mercoledì 20 gennaio 2016

A tutto R&R

Rock&Roll, sempre e dovunque, specialmente nelle cuffiette mentre ti stai allenando la domenica mattina, le parole di Neil Young e del Boss Bruce Spreensting danno benzina a muscoli e cervello. Il sole tiepido che ti sfiora la testa mentre le gambe pistonano agilmente lungo la ciclabile della riviera Berica, sopra il cappellino il cielo è di un blu irreale, quasi fosse stato dipinto da un qualche impressionista fiammingo.
Rock&Roll quindi, ma non solo; le due R parlano anche di lavoro e casualmente una delle due parole quasi coincide. Da roll a rolling infatti il passo è breve anche se il significato è radicalmente diverso. Dicesi rolling un sistema di organizzare il lavoro in maniera cadenzata e ragionata, particolarmente usato nella aziende dei settori dell'abbigliamento e delle calzature per gestire gli approvvigionamenti e di conseguenza schedulare la produzione. Vista le molte similitudini con tale settore abbiamo deciso di adottare questo modo di pensare anche nell'azienda dove lavoro; sfruttando gli ordini previsionali sul medio-lungo periodo che ci forniscono i clienti abbiamo approntato una sorta di calendario per gestire gli acquisti delle materie prime in maniera efficiente. Il meccanismo che sta alla base del sistema prevede di aggregare le quantità di materiali necessari alla produzione di un certo periodo (detto copertura, nel nostro caso 3 settimane) e di determinare l'anticipo necessario per la consegna puntuale della fornitura (detto orizzonte). Definiti questi due parametri il sistema ruoterà (da qui la definizione rolling) attorno a questi due numeri: l'analisi del fabbisogno di produzione verrà effettuata guardando il periodo di copertura distante un orizzonte rispetto al presente e verrà ripetuta seguendo il ciclo delle coperture. Il sistema può apparire a prima vista complesso e macchinoso da gestire, nella realtà sono sufficienti invece delle distinte base dei prodotti complete e aggiornate e delle indicazioni il più attendibili possibile sugli ordini che i clienti andranno a confermare mano a mano che si progredisce lungo il calendario. Nel nostro caso i clienti lavorano con largo anticipo sulla produzione e di conseguenza gli ordini che ci inviano (per quanto aperti e di lungo periodo) sono molto affidabili e ci permettono di agire con altrettanto anticipo e sicurezza nel programmare la produzione (e di conseguenza gli acquisti di materie prime).
La seconda R lavorativa è diretta conseguenza delle mie innovazioni nell'organizzazione del lavoro dei reparti. Come già raccontato in post precedenti, Babbo Natale ci ha regalato un magazziniere il quale ha sgravato di tutto il lavoro di carico/scarico camion e di preparazione delle spedizioni l'ufficio produzione. Questa delega di mansioni ci ha permesso di implementare un miglioramento notevole per aumento la produttività del reparto assemblaggio (la fase finale del nostro processo produttivo). Da inizio Gennaio, io e il mio collega Mattia abbiamo introdotto la figura del "runner"; prendendo ispirazione dai sistemi lean il "runner" è una persona che si occupa delle movimentazioni interne ed in particolare si dedica al rifornimento di materiale delle postazioni di lavoro e di scaricare le stesse di prodotto finito. Ciò permette agli operatori di concentrarsi solo sulle lavorazioni (che nel nostro caso sono esclusivamente manuali e quindi molto delicate) e non dover girare per i reparti o per il magazzino in cerca dei materiali di cui hanno bisogno oppure di perdere tempo chiedendo in giro la scaletta dei prodotti finiti da realizzare. Il "runner", a inizio giornata, provvede a caricare le postazione con dei kit di materiali sufficienti ad impegnare ogni operatore per un certo periodo seguendo la sequenza di prodotti finiti da realizzare nella giornata, quando i kit vanno esaurendosi rinnova la fornitura e procede al trasferimento dei prodotti finiti in magazzino dove, successivamente, il magazziniere procede con l'imballo definitivo seguendo la scaletta delle spedizioni da effettuare. Nei primi dieci giorni lavorativi del nuovo anno l'impatto di questa innovazione è stato a dir poco clamoroso, rispetto allo stesso periodo di Dicembre 2015 il numero di pezzi finiti realizzati è aumentato del 19% senza pregiudicare la qualità dei prodotti, gli operatori si sono inoltre detti molto soddisfatti dicendo che lo stress lavorativo è nettamente diminuito.
Non mi resta che correre quindi a preparare i kit per questo pomeriggio..sempre a tutto R&R