domenica 6 luglio 2014

Un sabato qualunque

Venerdì un esame tosto mi ha tolto troppe energie sia fisiche che mentali e quindi mi sto godendo, finalmente, un weekend senza particolari stress.
Un sabato qualunque, sveglia alle 8:00, allenamento al parco, colazione, doccia, lavatrice, pulizie di casa, pranzo preparato seriamente, penichella e poi pomeriggio di sport in poltrona.
Si comincia alle 15:30 con la prima tappa del Tour de France, la più importante e famosa gara di ciclismo al mondo; oggi si parte da Leeds in Inghilterra, una partenza anomala sia per la location estera sia perché si parte in linea (di solito la prima tappa è una breve cronometro). Sarà un Tour molto interessante, abbiamo finalmente un italiano in grado di ben figurare in classifica generale (Nibali) e un buon numero di forti corridori che possono centrare la giornata giusta, soprattutto nelle tappe intermedie. Il favorito d'obbligo rimane Froome, inglese della Sky, ma ci sono diversi corridori in grado di metterlo in difficoltà nelle ripetute dure tappe di montagna, il caldo francese, inoltre, è spesso molto influente sulle prestazioni. Due i principali rivali di Froome: il primo è il "Pistolero" Contador, spagnolo della Saxo, scaltore fortissimo supportato da un esperto direttore sportivo ed una squadra ben attrezzata, il che aggiunge tensione anche nelle tappe apparentemente tranquille; il secondo è il nostro "Squalo" Vincenzo Nibali, completo e apparso molto in forma dopo la recente vittoria ai campionati italiani. Per quel che riguarda la tappa di ieri vittoria in volata di Kittel che ha sfruttato la caduta di Cavendish (favorito n°1 per questi arrivi) per bruciare gli avversari. Oggi tappa decisamente più complicata, dal profilo altimetrico sembra una classica più che una tappa di un grande giro, 9 salite disseminate lungo il percorso, tutte brevi (al massimo 3km) ma con pendenze impegnative (anche 10-12%), l'ultima si trova a 5km dal traguardo. Ingredienti ideali per minare la compattezza del gruppo e dare spettacolo lungo le colline inglesi.
Ore 18:00 si passa in Brasile, quarti di finale del mondiale. Argentina-Belgio si presenta come un'interessante scontro tra due scuole di gioco molto simili; L'Albiceleste fondata sulla solidità in difesa e le rapide incursioni dei talenti Di Maria e Messi come i Diavoli Rossi che affidano le loro ripartenze alle verticalizzazioni verso i veloci e leggeri attaccanti. Partita che prende subito una direzione decisa, quella argentina, grazie al goal a bruciapelo di Higuain, ben noto nel campionato italiano. L'attaccante del Napoli chiude una veloce azione con una potente e precisa conclusione dal limite che non dà scampo al portiere belga. L'Argentina da lì in poi chiude gli spazi e compatta le linee e per il Belgio diventa molto difficile innescare i propri talenti. Poche idee a centrocampo e azioni lente non portano a niente, l'Argentina va anzi vicina al secondo goal con un paio di ripartenze orchestrate da Messi e da un superbo Higuain. Si prosegue così fino al 70° quando i cambi operati dal c.t. belga cominciano a produrre pericoli alla difesa argentina; i belgi si concentrano sulle palle lunghe a cercare il neo-entrato Lukaku ma gli scambi negli ultimi minuti sono poco precisi e la retroguardia sudamericana si salva abbastanza agevolmente.
Alle 22:00 la partita sulla carta più facile, l'Olanda entra in campo contro la Costa Rica. Purtroppo per gli orange (ma per fortuna del pubblico) ai mondiali nulla è scontato, i costaricensi sono ben schierati ed organizzati, nell'Olanda l'assenza di De Jong si fa sentire e veder costruire il gioco dai centrali olandesi è un pessimo segnale. Poche occasioni degne di nota per 80 minuti, i pericoli portati dagli orange vengono disinnescati dall'ottimo portiere Navas mentre sull'altro fronte le veloci sfuriate risultano poco precise e scarsamente pericolose. La partita si accende negli ultimi minuti con l'assedio olandese (come già negli ottavi) ma ancora Navas e i legni negano il ripetersi dell'impresa vista contro il Messico. Si capisce che ora lo scopo della Costa Rica è quello di arrivare ai rigori e, nonostante l'impegno costante degli orange, ciò avviene. La mossa decisiva è però olandese, il c.t. sostituisce il portiere e quest'ultimo intercetta due delle conclusioni dei costaricensi regalando all'Olanda il passaggio del turno. Mercoledì 9 alle 22 sarà dunque Olanda-Argentina.
Breve inciso anche sui match di venerdì. Nel pomeriggio Germania-Francia, decisa velocemente dalla zuccata di Hummels che devia in rete una precisa punizione di Kroos, partita poi controllata senza grossi problemi dai panzer tedeschi che anzi creano numerosi pericoli alla retroguardia transalpina. I tedeschi incontreranno il Brasile, che finalmente fa la parte del padrone di casa giocando in maniera convincente contro la Colombia. Anche in questo caso match subito in discesa per i verde-oro grazie al goal in apertura di Thiago Silva, i brasiliani tengono il campo facilmente e si rendono pericolosi svariate volte aiutati anche dalla scarsa vena della mediana colombiana. Gioco lento e poco preciso garantiscono spazio alle incursioni di Neymar e compagni che trovano il 2-0 con una gran conclusione dalla distanza di David Luiz. La Colombia sembra smarrita e i suoi talenti nervosi e svuotati di idee, la partita si riapre all'80° con un rigore trasformato dal capocannoniere del mondiale James Rodriguez. L'assalto finale non cambia però il risultato, Brasile in semifinale ma con 2 pesanti assenze; nel finale si infortunia Neymar (mondiale finito) e Thiago Silva sarà squalificato e dovrà saltare il match contro la Germania. Occasione imperdibile per i tedeschi di affondare i padroni di casa, martedì ore 22..da non perdere.
Per me oggi si prospetta una domenica qualunque, tra sport in poltrona e allenamenti al parco; da domani sotto di nuovo con lo studio, ultimo esame di questa sessione il 14 sperando che vada bene. Il pensiero di laurearmi a novembre temo rasenti il miracolo..

Bucato steso
Pranzo pronto