domenica 11 maggio 2014

Lean non si fa col pc..

E' passata una settimana dall'ultimo post e i motivi sono fondamentalmente due: il primo è la solita immensa mole di impegni in mezzo ai quali mi risulta spesso difficile ricavare un momento da dedicarmi per pensare e scrivere; il secondo è che ho avuto pochi spunti ispirativi.
La settimana si è aperta e chiusa alla mia maniera ovvero on the road, con le scarpette ben allacciate. Il totale degli allenamenti di questi giorni segna 74 km, una gran bella distanza e delle sedute ben corse con ottime sensazioni. Durante quest'ultima settimana ho scavallato la metà del percorso (temporale) che mi divide da Berlino, ad oggi siamo a -140 giorni e da qui in avanti i kilometri andranno necessariamente ad aumentare; mi aspetta un'estate davvero on the road, da discorsi fatti col saggio coach Pedri si parlava di arrivare a 100-120km alla settimana nella parte di calendario dai -120 fino ai -20 giorni dalla final destination..
Settimana ricca di ricorrenze, alcune internazionali (come il 5 maggio di memoria manzoniana) altre sportive (20 dalla morte di Senna piuttosto che l'altro 5 maggio di stampo calcistico) mentre alcune squisitamente personali ed improntate sulla mia attività in JEst. C'è stato il nostro 21° compleanno e il mio 2° compleanno interno all'associazione. Con questo inciso vado a raccontarvi ciò che è stato l'appuntamento clou della settimana appena terminata, venerdì abbiamo portato uno dei nostri progetti in una grossa azienda del vicentino: Lean Competition @Pietro Fiorentini.
L'evento è stato spettacolare, ottimamente organizzato e magistralmente condotto da tutto il team; l'impegno è stato severo, l'occasione era molto importante ma il risultato è stato eccellente. In poche parole abbiamo portato la Lean Competition (di cui ho già parlato nel post del 14/01) in un'azienda in forte espansione che sta cercando nuove giovani leve da inserire nel loro contesto lavorativo. Ben 30 studenti delle lauree magistrali iscritti, divisi in 6 squadre, si sono fronteggiati nel nostro game; sotto la supervisione dei manager di Pietro Fiorentini che li hanno spiati e studiati da vicino per scovare i talenti nascosti in ognuno. La competizione è stata serrata e si è decisa per un solo punto di differenza tra le prime due squadre classificate, in palio uno stage presso l'azienda durante la settimana Lean, momento focale di revisione dei processi, studio e implementazione di miglioramenti in ottica Lean. Come detto il risultato è stato estremamente positivo, ci sono stati ottimi feedback da parte sia degli studenti che dell'azienda.
In serata è stato tempo di festeggiare meritatamente la riuscita della giornata; come in altre occasioni è stato il momento di sentirsi davvero proud to be JEsters.
Un grande team, formato da tanti amici, che condivide mesi di programmazione e organizzazione di un evento che spesso risulta vincente e il tutto si conclude con un meritato momento di gioia per la riuscita di progetti sempre più innovativi e conosciuti non solo a livello locale. L'ennesima dimostrazione che con la determinazione, le buone idee e un'organizzazione ben studiata si possono ottenere risultati più che ottimi.
Il titolo del post è una citazione del nostro accompagnatore durante la visita aziendale che ha seguito la competizione. Vi lascio il ragionamento che ci sta dietro sicuro che sarà anche per voi spunto di riflessione: uno dei principi fondamentali della metodologia Lean è "go and see", ovvero, quando c'è un problema bisogna andare e vedere; secondo questa filosofia l'unico modo per capire e affrontare a dovere un problema è prenderne coscienza andando a vedere e toccare con mano.
La consapevolezza di un problema è quindi la base per trovare la via del miglioramento.. cosa che guardando numeri o dati che scorrono su un pc è molto difficile da avere.. Buon inizio di settimana