mercoledì 1 gennaio 2014

Il 2014 inizia..

..on the road, ovviamente :-) 
Dopo i festeggiamenti in "terra straniera" (sono dovuto emigrare a Verona da vecchi amici visto che il sindaco di Vicenza non ha predisposto feste in piazza a Vicenza) ho preso la macchina e sono tornato nella mia residenza palladiana attraversando, volontariamente, i vari paesi lungo la ben nota SR11 "Padana Superiore". L'elenco sarebbe particolarmente lungo, nonostante i soli 53km che dividono Verona da Vicenza quindi ve lo risparmio; c'è da dire che tutti questi borghi si assomigliano molto: adagiati ai piedi delle colline, moltissimi famosi per le coltivazioni vitivinicole ma in particolare ieri tutti avvolti dalla stessa atmosfera un po' lugubre, desertica e con un retrogusto di zolfo e polvere pirica..mentre transitavo i paesani avevano già lasciato le vie e le piazze lasciano cadaveri di vetro e carta dietro di loro. Al mio arrivo, verso le 3e45, Vicenza era già a letto da un pezzo, gli unici rumori erano quelli delle note musicali dei pochi locali ancora aperti e dei ancor meno numerosi avventori che rincasavano calciando bottiglie o sparando gli ultimi botti ancora inesplosi.
Stamattina, con mia somma sorpesa, mi sono svegliato "presto", verso le 9e30 ero già in piedi; gurdando fuori dalla finestra ho ammirato l'amato cielo in HD che campeggia in questi giorni sopra le teste dei vicentini e ho deciso di infilarmi le scarpette e farmi un giro per la città. Partenza tranquilla e prima tappa nel vicino parco Querini, stranamente già abitato da altri runner, per poi proseguire in direzione centro storico lungo l'itinerario palladiano: dapprima ponte Pusterla, poi contrà Forti, corso Palladio, piazza Duomo, piazza delle Poste per raggiungere piazza dei Signori e la Basilica, di nuovo corso Palladio per sbucare in piazza Matteotti passando davanti al teatro Olimpico. Da lì lungo il corso del Bacchiglione fino all'imbocco della ciclabile che ci porta a sud di Vicenza, verso la riviera Berica. Ultima tappa uno dei luoghi che mi piace di più di tutta la zona: la valletta del silenzio. Luogo nascosto al transito dei tanti turisti attraversata da una piccola stradina che, iniziando dietro la famosa Villa la Rotonda, si snoda tra i prati e i campi costeggiando il versante sud di monte Berico. Nome azzeccato per il luogo, in una giornata come oggi sembrava veramente un paradiso..unica "noia" i rintocchi del campanile del santuario che veglia la valletta dall'alto del monte..
Ecco come è comnciato il mio 2014: on the road, correndo attraverso magnifici paesaggi "..leggero nel vestito migliore, sulla testa un po' di sole ed in bocca una canzone.."