lunedì 5 ottobre 2015

Luci in corso Palladio

Weekend molto intenso quello che lascio alle spalle ricco di sport sia in poltrona che in prima persona. Mondiali di rugby, giro di Lombardia e il doppio impegno podistico con la NeonRun di sabato sera e il lungo domenicale. 
Nel rugby ennesima inutile prova d'orgoglio dell'Italia che viene ben arginata dall'Irlanda e torna a casa con mille rimpianti a causa del pessimo esordio con la Francia del 19 settembre. Peccato perché ieri la squadra ha dimostrato di meritare di stare al mondiale e di potersela giocare con tutti. Molto più clamorosa l'eliminazione dei padroni di casa dell'Inghilterra maturata con le due sconfitte nel tempio sacro di Twickenham ad opera dell'Australia (pronosticabile) e del Galles, questa molto meno pronosticabile e decisamente meno apprezzata da tifosi e stampa.
Ciclismo domenicale che ci restituisce un po' di gloria internazionale, dopo i fasti del Tour 2014 Vincenza Nibali regala all'Italia una vittoria in una classica "monumento" che mancava dal 2008. Giro di Lombardia che chiude la stagione su due ruote delle gare che contano, partenza da Bergamo e arrivo a Como dopo 245km molto impegnativi. Il capolavoro di Nibali va in scena lungo la penultima discesa di giornata a circa 15km dall'arrivo quando lascia la compagnia dei pochi superstiti del gruppo di testa e vola verso il traguardo in solitaria. Lo Squalo finalizza l'immenso lavoro di squadra che per tutto il giorno ha tirato il gruppo lungo il percorso, curiosa la scena finale con una bandierina italiana che, portata dal vento, si appiccica sulla maglia del campione siciliano mentre transita a braccia alzate sotto lo striscione d'arrivo.
A suo modo eroica anche la mia due giorni di running, il sabato gara tirata e velocissima nel centro di Vicenza, la domenica allenamento di 1h30' con due scrosci di pioggia che hanno (invano) tentato di rallentare o complicare il mio incedere. 
Le gare in notturna hanno sempre un fascino particolare e il percorso è stato disegnato decisamente bene, circuito di 2,5km che tocca tutti i punti più affascinanti del centro. Organizzazione più che decorosa ma al solito il pubblico è assente, lungo le vie e le piazze sono pochissimi gli spettatori mentre molti si guardano in giro quasi infastiditi dal rumore della folla che corre. Come si diceva gara eroica a modo mio, partenza lanciatissima e primo passaggio in piazza dei Signori con la bandana nera mischiata ai molti del gruppone avanzato; nel rientro verso campo Marzio il plotone si allunga e si screma. Al suono della campana sto viaggiando bene in mezzo ad una decina di corridori che navigano al mio ritmo; piazza Castello e poi ancora avanti fin su al municipio, doppia svolta a destra che immette di nuovo nel salotto palladiano. Alla colonna che troneggia in mezzo alla piazza più famosa di Vicenza prendo l'iniziativa con piglio deciso, passo a guidare il gruppetto di compagni piazzando una progressione che mette subito in crisi molti. Il tratto di rientro lungo largo delle Poste e piazza Duomo diventa per i miei inseguitori un calvario, la canotta giallo-blu si allontana veloce e punta dritto verso altri zombie che ondeggiano poco avanti. Giù in discesa lungo le mura allungo la falcata e accelero nuovamente, riprendo fiato e mi porto in scia di altri runners; all'ingresso dell'infinito rettilineo d'arrivo siamo in 7 appaiati. Un'occhiata dietro per ricevere il conforto del vuoto creato nell'ultimo kilometro, sguardo avanti e testa alta per affrontare gli ultimi 400m; guardo gli avversari e tutti hanno la faccia segnata dalla fatica. Comincio a scaricare sullo sterrato di campo Marzio una progressione continua in stile tipicamente keniano/etiope ma gli avversari rispondono restandomi incollati; ai -150m lancio la volata a velocità folle sperando di avere la meglio. Oltre ad arrivare davanti al gruppetto mi prendo il lusso di mangiarmi, proprio sulla linea del traguardo, un altro runner in canotta rossa. Ancora in trance agonistica neanche faccio caso al cronometro che registra un crono "monstre": 19 minuti e 08 secondi; precedente primato personale (19'36") polverizzato. Dopo l'impresa di Montegaldella un'altra risposta roboante alle mie domande e perplessità; da questi due crono si riparte per costruire il prossimo mese di allenamenti che mi porterà ad una delle mezze maratone autunnali. Fiducioso e carico di buoni propositi da domani si riprende a correre. Come direbbe Guido Meda: "elGringo" c'è!