lunedì 11 maggio 2015

Perché la mamma è sempre la mamma..

Scrivo con colpevole ritardo, l'idea di base era di scrivere ieri sera. Purtroppo ho avuto una pessima giornata al lavoro e quando sono arrivato a casa l'ispirazione che avevo caricato durante la giornata si era spenta come un cerino al vento.
Mantengo le buone intenzioni, post diviso in due parti: la prima dedicate alla festa della mamma appena trascorsa, la seconda (un po' tecnica) dedicata al mio allenamento di ieri mattina.
La mamma è sempre la mamma quindi è mi fa piacere nominare ed elogiare in particolare 3 mamme speciali; in primo luogo la mia che, nonostante non ci sia più, continuo a ricordare e onorare in ogni occasione mi si presenti, ormai vi sono noti miei gesti come ringraziare con lo sguardo al cielo alla fine delle gare o le frequenti citazioni dei suoi insegnamenti. Seconda mamma speciale è Giovanna, moglie del mio coach Pedri nonché parte del direttivo della società sportiva Lagarina Crus Team; sempre presente, ad ogni gara in prima linea a incitare e incoraggiare qualsiasi atleta giallo-blù, ci conosce tutti per nome e cognome come se fosse la mamma di tutti i Crussini. Terza menzione speciale per la mamma di Pietro..no, non quella della pubblicità. La mamma di Pietro che conosco io è una a cui il figlio si sveglia alle 6 del mattina per chiacchierare con la sua giraffa e allora lei si mette a fare le faccende domestiche, sistema il bimbo e si prepara per la giornata; passano gli anni ma rimani sempre la solita anima rock..ancora congratulazioni Giulia :-)
Passando allo sport, prima di raccontarvi del mio allenamento, due brevi annotazioni. Verso ora di pranzo è andata in scena al PalaTrento gara 3 della finale del volley, risultato aquilotti divorano canarini 3-0..e ora si va a sbancare il PalaPanini di violenza.. Sabato è partito inoltre il Giro d'Italia, prima tappa molto suggestiva con la cronometro a squadra disputata sulla ciclabile della riviera ligure di ponente; vittoria per il team australiano Orica Green Edge, favorito della vigilia. Domenica seconda tappa, pianeggiante, dedicata ai velocisti con la bella vittoria di Viviani, giovane e promettente italiano che, non a caso, milita in uno dei team più forti del panorama internazionale, il team Sky.
Allenamento domenicale che da tabella recitava "1h su saliscendi (anche con salite fino ai 2km)" e mi sono dilettato in un'uscita esplorativa sui colli Berici. Ne è venuto fuori un medio decisamente collinare, questi i dati registrati: 15,2km con 308D+ percorsi in 1h18'. Partenza dall'arco alla base della scalinata di monte Berico lungo la ciclabile e, dopo qualche centinaia di metri, si affronta lo strappo di villa ai Nani. Breve discesa e tratto pianeggiante costeggiando la valletta del Silenzio; al 3°km si attacca la prima salita vera, il colle di s. Margherita (1,8km, 97m D+). Dalla cima si prosegue in falsopiano per un paio di kilometri sulla dorsale dei Berici, al 7°km inizia la discesa della valle dei Vicari che ci riporta rapidamente in basso. Altro tratto pianeggiante fino al canile di Vicenza in località Gogna da dove si affronta la seconda salita, 1,4km con 101m D+ che riporta sul monte Berico in prossimità del santuario, breve rampa che fa scollinare dietro il convento mariano e poi la discesa di via Casarsa per tornare in città. Degna conclusione di questa fatica lo strappo dei ferrovieri, che scavalla i binari nei pressi della stazione di Vicenza. Doveva essere una tranquilla uscita domenicale, si è trasformata in un allenamento impegnativo e, tra l'altro, corso a ritmo bello allegro. In calce il track e l'altimetria..robe da nerd..