Questa mattina,
finalmente, ho trovato nella mia casella e-mail la benedetta tabella
ovvero quella serie di numeri e parole che ogni atleta che si
rispetti riceve in dono dal proprio allenatore come manna dal cielo;
dopodiché la fa propria e la pergamena diventa il vangelo
quotidiano.
Nel frattempo è stato
weekend, tra l'altro bel tempo e cielo azzurro luminoso, in barba a
tutte le nefaste previsioni che giravano nel web. Sia sabato che
domenica mi sono quindi dedicato alla mia passione preferita.
Sabato mattina sono andato
a correre al parco Querini, il terreno era pesante a causa di diversi
giorni di pioggia ma l'aria fresca e il tiepido sole mi hanno
incoraggiato nel cimentarmi in un allenamento tecnico da autodidatta.
Ho ormai circa 120km di rodaggio nelle gambe (calcolati da inizio
2014) e ho provato a simulare una corsa campestre: 10km a ritmo gara,
nel mio caso sui 4'30”. Detto fatto sono partito tranquillo (ma non
troppo) lungo i 1070m del circuito ricavato all'interno del parco,
primi 2 giri sul piede dei 5'10” per poi incrementare in
progressione costante negli altri 7 per chiudere ampiamente sotto i
4'40” dell'ultimo giro; tempo totale 44'26”, decisamente un
ottimo tempo.
Domenica invece sono
partito di buon mattino (alle 7:25) e ho fatto un cossidetto lungo:
distanza da coprire tra i 15 e i 20km con ritmo costante, solitamente
tranquillo. Mi sono avviato verso la ciclabile e ho inziato a
discendere la riviera berica, arrivato intorno al 7°km ho deciso di
prolungare, invitato dal sole che iniziava a scaldare l'aria e dalle
buone sensazioni. Giunto a Longare (9°km circa) giro di boa e quindi
risalita verso Vicenza; il sole e il continuo incrociare di altri
runners lungo la strada mi ha sospinto fino all'ingresso in città.
Risultato: andata in 43 minuti e spiccioli, ritorno sotto i 42..e
sticazzi..
E oggi soave risveglio, la
notifica sul cellulare della tanto attesa mail; quindi ecco, in
calce, il mio piano di lavoro atletico di febbraio