lunedì 13 gennaio 2014

Un venerdì da uomini

Era la ripartenza che più aspettavo..il venerdì, con lo streaming di "il Grande Cocomero" e il reloaded di "Deejay Chiama Italia" alla ricerca di ispirazione per affrontare il weekend di lavoro e non solo. Purtroppo l'Uomo non è ancora tornato..avrei davvero voluto una frase da piantare nel mio nuovo cellulare..ah, ops..di questo non posso ancora parlare, se no mi brucio il post..
vabbeh, diciamo che volevo una qualche massima da ripetermi come un mantra mentre, incazzuto, fendo la nebbia mattutina della prima periferia vicentina; scarpette ai piedi e giacchetto alta visibilità sopra alla mitica Kipsta maniche lunghe.
Devo quindi "ripiegare" su di un'altra ripartenza: la riunione di inizio anno di JEst. Come in tutte le aziende che si rispettino all'OdG l'approvazione del bilancio, il rinnovo del CdA e il planning delle attività del nuovo anno. Tra i miei buoni propositi c'era l'intenzione di candidarmi a una posizione del direttivo ma ci sono state molte richieste e le sedie del consiglio sono state assegnate ad una validissima squadra formata in gran parte da new entries con pochi innesti senior. Dopo la riunione classico aperitivo di buon anno che è andato un po' per le lunghe; tra gli ultimi ad andarsene il sottoscritto, il nuovo presidente e Valentina.
Valentina è una studentessa di economia, corso magistrale, ormai in dirittura d'arrivo (sta già scrivendo la tesi); è entrata in JEst l'anno scorso ed è una sorta di infiltrata, non solo per la facoltà che frequenta ma anche per le sue origini: Aosta..ora se lo sono chiesti sempre tutti perché una della val d'Aosta si è trasferita a Verona (e poi in succursale a Vicenza) per la laurea magistrale e lei ne parla sempre come una sorta di scelta di vita; mentre rientravamo a casa (abitiamo in una zona vicina) ci siamo scambiati qualche opinione sulle nostre esperienze di vita lontani dai nostri luoghi d'origine. Mi ha piacevolmente sorpreso il fatto che condividiamo una sensazione particolare: la nostalgia per le montagne e i panorami ma allo stesso tempo la voglia di scappare ogni volta dall'atteggiamento statico e un po' chiuso della gente, la poca voglia di cercare qualcosa di nuovo e diverso..nascere in luoghi "isolati" come le montagne trentine o aostane ci sembra troppo spesso un alibi per chi resta e si adagia nella condizione di disagio in cui ci si trova, senza la volontà di uscire e provare quantomeno a vedere com'è il resto del mondo. Noi ci stiamo provando, condividiamo la curiosità e il desiderio di esplorare e conoscere cose nuove..
Mentre percorrevo l'ultimo tratto che mi riporta ogni giorno a casa sono passato davanti al bar che campeggia a metà della via dove abito, in quel momento ho guardato dentro le vetrine e mi è venuta in mente una canzone dei Negrita di parecchi anni fa..vi lascio con questa citazione che è la sintesi di come io stia vivendo questa mia esperienza a Vicenza:
"..sui marciapiedi io volo, sono straniero nella mia città..la gente passa, mi vede e lo sa.."


Visto l'aria un po' malinconica del post una bella frase a tema per il weekend ve la regalo comunque..dal repertorio del mio Vate Aldo Rock detto Calandro una citazione di Joe Strummer:
"uomo, prima che tu diventi troppo vecchio non restare.. vai, fai il giro del mondo e bacia tutte le belle ragazze.."