martedì 21 aprile 2015

Applausi per tutti

Dopo un lunedì di riposo assoluto di nuovo qui on the blog e questa volta oltre ad auto-celebrarmi vanno celebrati anche i tanti miei compagni di squadra protagonisti di una memorabile domenica di corsa. Padova, 19 aprile, si corre la famosissima maratona del Santo abbinata a diverse stracittadine e alla mezza maratona; Lagarina Crus molto presente e decisamente in forma. Sulla maratona ennesima prestazione sotto le 3h del nostro super capitano Luca Capelli a detta sua gara molto sofferta ma, come sempre, entusiasmante. I veri fuochi d'artificio li abbiamo però sparati sulla mezza maratona con lo spettacolare 3° posto assoluto de "el Leoro" Davide Parisi, podio impreziosito dai risultati degli altri Crussini Carlo Salvati Proietti (24°) e Marco Capelli (42°) ma soprattutto dal 7° posto femminile di Giorgia Scottini. Grandissima prestazione di squadra che merita lunghissimi applausi..
Mentre questi valorosi atleti gialloblù giungevano sul traguardo di Prato della Valle, un altro Crussino aveva già terminato la sua gara e si godeva il risultato sotto una meritatissima doccia calda nei bagni delle scuole di Arzignano. Tralasciando i dettagli riguardo l'organizzazione sommaria, la logistica discutibile, i numerosi problemi causati dall'iscrizione online nonché la scarsa partecipazione, passo alla cronaca della gara. Due piccole premesse sul percorso: dal sito era descritto come 12km pianeggianti..a posteriori il Garmin ha detto 11,840km e direi che di pianura vera c'era solo il 1°km e gli ultimi 400m, per il resto un continuo saliscendi con un paio di strappi abbastanza duri e moltissime curve. In gergo tecnico si dice percorso muscolare, perché impegna gli atleti in cambi di ritmo per rilanciare uscendo dalle curve e per allungare il passo in salita. 
Partenza alle ore 10, condizioni climatiche molto buone. Come detto poca gente a ridosso del nastro e quindi poco traffico iniziale; la mia canotta gialla risalta bene in mezzo al mare di magliette arancioni, me ne sto li nelle prime 6 file di atleti pressati. Ultimi ritocchi ai lacci delle scarpette e qualche esercizio per tenermi caldo prima dello sparo, la strategia di oggi è correre da ignorante. Eh si perché a volta l'ignoranza paga, quando non conosci il percorso e non hai coscienza del tuo reale valore atletico conviene partire ad acceleratore spianato e continuare finché non ti spegni. Lo sparo mi fa schizzare avanti con furia cieca, partenza folle e primo km volato in 3'49"; la leggera discesa aiuta nel tenere alto il ritmo, al 3° km il cronometro segna 11'51". Falsopiano all'insù fino all'ospedale e poi strappo secco per salire lungo via dei Capuccini, 5°km timbrato con un clamoroso 20'00". Galvanizzato dalla visione dello schermo dell'orologio allungo il passo in discesa e tengo le code del gruppetto di cui faccio parte cercando di recuperare fiato e energia. Rifornimento volante e altri tre kilometri bevuti agevolmente (parziale dal 5° all'8° 12'14"), poi l'inferno. In due soli km gli organizzatori hanno ben pensato di condensare le difficoltà principali del percorso: la prima è la rampa sterrata di 40m (9m di dislivello) per salire sul ponte sul Chiampo che fa da antipasto alla seconda, il muro di s. Zeno: due gradini di salita con pendenze oscene (200+300m, dislivello totale 65m) degni delle blasonate salite delle Fiandre o delle Ardenne. Prendo di petto il ponte ma sento che le gambe non hanno apprezzato l'elegante gesto atletico; infilo la stradina del muro, è davvero tosta da subito, il primo gradino sancisce che il gruppetto esplode. Tento di resistere accorciando il passo ma il secondo gradino arriva come una coltellata nei polpacci, mi sfilo dai superstiti e arranco fino allo scollinamento; mi guardo dietro e c'è il vuoto, guardo oltre il culmine e ho una cinquantina di metri di ritardo da chi mi sta avanti. Cartello dei 10km e il crono mi spara in faccia un 40'34" che mi tramortisce, è il mio PB sulla distanza mai finora avevo timbrato un 10000 così veloce, è la svolta della gara. Nella lunga discesa verso lo stadio recupero fiato tenendo le canotte arancio avanti a me come riferimento, passo all'11°km con 20m di ritardo e scorgo poco più in là il trampolino ideale per lanciare la volata finale. Il percorso prevede, a 500m dall'arrivo, il sovrappasso ciclopedonale sul Chiampo per tornare in centro, mi guardo dentro e l'omino del cervello mi da pollice alto; entro in modalità "Haile Gebrselassie @Sidney 2000": falcata lunghissima scavallo la rampa d'ingresso con 4 passi e piombo a velocità folle sui quattro malcapitati. Neanche il tempo di finire il ponticello e me ne sono già andato, gli ultimi 350m sono di pura gloria, sul rettilineo mieto altre 5 vittime e risparmio (solo per doveri cavallereschi) la bionda concorrente che chiude subito davanti a me. Tempo finale 48'12" per un clamoroso 17° posto di categoria, prestazione maiuscola sottolineata anche dal mio coach. Gran bella gara che alza necessariamente l'asticella in vista dei prossimi appuntamenti..
Una domenica da applausi..applausi per tutti