giovedì 23 luglio 2015

Collinetta d'inferno

Mercoledì mattina, ore 6:20. La stupida sveglia suona come ogni altra stupida mattina. Il sole già filtra dal lucernario, mi guardo in giro e leggo sul termometro 29°C. Sbuffo alzandomi dal letto, controllo la tabella degli allenamenti e sbuffo di nuovo, oggi il menù prevede 5x1000 a 4' recupero 500m. Sconsolato mi vesto e scendo le scale, barretta e acqua da frigo. Guardo fuori, il cielo è leggermente velato, il sole picchia già sui tetti della città; si preannuncia un'altra giornata di caldo infernale. Esco di casa che sono le 6:45, scarpette ben allacciate e via lungo le contrà del centro; classico giro di riscaldamento mentre attendo che il guardiano apra il parco alle 7:00. Transito la prima volta davanti alla cancellata, al solito l'omino in nero è in ritardo, giro intorno alle mura e lo incrocio alla porta nord; non appena il cancelletto si schiude sguscio dentro. Finiti i 30' di riscaldamento si parte con i lanciati. I primi due di gran carriera, abbondantemente sotto i 4', i successivi due giri un po' più tranquilli (4'01", 4'00"); l'ultimo lanciato è uno spettacolo, falcata lunghissima sul selciato del parco con i conigli che fanno la ola a bordo strada, timbro un 3'47" clamoroso. Trasfigurato dallo sforzo mi attacco alla fontanella e consumo qualche ettolitro di acqua prima di riprendere vita; qualche passante mi guarda stranito ma la cosa mi sfiora e scivola via veloce come il getto potente che esce dal rubinetto.
A casa, dopo la doccia, lancio uno sguardo al tavolo della cucina e vedo i libri di scuola..eh, no..oggi no.. Una piacevole sensazione mi attraversa il corpo mentre l'omino del cervello mi ripropone l'immagine dell'esame registrato martedì mattina; la sessione è finalmente finita. Sono stati due mesi molto duri per via del lavoro e del caldo, tirando le somme le cose non sono proprio andate come dovevano e la mia permanenza a Vicenza è destinata a prolungarsi. Soprattutto giugno è stato molto complicato dal punto di vista lavorativo, speriamo che agosto sia un po' morbido perché ci sarà da studiare molto.
Weekend con vista sullo sport: da un lato la tv col Tour si avvia al gran finale con Froome padrone e gli altri a inseguire più che attaccare; dall'altro la scalata al rifugio Chiesa sul monte Altissimo che sarà l'appuntamento domenicale. Il coach ha deciso unilateralmente che quest'anno vale la pena far classifica nelle gare di corsa in montagna e quindi dovrò prodigarmi in almeno altre due imprese sportive durante il prossimo mese. Domenica sarà Altissimo e, a breve distanza, venerdì 31 toccherà alla "into the Wild Run" nei dintorni del paesino di Castellano.
Dicono che la temperatura calerà un po' nei prossimi giorni, che dire..forza Uomo, abbiamo scollinato, almeno per qualche giorno sarà discesa..
ore 6:39 del mattino.. #inferno@home