sabato 27 dicembre 2014

..avere 25 anni e non avere esami

Il post odierno è dedicato ad una delle persone più importanti della mia vita; il 27 dicembre 1989 nasceva Michele Dallagiacoma, mio fratello. Sarebbe dovuto nascere ai primi giorni del 1990 evidentemente aveva fretta oppure non aveva tanta voglia di far parte della generazione '90.
Numerosi i soprannomi che lo hanno accompagnato in questi 25 anni, il più noto è "el Dalla" perché di Michele in classe con lui già dalle elementari erano in 3, per mia zia Iris rimarrà sempre "il mio pulcino" per via della capigliatura bionda e arruffata che portava ormai diversi anni fa, per me è "el Bocia" perché in famiglia è il più giovane.
Da sempre siamo molto legati, si potrebbe dire fin dalla sua nascita visto che il nome Michele è stato un mio suggerimento; condividiamo moltissime passioni come i Lego (con cui giochiamo ancora), le Micromachines (ormai relegate in soffitta), World of Warcraft, un certo tipo di rock, il teatro e tanto altro. Come tutti i fratelli abbiamo avuto le nostre liti, spesso risolte a cuscinate ma anche tantissimi momenti felici; c'è una foto che campeggia sul caminetto del soggiorno, datata credo 1998 o giù di li, scattata dietro casa, noi due abbracciati e sorridenti. Momenti felici ma anche momenti molto meno felici che abbiamo condiviso e superato insieme soprattutto quando è morta nostra madre, da li in avanti il legame tra noi è diventato molto più saldo e ci ha resi entrambi molto più forti.
Dicono che ci assomigliamo, c'è qualche tratto simile tra noi due ma come personalità e carattere siamo ben distinti. Come in tutte le famiglie c'è quello un po' più tranquillo e "inquadrato" (nel nostro caso io) e quello un po' più sperimentatore e alternativo, nel nostro caso lui. Musica underground, tatuaggi, capelli lunghi, barba folta e una certa inclinazione per il mondo dello spettacolo rappresentano il suo predominante lato artistico, spesso mal visto dai nonni (e anche dal babbo) che lo rimproverano per il look e la costante precarietà lavorativa. Al contrario il fratellino è molto apprezzato dai parenti con vedute un po' meno tradizionaliste, la sua prima super-fan è ovviamente nostra zia Iris seguita dalle varie cugine. Anch'io mi annovero tra i membri del suo fan-club, vorrei passare più tempo a casa e poter seguire il suo lavoro come presidente-regista-attore nella compagnia teatrale di Grumes ma i miei troppi impegni lontani da Sevignano rendono le cose molto complicate.
Bene caro fratellino, ora che hai raggiunto il traguardo dell'1/4 di secolo ho una domanda: parafrasando il testo di una canzone de "i Cani" voglio chiederti se "avere 25 anni e non avere gli esami è davvero qualcosa in più?"
Auguri Bocia, altri cento di questi anni :-)