martedì 22 settembre 2015

Nemo propheta in patria

Antefatto: martedì 16 settembre un vigile arriva a casa mia, fa qualche domanda e compila un modulo che conferma la mia richiesta di cittadinanza veneta.
Domenica 20 settembre, mezza maratona di Vicenza, ore 11: il cronometro segna 1h29'15", la mia nuova città mi ha ufficialmente rimbalzato.
All'inizio ero un po' deluso e perplesso e ho atteso che il coach esprimesse il suo commento in merito alla gara per poi fare un analisi della (contro)prestazione. A conti fatti il risultato non è così negativo come poteva sembrarmi all'inizio, le mie aspettative erano probabilmente eccessive. L'avvicinamento è stato breve e il coach stesso ha valutato la gara come un test intermedio verso futuri traguardi. Al netto del cronometro siamo sopra di 53" rispetto al primato personale e, vista la distribuzione della gara, il margine poteva essere decisamente ridotto.
Brevemente la cronaca della mezza maratona di Vicenza; percorso molto duro, primi 5km molto mossi dentro e fuori dalle contrade del centro e poi qualche centinaio di curve disseminate poco fuori le mura. I runners schierati sono poco più di 800 contro i 1200 che erano potenzialmente previsti; nonostante l'intera città chiusa al traffico il pubblico sulle strade è l'assente ingiustificato della giornata. Partenza tranquilla con passaggio sotto casa, primi 3km a velocità controllata e 5°km timbrato davanti all'università in 20'41". Avanti a velocità di crociera, le gambe girano comandate dal metronomo; 10°km raggiunto in 41'23" (secondo 5000 in 20'42"). Dopo il rifornimento è finita la mia gara o, forse, l'omino del cervello è andato a farsi un pisolino; il ritmo rallenta, lentamente ma inesorabilmente. Verso il 13° tento di reagire ma le gambe sembrano vuote e la fatica pervade i muscoli risalendo fino alle braccia, il corpo avanza per inerzia; ad ogni svolta del percorso non ho la forza per aumentare la falcata. Mi trascino sulle strade in solitaria, passano i kilometri ma pochi atleti mi superano e quelli che lo fanno rimangono comunque in vista poco distanti. Finalmente poco dopo il 19° l'omino del cervello si risveglia ed inserisce la modalità orgoglio..sarebbe stato davvero un delitto chiudere sopra l'1h30'. Scalo una marcia e allungo il passo, conosco bene il percorso e so che il finale è abbastanza lineare; raccolgo le ultime gocce di benzina e sparo la volata lunghissima. L'accelerazione è progressiva e solida, prendo a fatica il crono sul 20°km da tanto sono lanciato; esco dalla strettoia di santa Lucia sparato come un proiettile, breve sguardo indietro per controllare i diretti avversari e poi a cannone fino al traguardo. Ultimo 1500 corso davvero da elGringo il che addolcisce lievemente la pillola. A posteriori guardo ancora con stupore la classifica, 101° assoluto e 24° categoria SM, ottime indicazioni da cui ripartire. Settimana prossima mi attende una 10km a cui mi hanno invitato in un paese poco fuori Vicenza, in attesa di scaricare nuovamente i cavalli sulle strade di una mezza maratona (forse Treviso, forse Verona..). Per ora testa bassa e lavoro..
Dopo gara decisamente in tono più festoso con gli amici Ezio (accompagnato dalla fidanzata runner) e Giulio, condividendo impressioni e chiacchiere davanti a delle giganti e ottime coppe gelato made by Gelateria Brustolon (top 3 tra le gelaterie di Vicenza).
La combriccola della mezza