domenica 16 febbraio 2014

La grande Famiglia

In questo periodo mi capita molto spesso di allenarmi ad orari "particolari", durante la settimana usualmente dopo le 18 mentre sabato e domenica (per questioni di lavoro) al mattino, diciamo tra le 7 e le 9. Ho definito questi orari particolari perché sono di caratteristiche diametralmente opposte: al mattino vige infatti una serena quiete, il sole sta sorgendo (o è sorto da poco) e le strade sono nastri di asfalto silenti e desertici; alla sera invece impera il caotico traffico, il sole sta tramontando e attraversare la strada (rigorosamente sulle strisce) risulta essere un intrepido esercizio di slalom.
Durante questi due momenti distinti e differenti si affacciano sulle strade i componenti di una Famiglia ben nota nel mondo occidentale: i runners. Gli automobilisti e la gente comune spesso definiscono queste strane creature dei deviati, dei malati eppure loro, i runners, manifestano serenità e pace con i loro movimenti ritmici e approssimativamente sincroni.
Il tipico runner si presenta in tuta aderente, solitamente nera, giubbino giallo/arancio fluo, scarpe dai colori sgargianti, berretto o cappello e, se il clima è rigido o piovoso, guanti. Questa comunità di persone condivide una strana propensione a fare fatica senza scopo apparente e i suoi componenti tendono a spostarsi da soli o in piccoli gruppi (massimo 2-3 esemplari); tra loro parlano uno strano linguaggio in codice, composto da numeri, frazioni e parole a metà tra l'italiano e l'inglese.
La cosa che risalta di più è la cordialità e la fratellanza che si instaura tra i componenti di questa grande Famiglia; essi infatti si salutano sempre con un rituale estremamente rigido e definito: se un runner incrocia un'altra persona la osserva per qualche metro (allo scopo di verificare se l'altro appartiene anch'egli alla Famiglia) dopodiché alza lo sguardo, sorride, alza il braccio, mostra la mano aperta e rivolge un "ciao" o un "buongiorno" al famigliare incrociato. Pare che questa tradizione abbia radici profonde e la sua origine stia nell'intenzione dei membri della Famiglia di sostenersi vicendevolmente durante i loro rituali di allenamento. Ogni runner conosce infatti il dolore e la fatica e quindi, riconoscendo un famigliare, tende ad esprimere con questo saluto la sua vicinanza e comprensione nei confronti del fratello.
La solidarietà all'interno della Famiglia è uno dei valori più importanti e alti; al termine di ogni riunione i famigliari si scambiano opinioni sulla missione appena svolta e si caricano a vicenda per i risultati ottenuti. Qualsiasi sia stato l'esito della giornata ogni runner riconosce infatti l'impegno profuso da ogni altro fratello incitandoli a proseguire negli allenamenti per poter migliorare e crescere ancora.
La base della filosofia della Famiglia è il perseguire il nobile (ma utopico) obiettivo di battere se stessi, nei runners si insinua sempre un pensiero, quasi una malattia, che li spinge ad un continuo sottoporsi a prove e allenamenti volti al miglioramento della propria persona, non solo sotto il punto di vista meramente atletico ma anche mentale e spirituale. E' questo fine ultimo che rende i runners persone così serene e determinate che raramente vedrete arrabbiarsi con l'automobilista di turno; li vedrete sempre con l'aria persa dentro i loro pensieri o concentrati sul suono dei loro cronometri, li vedrete contemplare i paesaggi che le città o la campagna offrono oppure con lo sguardo fisso sulla strada puntando qualche metro avanti.
Non guardateli con disprezzo e non giudicateli dei malati o dei pazzi, sono persone normali come voi; hanno solo trovato un scopo molto profondo: quello di costruire una vita migliore a partire dall'esercizio fisico. Sposare la via dello sport come sana attività fisica porta a rivoluzionare la propria vita e garantisce immensi benefici e la corsa è l'espressione più semplice e naturale di questo modo di vivere.
So di ripetermi a citare l'Uomo, Aldo Rock, ma il manifesto dei runners si sintetizza molto bene in una delle sue frasi:
"..non devi correre per vincere, non devi correre per morire.. uomo, devi correre per vivere!"

Buon inizio settimana a tutti