domenica 5 luglio 2015

10000 di sera bel tempo si spera..

Rozzampia, piccola frazione di Thiene, è un venerdì sera estivo qualunque in questo lembo di mondo dimenticato da Dio e dall'uomo. Se ti guardi in giro vedi poche case basse con giardino, la chiesa, qualche capannone, un lungo nastro d'asfalto che corre parallelo alla ferrovia, campi e prati a perdita d'occhio, l'unico confine è tratteggiato dal profilo delle montagne sul fondo della scena. Il piccolo paesino viene soprannominato Rozzangeles dai locali e se non fosse per una bandiera della Serenissima esposta ad un balcone si potrebbe davvero pensare di esser finiti nel cuore del Nebraska. Ti guardi in giro e ti accorgi che non è un venerdì sera estivo qualunque, c'è tanto movimento di persone e tutt'intorno si alza un gran vociare marcatamente veneto; è il primo venerdì di luglio e sta iniziando la festa patronale del luogo. Per l'occasione 200 atleti si sono dati appuntamento per una gara di corsa; stranamente l'asfalto non è rovente, un violento temporale pomeridiano ha mitigato la temperatura ma il clima rimane comunque poco favorevole. Le magliette colorate si schierano dietro al gonfiabile verde che farà da linea di partenza e di arrivo; il campanile inizia a suonare e all'ottavo rintocco gli atleti schizzano via a velocità folle lungo il desertico rettilineo che si perde nella pianura. Dopo soli 300 metri la corsa prende già forma, un gruppo di cinque runners allunga inesorabile e deciso a fare la gara in testa, dietro il resto del plotone si sgrana rapidamente sotto le trenate imposte da coloro che hanno la gamba buona. In prossimità del 1°km un drappello di una decina di temerari sbuca da una doppia curva a destra guidato da una sagoma familiare; passo lungo e disteso, testa alta e sguardo concentrato, anche senza la classica bandana in testa lo si riconosce immediatamente: "el Gringo" c'è e marcia spedito. Il percorso prevede due giri di circa 5km lungo un circuito piatto e facile, alla campanella (20'21") il gruppetto si è già ridotto a poche unità sempre guidato a ritmo costante e brillante dal Gringo che pare molto a suo agio in questo scenario dalle tinte yankee. Poco dopo l'8°km la canotta giallo-blu lascia il comando delle operazione ad un compagno di viaggio, sembra un piccolo segnale di difficoltà ma ai -500 dall'arrivo si capisce che la mossa è stata puramente strategica. Si lascia il circuito e si sottopassa la ferrovia; all'ingresso il plotoncino è compatto, all'uscita sembra di rivedere l'epica scena delle olimpiadi di Atene 2004. Senza che gli avversari se ne accorgano "el Gringo" prende e se ne va, esce solo e già in vantaggio sugli ormai ex-compagni di corsa; sfruttando anche il leggero dislivello in salita la lunga falcata scava un divario sempre più ampio, da dietro qualcuno si affanna a recuperare ma è troppo tardi, il traguardo si avvicina rapido e inesorabile sotto le scarpette del Gringo. L'ultimo bip del cronometro suggella l'ennesima prova spettacolare, 10km coperti in 40'39" che valgono il 35° posto assoluto e il nuovo PB sulla distanza. Nonostante l'estate rovente pare che gli allenamenti siano efficaci e produttivi. Non mi resta che continuare sulla strada tracciata dal saggio coach Pedri, la sensazione è che a settembre si potrà lottare per risultati eccellenti anche sulla mezza maratona, l'obiettivo di 1h26' non sembra più un traguardo così alieno..