il tabellone si chiuderà stasera con Belgio-Ungheria.
Se da quel lato c'è il nuovo che avanza, dall'altra parte del tabellone si trovano tutte le cosiddette nobili del calcio europeo; si comincia con la Francia (contro l'Irlanda) seguita dalla Germania (contro la Slovacchia). Lunedì il big-match tra Italia e Spagna mentre si chiuderà con l'Inghilterra che se la vedrà con l'Islanda.
Di altro sport meglio non parlare, proprio ieri un'anonima presenza de elGringo alla Molveno Lake Running, gara di circa 13km attorno al noto lago incastonato nelle Dolomiti di Brenta. Percorso davvero tosto il tracker dirà 512m di D+, non c'è stato un metro di pianura nei primi 10km e i continui saliscendi rendono difficile tenere il ritmo; dopo il giro di boa ci si mette pure il sole che picchia in testa per tutti gli ultimi 5km. Da parte mia una partenza un po' allegra, passaggio discreto al 3°km ma poi subisco inesorabilmente le continue difficoltà altimetriche del tracciato e il ritmo cala vistosamente, andando verso il giro di boa capisco che non è giornata e spengo il cervello lasciando scivolare via gli avversari che mi superano. Qualche rigurgito di orgoglio emerge verso il 10°km dove il percorso diventa più facile e il cervello cerca di reagire, a quel punto sono però le gambe a non rispondere più come ci si aspetterebbe; purtroppo i pochi km che il motore ha accumulato da inizio anno non mi consentono di risalire la china più di tanto. Recupero un paio di atleti che rantolano lungo la spiaggia e abbozzo una progressione nel kilometro finale giusto per rendere meno amaro il pomeriggio. Il risultato finale non lascia spazio ad alibi, c'è ancora molto da lavorare sulla via per Venezia..

martedì 14 giugno 2016

Squadre vincenti

In mezzo alle tempeste che si stanno scatenando sulle città italiane qualche spiraglio di sole si affaccia qua e là. Raggi di sole soprattutto nello sport, sia dal punto di vista personale che da quello nazionale.
Inizio dai miei allenamenti, sempre più intensi, finalmente arriva qualche riscontro cronometrico positivo; sempre con l'occhio vigile alle condizioni meteo mi trovo spesso a dover prevedere delle finestre di non pioggia per poter uscire tranquillo e pensare solo a quello che devo fare. Mi trovo così in tabella 1h su saliscendi da fare un martedì sera, ne escono 13km su e giù per le salitelle delle ville palladiane (dislivello positivo totale di quasi 350m) oppure il bellissimo lungo di domenica mattina attraverso i borghi della periferia nord di Vicenza, 18km sulle desolate e desertiche strade di campagna che collegano i paesini di Monticello, Cavazzale, Fornaci, Cresole e Rettorgole; giro completato in 1h23' e spiccioli.
Piccola parentesi per un'altra squadra che per rimanere vincente (contraddicendo la saggezza popolare) si rinnova di anno in anno; venerdì sera abbiamo festeggiato i nuovi soci di JEst, come facciamo ogni anno in questo periodo. Festa come sempre in grande stile, con molti dei nostri ex-soci come ospiti; tutti vestiti eleganti in una bellissima location immersa nel verde dei colli Berici.
Foto di rito con la torta
Tornando allo sport bisogna parlare di Italia, la tanto bistrattata nazionale di calcio che ha esordito come meglio non si poteva agli Europei in corso in Francia. Finalmente la dimostrazione che nel calcio, essere squadra può fare la differenza; come più volte ribadito dal c.t. Conte ieri sera è andata in scena una nazionale operaia, tutti si sono impegnati al massimo e si sono spesi per la causa comune. Obbligatoria comunque una precisazione, il Belgio era si squadra fortissima e ricca di talenti ma dietro la coperta ce l'hanno molto corta, 3/4 della difesa sono le riserve riadattate di quelli che sono arrivati ai quarti di finale del Mondiale e che hanno stravinto il loro girone delle qualificazioni. La partita dell'Italia è stata perfetta, tantissimo movimento e pochi rischi veri; occasioni create sfruttando proprio le debolezze della retroguardia belga. Viste le altre partite e le notevoli difficoltà avute dalle altre potenze calcistiche europee contro le piccole nazionali ben arroccate e organizzate in difesa viene davvero da sperare che il percorso possa essere positivo; se la nostra difesa continuerà a reggere e i nostri esterni a correre come ieri sera si può andare lontani.
Che altro dire..saliamo sul carro finché saremo vincenti, per scendere al volo e criticare a sproposito come in tanti hanno fatto fino all'altro ieri c'è tempo da qui al 10 luglio

giovedì 2 giugno 2016

Door Selection


In tutti i locali di tendenza si fa "door selection", ovvero si seleziona la clientela all'ingresso; nelle aziende, soprattutto quelle strutturate, la selezione all'ingresso è duplice.
Inizialmente si fa un'attenta scrematura dei cv che vengono raccolti durante una cosiddetta "call" (ricerca di personale specifico) e si scelgono una rosa di candidati (solitamente 4-5) che si ritengono idonei ad un certo ruolo; si prosegue quindi con un giro di colloqui conoscitivi dai quali l'azienda stila una sorta di classifica di priorità. A questo punto i superstiti sono sottoposti ad un altro colloquio a cui è presente un rappresentante della proprietà che poi deciderà chi sarà il fortunato neoassunto. La mia "door selection" parte da metà aprile quando, ben consapevole della situazione complicata che stavo attraversando, ho risposto ad un annuncio per una figura tecnica da inserire nell'ufficio qualità di una grossa azienda vicentina. Primo colloquio molto tranquillo in cui mi viene presentata l'azienda e il ruolo specifico che veniva cercato, di contro mi presento e racconto i miei trascorsi lavorativi e la mia storia scolastica. I miei interlocutori mi sembrano subito molto interessati e incalzano con le domande sulle mie esperienze lavorative in ambito qualità e certificazioni. A distanza di una decina di giorni vengo convocato nuovamente per un secondo colloquio al quale è presente anche il vice-presidente della società. Anche qui una mia breve presentazione e qualche domanda poi è proprio il vice-presidente che mi spiega l'idea emersa a seguito del mio primo colloquio. Vista la mia esperienza già solida in ambito qualità e ambiente vorrebbero inserirmi in azienda attraverso un periodo di formazione nello stabilimento di Vicenza per poi trasferirmi in quello di Milano con il ruolo di referente di stabilimento per il sistema qualità e ambiente. Lì per lì rimango un po' spiazzato e chiedo un paio di giorni per pensarci, già mentre rientro a casa in macchina la decisione da prendere mi è ben chiara: a costo di allungare i tempi della laurea questa è un'occasione che va presa.
Da buon (quasi) ingegnere prendo carta e penna e metto a confronto i pro e i contro dell'opportunità, valutando almeno tre scenari e le relative probabilità di accadimento. Da un lato un'azienda solida e nota nel settore a livello europeo, un ruolo di responsabilità con possibilità di crescere, un ottimo stipendio; dall'altro il dovermi trasferire a breve in un luogo e in una realtà molto diversa da quelle cui sono abituato, il probabile allontanamento della data di laurea, l'abbandono di tutte le attività parallele a quella universitaria.
Sebbene i contro abbiano un peso significativo, le ragioni dei pro disegnano uno scenario futuro (diciamo fra 4-5 mesi) decisamente positivo. Detto, fatto; il giorno seguente chiamo l'agenzia e confermo il mio interesse, nel giro di un paio di giorni il contratto è pronto e inizio questa nuova avventura. Giovedì scorso varco per la prima volta da dipendente le soglie del cancello, prima procedura da eseguire è quella degli accrediti; alcuni punti dell'azienda sono controllati da accessi elettronici, mi viene quindi consegnato il badge con cui poter timbrare le ore e con il quale ho l'autorizzazione per accedere agli uffici, alla produzione, al laboratorio, al parcheggio ed alla mensa. Sempre sul badge viene caricato il mio profilo per l'uso del pc e i relativi permessi di accesso alla rete e ai server aziendali. Una sola chiave per fare praticamente tutto, essendo infatti parte del team qualità e ambiente ho diritto di accesso a tutti gli stabilimenti del gruppo; unica pecca del sistema: non si può usare per pagare e prelevare ai distributori automatici :-(
La mia postazione nell'ufficio tecnico di stabilimento