lunedì 18 maggio 2015

Il sole batte..

..dove la gente corre (o pedala)
Pagina dedicata interamente allo sport, la settimana appena trascorsa ha portato alla mia attenzione molti episodi degni di nota.
Sole sulla testa di chi corre ma anche su chi pedala, il Giro d'Italia è entrato nel vivo. Dopo le tiratissime tappe liguri il plotone ha iniziato a scendere lungo lo stivale mantenendo ritmi elevati e regalando spettacolo in ogni tappa finora corsa. Stranamente stanno arrivando molte fughe e i cosiddetti big si stanno dando battaglia su ogni salita; il livello medio dei partecipanti è molto alto e il fatto di avere 3-4 atleti che si sono presentati come favoriti alla vigilia ha dato molto spessore alla corsa. Tappe interessanti, anche dal punto di vista tattico; quando ho tempo guardo le tappe per intero, ti permette di capire la genesi delle fughe e le possibili strategie che le squadre mettono sulla strada. Tra gli "assi" del Giro sono concorde con i molti giornalisti al seguito nel dire che Contador e Aru sono arrivati molto in forma (e lo stanno dimostrando) ma soprattutto starei attento a Porte, uscito dal giro del Trentino da vincitore si è finora "nascosto" dietro ai suoi due principali avversari ben conscio che, se regge il confronto in salita, ha nella cronometro di Valdobbiadene una tappa a suo netto vantaggio. Giovedì il gruppo arriverà a Vicenza e ho già saggiato le salite finali che i ciclisti troveranno sul percorso; quel giorno temo lavorerò ma se potrò andare su a m.te Berico a vedere l'arrivo non mancherò di raccontarvelo nei dettagli.
Altro episodio balzato agli onori della cronaca sportiva è il triste ritiro dalle competizioni del mio padre spirituale: sua maestà Haile Gebrselassie. Ho appreso la notizia dai social e ammetto che avrei davvero voluto avere la possibilità di clickare "non mi piace". Atleta, ma anche uomo, di grande umiltà e semplicità, piccolo di statura ma con una grande anima, si è sempre dedicato alla corsa passando dalla pista alla strada con la sua solita e caratteristica falcata larga e leggera. Leggendari i suoi cambi di ritmo improvvisi, il suo mulinare le gambe sempre elegante nonostante le frequenze spaventosamente alte che riusciva ad imprimere ai suoi arti. Ogni eroe dello sport deve avere un degno antagonista per poter entrare nella storia, l'avversario di Haile è sempre stato il keniano Tergat; le loro sfide (soprattutto sui 10000) sono pietre miliari che rimarranno eterne nella memoria di ogni persona che le ha potute ammirare o vivere in prima persona. Personalmente mi scorre sempre un brivido lungo la schiena ogni volta che ripenso ai famosissimi (e già citati) ultimi 250m della finale dei 10000m alle olimpiadi di Sidney del 2000. Per chi è profano di storia dell'atletica vi lascio il link alla pagina Wikipedia dove troverete la biografia di questo ormai ex-atleta.
Wikipedia Haile_Gebrselassie
Ma passiamo ora alle avventure de "el Gringo"; è stata una domenica on the road, con la bandana in testa. E' stata una mattinata di caldo e fatica ma è stata, finalmente, gloria conquistata sul campo. Ore 8:24 del mattino, il termometro della farmacia di Campedello segna già 24°C e un solitario personaggio sta percorrendo la ciclabile in sella ad una vecchia bici scolorita e arrugginita. "el Gringo" sta raggiungendo la partenza della sua nuova impresa in compagnia del suo fido destriero, alle 9 circa arrivo a destinazione: Torri di Arcugnano. Iscrizione e abituali riti preparatori svolti con la calma di chi è consapevole della sua condizione ottima; altro punto a favore la conoscenza dettagliata del percorso, i 13,2km che si snodano tra Arcugnano e il lago di Fimon sono stati teatro di innumerevoli allenamenti durante la preparazione delle maratone di Berlino e Treviso. Scarpette e bandana ben allacciati, pronti per il via; lo sparo arriva puntuale alle 9:30 e il nutrito gruppo di podisti si lancia sul lungo rettilineo di partenza. Primi 2,5km agevoli, solo leggermente mossi che portano la corsa da Torri di Arcugnano a Pianezze del Lago, poi iniziano le asperità. Il primo strappo porta al 3°km vicino alla chiesa dove il cronometro si ferma a 12'18"; da lì fino al 5° sarà un continuo salire a gradini irregolari su strada sterrata. Passaggio al 5°km in 20'39" abbastanza veloce, ma i numerosi tratti all'ombra hanno mitigato il clima torrido che invece ci farà compagnia per il resto della gara. Scendendo verso il lago tiro un po' il fiato e mi lascio trainare da un piccolo trenino che sembra viaggiare regolare. Il ritmo rallenta leggermente sotto i colpi del sole e a causa della fatica che inizia ad accumularsi nelle gambe dei miei compagni di avventura. Passaggio al 10°km in 41'37" indice di regolarità e solidità della prestazione che sto costruendo. Poco avanti un altro trenino di tre persone solletica il mio lato guerriero, uscendo dal parcheggio in riva al lago approfitto del ripido dente in prossimità dell'11°km per lanciarmi all'inseguimento. Gli ultimi 2,2km si aprono imboccando la nuova ciclabile che corre a lato della strada che collega il lago al paese di Torri; sterrato di ottima fattura, un lungo curvone seguito da un rettilineo infinito che riporta la corsa sul vialone d'arrivo. In breve mi accodo al trenino e seguo la loro progressione finale che ci consente di superare un paio di atleti in difficoltà. Giungendo sul rettilineo d'arrivo dimostro ancora una volta la mia cavalleria e lascio transitare per prima la bella ragazza che mi ha fatto compagnia in questo tratto conclusivo, gesto non contemplato dalla sua lepre che, anzi, ci stacca a 50m dal traguardo, leggendo le classifiche mi segno il suo nome.."el Gringo" certe cose le ricorda..
Tempo finale 54'59" che mi permettono di chiudere in 39° posizione assoluta e 7° di categoria. La ciliegina sulla torta arriva con le classifiche ufficiali, per le regole usuali di queste competizioni chi riceve premio per la sua posizione assoluta non può sommare il premio per la posizione di categoria; "el Gringo" viene quindi promosso al 5° posto SM e salta sul palco sfoggiando con orgoglio la divisa sociale per ritirare il proprio premio. Finalmente un po' di meritata gloria per il nostro gladiatore della strada, adesso anche a Vicenza e dintorni iniziano a conoscere il volto de "el Gringo"..