domenica 9 febbraio 2014

Olimpiadi

E' arrivato il 7/2/2014, data molto curiosa, e iniziano le Olimpiadi Invernali. Polemiche sottaciute e non-boicottaggi a parte si tratta di un evento planetario che coinvolge miliardi di persone tra atleti, spettatori, volontari e lavoratori vari; necessità di moltissimi investimenti e smuove altrettanti fiumi di denaro diretto e indotto. 
Vorrei parlare del lato sportivo dell'evento dalla parte di chi gli sport li pratica e li guarda con passione in tv o dal vivo. Tutti gli appassionati e praticanti sportivi hanno l'opportunità di immedesimarsi nei campioni di oggi ed emozionarsi per le performance degli atleti impegnati nelle varie discipline. 
Tre le considerazioni che mi accompagnano in ogni edizione delle Olimpiadi (invernali o estive che siano).
La prima è che il periodo olimpico è una magnifica vetrina di ogni tipo di sport, anche i più sconosciuti, è molto divertente vedere la gente che si appassiona per discipline come il curling, il biathlon, il salto con gli sci; tutte pratiche di nicchia ma che rispecchiano la varietà e l'universalità dello sport.
La seconda è l'internazionalità delle Olimpiadi, è forse la parte più divertente della cerimonia di apertura vedere la sfilata delle nazioni partecipanti; ci sono nazioni disperse ovunque nel mondo, in mezzo al mare o ai continenti, che portano atleti a questo evento; è una vera festa planetaria di persone sorridenti e colorate (e non solo per esigenze di copione..) 
Questa considerazione è seguita a ruota dalla terza: le Olimpiadi sono per tutti. Non tutti sanno che ogni federazione nazionale recepisce i requisiti del CIO e stabilisce i criteri di qualificazione. Alcuni paesi pongono, ovviamente, limiti molto esigenti per selezionare gli atleti e mandare alle Olimpiadi solo il meglio che possano offrire; mentre altre nazioni applicano il principio di de Coubertin "l'importante è partecipare" e lasciano dei criteri molto basici per poter essere presenti all'evento. 
In teoria ogni sportivo di qualsiasi nazione può conquistare il pass olimpico e questo rende le Olimpiadi un appuntamento imperdibile e indimenticabile (oltre al fatto di disputarsi ogni 4 anni). Chiunque di noi potrebbe arrivarci e sono quindi il sogno, più o meno nascosto, di ogni atleta di qualsiasi disciplina. Inoltre, come disse una volta un atleta medagliato, "..i campioni del mondo cambiano ogni anno, campioni olimpici lo si è per sempre.." 
La Carta Olimpica è un documento, una sorta di Costituzione dei Giochi Olimpici e viene aggiornato di volta in volta dal CIO. I vari articoli rappresentano i binari che le istituzioni devono seguire nell'organizzazione delle Olimpiadi. L'ultima revisione è datata 3 settembre 2013 e nella lettura mi ha colpito profondamente il primo principio fondamentale: poche righe in cui c'è il vero senso e spirito olimpico. Ve lo riporto senza neanche tradurlo dall'inglese perché è estremamente semplice, chiaro e spaventosamente profondo:
"Olympism is a philosophy of life, exalting and combining in a balanced whole the qualities of body, will and mind. Blending sport with culture and education, Olympism seeks to create a way of life based on the joy of effort, the educational value of good example, social responsibility and respect for universal fundamental ethical principles."