giovedì 15 gennaio 2015

Awards 2014

Operazione classica di ogni fine anno è quella di riportare in luce le cose migliori dell'annata appena trascorsa. Con colpevole ma giustificabile ritardo mantengo la promessa fatta e con questo post passerò in rassegna alcune delle cose che hanno segnato l'ormai vecchio anno.
Per primo vorrei premiare l'acquisto dell'anno, diversi prodotti si sono contesi questo riconoscimento ma alla fine la tecnologia l'ha spuntata e il vincitore è il mio smartphone Sony Xperia SP. Durante tutto l'anno si è dimostrato un notevole alleato in moltissime operazioni abituali supportandomi spesso anche nella stesura dei post del blog. Alta qualità delle foto, schermo grande ma dimensioni accettabili e un cuore metallico decisamente potente ne fanno un compagno di viaggio utile e piacevole.
Mantenendo le categorie della scorsa edizione il secondo riconoscimento è il "best choise award" ovvero la scelta migliore in termini di esperienza e risultato dell'anno. Sarebbe troppo banale premiare nuovamente il mio impegno in JEst che, nell'anno appena trascorso è cresciuto sia come tempo impiegato che come ritorno personale ottenuto, e quindi ho deciso di assegnare questo premio al mio disimpiego da Sky. Scelta strana lo so, ma il mio licenziamento a giugno ha portato una serie di cambiamenti positivi nella mia vita: più tempo libero, importante per finalizzare la preparazione della maratona; mi ha costretto ha cercare un nuovo lavoro, meno stressante, il che mi ha portato alle bellissime esperienze tra MediaWorld e il cinema.
Terzo premio da assegnare il "name of a star"; in un anno ricco di principesse, bellissimi sorrisi e cordiali colleghe di lavoro/studio è stato particolarmente arduo trovare il bandolo della matassa. Alla fine ho fatto una scelta, anche qui, in controtendenza; invece che premiare una ragazza (come tradizione vorrebbe) ho deciso di assegnare il premio ad un ragazzo. Il "name of a star" 2014 va quindi ad Andrea, mio collega di avventura/sventura a Sky con il quale il rapporto è diventato, lungo il corso dell'anno, molto stretto. A lui che mi ha sopportato spesso e che ora mi supporta quando ho voglia di scaricarmi un po' durante le ormai celebri serate maschie a base di birra e biliardo.
L'ultimo riconoscimento è una new entry, il "magic moment award". Da quest'anno ho deciso di individuare il momento/evento più significativo degli ultimi 12 mesi e attribuirgli il giusto risalto. Stravince a mani bassissime quell'attimo di lucida follia in cui ho capito di aver compiuto l'impresa della Maratona; quei mitici, ed ora storici, 20 secondi in cui, passando sotto la porta di Brandeburgo, ho realizzato che ce l'avevo fatta. E allora quel gesto tanto naturale quanto voluto di guardare in alto, salutare e ringraziare chi di dovere, alzare le braccia e urlare al cielo la mia gioia per quell'istante di gloria guadagnato.
Per chi non l'avesse già visto vi ripropongo il video di quegli istanti da ora archiviati alla voce "cose supermitiche" nel mio personale stanzino dei ricordi..