domenica 11 gennaio 2015

Il lunghissimo - winter's edition

Verrebbe da dire nuovo anno vecchie abitudini..la mia tabella d'allenamento alla data odierna recita 2h30' corsa tranquilla. Vien quasi da sorridere visto il non felice accostamento tra corsa tranquilla e tale durata dell'allenamento ma ormai sorvolo sulla perfida ironia di cui è capace il coach.
Oggi dunque il cosiddetto lunghissimo che, come già spiegato in post precedenti, è l'allenamento di corsa che supera le 2h e mette sempre a dura prova qualsiasi atleta, sia dal punto di vista fisico che mentale. La prima difficoltà è quella di pianificare il percorso, ai non addetti ai lavori potrà sembrare cosa semplice ma mettere in fila circa 30km di strada con poco (o nullo) traffico possibilmente senza grosse difficoltà altimetriche non è per nulla banale. Per questa versione invernale ho deciso di variare la location abituale e spingermi nella periferia nord-ovest di Vicenza; i lunghi rettilinei tracciati dall'uomo nella sterminata piana di Costabissara hanno le giuste caratteristiche. Unici difetti di questa zona sono il paesaggio monotono e noioso e l'altissima umidità causata dagli innumerevoli canali di irrigazione dei campi. Siccome 30km sono davvero tanti ed è stato necessario toccare molte delle località disperse nella campagna vicentina; partenza ufficiale davanti a parco Querini e primi kilometri mossi e tortuosi per attraversare il centro città e dirigersi in periferia. Primo split cronometrico al 4°km, superata la rotonda dell'Albera mi infilo nel rinomato quartiere "villaggio del Sole" e abbandono la città puntando dritto verso la prima delle ville di campagna vicentine che il percorso odierno sfiora, villa Zilieri. Costeggio il parco secolare e, al 7°km, inizio a salire verso Monteviale; salita abbastanza lunga (600m) ma dalle pendenze non eccessivamente ardue (5-6%) che supero agevolmente ammirando i vicini dei campi da golf di Creazzo. Dopo lo scollinamento un paio di kilometri mossi sulla costa del colle con ampia visuale della piana sottostante, è il momento paesaggisticamente più bello di tutto il percorso anche se la brulla campagna non suscita in me particolari emozioni. Giunti nel paese di Monteviale ripida discesa con due tornanti per poi proseguire verso Costabissara attraversando numerose località di campagna. Si giunge rapidi al 15°km e poco più in là ci si imbatte in Costigiola. Qualche simpatico dio creazionista ha deciso di piantare proprio qui, in mezzo alla campagna, un parallelepipedo di arenaria lungo un centinaio di metri, largo una sessantina e alto almeno cinquanta. L'uomo, per non essere da meno in quanto a fantasia e creatività, ha deciso di costruirci attorno e anche sopra; necessitando quindi di una strada per collegare questo pugno di case al resto del mondo si è ben guardato dal girare intorno al blocco e ha pensato bene di scavallarlo con un nastro d'asfalto tirato col righello. Risultato: il ben noto, oltre che ai runner anche ai ciclisti della zona, muro di Costigiola; 280m di strada completamente dritta che si inerpica sull'arenaria con una pendenza ai limite della decenza (si parla di 18-19%). Superato l'arduo gradino ci si invola verso Costabissara dove è posto il 20°km. Alrii kilometri di facile ciclabile mi riconducono alla sopracitata rotonda dell'Albera chiudendo il larghissimo anello e portando il conto a 27. Fiato corto, passo stanco e gambe molli ma ormai il traguardo di giornata è vicinissimo; è calata la sera e l'umidità si fa sentire, le grate di sfogo degli impianti di condizionamento dei negozi e dei condomini sono un gradito sollievo al mio passaggio. Riattraverso il centro città, a quest'ora brulicante di persone in giro per l'aperitivo; sono ancora abbastanza lucido per improvvisare uno slalom tra i lenti e storditi passanti mentre raggiungo l'agognato finale. La torre del teatro Olimpico, ancora illuminata a festa, è il faro che mi accompagna negli ultimi metri di corsa; svolta secca a sinistra e attraverso ponte degli Angeli. Raschio le ultime energie dal fondo del barile e abbozzo una volata in progressione sul lastricato che pavimenta i porticati di contrada Porta Santa Lucia..mi fermo, stremato, davanti al civico 140, finalmente sono a casa. Mi attende una meritata doccia calda e una consistente cena; anche questo allenamento è andato in porto, un'altra tacca sul calendario della "road to Treviso 2015"