domenica 8 marzo 2015

Il giallo dell'8 marzo

Passata la sbronza di emozioni pre-durante-post maratona mi sono preso un po' di giorni di riposo e relax, nel mezzo sono riprese le lezioni all'università e ho anche ricominciato a correre tranquillo. In particolare proprio stamattina m sono concesso un'ora intera di libertà tra ciclabile e parco Querini, entrambi i luoghi molto popolati visto l'orario (tarda mattinata) e il bel tempo imperante non solo a Vicenza.
Torno a scrivere volutamente oggi, 8 marzo giornata internazionale della donna, per dedicare alcune righe alle tantissime donne che sono apparse sulla mia strada. In generale questo mio post vuol essere un immenso grazie a tutte coloro che si sono affacciate per i motivi più disparati nella mia vita e hanno contribuito a rendermi quello che sono. Un lunghissimo elenco di nomi sarebbe noioso, preferisco fare alcune citazioni più o meno anonime di momenti, gesti o impressioni indelebilmente scritti nella mia memoria.
In primis è dovere e orgoglio ringraziare chi mi ha messo al mondo e ha diretto, con saggia regia, moltissimi anni della mia vita, dandomi le primarie direttive di vita che io, ancor'oggi, seguo e perseguo nel quotidiano vivere. A ruota tutte le donne della famiglia allargata; le varie zie, nonne e cugine varie nonché coloro che spesso chiamo "sorelline", un terzetto di persone davvero straordinario con cui ho avuto il piacere e l'onore di condividere gran parte del mio periodo veronese. Un pensiero anche per una neo-mamma rock a cui non ho ancora avuto occasione di fare le congratulazioni. Come direbbero i Nomadi "grazie alle ragazze, a tutte le ragazze" ma in particolare mi fa piacere citare la prima in tante cose, il cui numero di cellulare nella mia rubrica sta ancora sotto il soprannome azzeccatissimo di Stellina nonostante siano passati sedici anni da quel cinematografico primo incontro.. Sempre sotto la voce amori un pensiero anche per coloro che si sono portata via un pezzo del mio cuore, una su di un treno e l'altra su di un aereo, entrambe dirette troppo lontano. Citazione doverosa anche per chi su un pullman che nemmeno tanto lontano andava mentre scriveva una poesia arrivata a destinazione forse troppo tardi. In tema di ragazze un grazie a chi era troppo bella per riuscire a parlarci ma anche a chi era troppo timida per esporsi, storie sospese tra il voler fare un passo avanti e trovarsi quasi sempre un metro più distante; grazie a chi il passo invece l'ha fatto, magari per una sera soltanto, magari per qualche settimana o anche per qualche mese, fianco a fianco ad esplorare la complicata strada della vita insieme. Ci vuole coraggio a dire di sì ma altrettanta stima e rispetto ho per coloro che hanno risposto di no a coupon per una cioccolata calda o per un gelato in compagnia, quasi sempre inviti declinati in modo garbato. Grazie a tutte le belle ragazze che allietano con la loro spesso sorridente presenza i luoghi della mia vita come le aule dell'università, i negozi dei centri commerciali, gli autobus e i treni, il parco e la ciclabile. Un immenso grazie alle quote rosa di JEst, sempre in prima fila in ogni progetto a cui ho partecipato, persone che meritano davvero di diventare i manager del futuro per spirito di iniziativa e capacità. Non dico grazie a chi fra qualche ora riceverà un mazzetto di mimose seduta ad un tavolino di un bar mentre aspetta uno spritz, lo farò direttamente a voce, seduto sull'altra sedia di quel tavolino.. :-)
Per omaggiare tutte le donne citate in questo post ci sarebbe voluto un container di mimose, spero vi accontentiate di un pensiero virtuale e visuale
Se sono riuscito a scrivere così tanto oggi vuol dire che sono davvero tante le "donne pazienti rassegnate ai miei guai.." ed io sono proprio fortunato a continuare ad incontrarne di nuove sulla mia strada..