venerdì 2 settembre 2016

Casa nuova, vita..vecchia

Dopo la lunga e rigenerante pausa estiva trascorsa tra i monti trentini si torna alla vita ordinaria. Tempo di trasloco e quindi di cambiamenti a cominciare dalla casa; appartamento più grande e più confortevole, dotato di climatizzatore e con il riscaldamento a pavimento, unica piccola pecca è l’assenza del balcone ma per il resto sono messo davvero bene. Il comune di Binasco è a metà strada tra Milano e Pavia, in mezzo alla pianura ma anche in mezzo al verde, a due passi dal naviglio e dalla ciclabile; la distanza dal lavoro è minima, meno di 2 km, e in paese ci sono tutti i servizi: supermercati, bar e pizzerie, banche, c’è persino lo stadio d’atletica.
Se l’ambiente cambia lo stesso non si può dire della vita, la giornata tipo si discosta di poco da quella vicentina. Ci si alza un po’ prima, ma solo per sfruttare l’aria mattutina per andare a correre, per il resto la solita routine lavorativa rallegrata a tratti dall’umorismo del nostro commerciale interno.
Manca poco più di un mese a Venezia e il “ritiro in altura” è servito a passare la boa di metà strada macinando kilometri nei freschi boschi tra val di Cembra e altopiano di Piné, ora arriva la parte tosta di lavoro specifico per migliorare la velocità di crociera. Domenica il primo lunghissimo padano corso a lato dell’autostrada dell’acqua meglio nota come naviglio Pavese, sulla cui sponda è stato steso un nastro d’asfalto che per lunghi tratti gode dell’ombra dei pioppeti. L’unico reale pericolo sono i ciclisti che popolano in gran numero il percorso e sfrecciano a velocità stile Giro d’Italia. Durante questa prima uscita pochissimi i runners, forse per l’ora mattiniera o forse per il caldo che comunque picchia forte in mezzo alle risaie; percorso quanto mai lineare e senza difficoltà altimetriche, giro di boa nei pressi della nota Certosa di Pavia. Due ore e spiccioli trascorse ad un metro dal naviglio e ad almeno trenta dalla statale, lambendo i numerosi paesini stesi al sole in mezzo alla pianura.

Il poco tempo libero che mi è restato prima di ricominciare a lavorare l’ho passato tra Ikea e centri commerciali per mettere a posto alcune cose dell’appartamento; un paio di mobili, lo specchio per il bagno, lampadine e un po’ di cose colorate per accendere il grigio perla dell’arredamento molto sobrio messo dal padrone di casa. Padrone di casa poco attento e poco incline alle esigenze degli inquilini, vari i problemi segnalati alla consegna delle chiavi (il 10 agosto) e che solo questo weekend è riuscito a risolvermi, dopo innumerevoli solleciti. Finalmente ieri mi hanno collegato la lavatrice e solo oggi posso dirmi pienamente in possesso di una casa bella e funzionale..
Sunset@Living room