lunedì 18 agosto 2014

Il Lunghissimo

L'allenamento domenicale di questa settimana prevedeva l'inedito e temuto "lunghissimo", ovvero corsa a ritmo costante per più di 2 ore, nello specifico la mia tabella recitava 2h20' a 5'/km. Facendo due rapidi conti si raggiunge quota 28km. Sabato pomeriggio ho preparato il percorso, trovare così tanti kilometri lontani dal traffico evitando circuiti noiosi non è stata cosa semplice, ma alla fine ho ricavato un bel giro sfruttando la piana di Arcugnano e del lago di Fimon.
La pioggia dei giorni scorsi ha abbassato le temperature il che mi ha consentito di partire tranquillamente intorno alle 8. Sveglia puntata alle 7:15, colazione leggera, due gel in tasca e scarpette ben allacciate. 
Il percorso inizia lambendo il centro città, percorrendo la Leva degli Angeli, piazza Matteotti e via Giuriolo, prosegue lungo viale Margherita. La città ancora dorme e su molte saracinesche campeggia il cartello “chiuso per ferie”, anche diversi bar e osterie fanno il ponte lungo. Raggiungo il km 0 all'imbocco della ciclabile sotto l'arco delle scalinate di m.te Berico, sono le 8:12, scatta il cronometro e inizia questa lunghissima mattinata di corsa.
Primi 6 km lungo la desertica ciclabile Casarotto, nonostante sia festa e non sia un orario proibitivo non incrocio anima viva fino alla fontanella di Longara, da qui svolto a destra, attraverso la statale (anch'essa deserta) e seguo la strada che si incunea tra i colli. 6°km timbrato in 29'52” leggermente più veloce del ritmo richiesto ma la temperatura fresca e un po' di aria rendono il clima ideale e l'animo ringrazia.
Breve pit-stop per bere, riprendo la via e infilo strada delle Grancare che sarà scenario per molti kilometri. Il percorso si fa adesso un po' mosso con molte curve e lievi saliscendi, la strada fa da confine tra i campi, che si estendono sulla destra, e i colli, che si ergono sulla sinistra; l'altezza dei colli e la folta boscaglia offre molti tratti ombrosi e freschi. Dopo l'ennesima ampia curva disegnata alla base di un colle si raggiunge il paesino di Pianezze, qui una delle poche difficoltà del percorso. L'abitato è leggermente rialzato rispetto alla piana sottostante, c'è un po' di dislivello da superare per transitare al 10°km sotto la chiesa. Il cronometro squilla il passaggio in 50'02”, il tratto in salita mi ha rallentato ma c'è spazio e tempo per tornare in linea con la tabella. Ancora 200m in leggera salita e si giunge al punto più alto del percorso, ora c'è strada per “riposare”, da qui al lago sarà tutto in falsopiano discendente.
In breve si arriva al parcheggio in cima al lago di Fimon, 12°km timbrato in 59'47”, in discesa ho limato parecchio. Ci attende ora il giro del laghetto, 4km di sentiero sterrato in buone condizioni completamente piatti. Sono le circa le 9:15 e inizio ad incrociare i primi esseri umani lungo la strada, anche una coppia di "fratelli" runners che mi saluta cordialmente. 15°km, passo davanti al chiosco accanto al molo dove un paio di persone sono in coda per il caffè e per il giornale, 1h14'49”. Un ultimo kilometro in riva al lago per poi imboccare il nuovissimo sentiero sterrato che collega lo specchio d'acqua al paese di Torri di Arcugnano.
Il percorso è ora parallelo alla strada e corre tangente ai campi di mais che si estendono a perdita d'occhio nella piana incastrata in mezzo ai colli. I kilometri volano rapidi mentre si è immersi nella natura; sono ormai giunto a Torri di Arcugnano, il percorso ciclo-pedonale rimane spostato rispetto al centro del paese il che garantisce assenza di traffico veicolare. Una famiglia sta uscendo ora in bicicletta mentre passo al 20°km, 1h39'51”. Il mio road-book prevede ora una serie di vie secondarie che mi riporteranno sulla strada statale della Riviera Berica in un paio di km. Marciapiedi sconnessi e molti incroci rallentano la mia azione e acuiscono la fatica che sale lungo le gambe. Entro nell'abitato di Longara e sono nuovamente in vista della ciclabile Casarotto, pit-stop per bere alla fontanella e riparto verso nord direzione Vicenza.
Al sottopasso della tangenziale e dell'autostrada sono al 25°km, 2h05'03”, la mia andatura si è un po' appesantita e il sole inizia a farsi sentire ma mancano solo 3km al termine. Rialzo il baricentro e cerco di sciogliere un po' la corsa allungando il passo e riducendo la frequenza. Incrocio numerosi runners e semplici pedoni a spasso, sono ormai in vista di b.go Berga. Attraverso per l'ultima volta la statale e infilo il tratto finale della ciclabile sotto lo sguardo vigile di Villa Valmarana "ai Nani". In corrispondenza dell'osteria “al Gallo” c'è il mio virtuale triangolo rosso, inizia l'ultimo kilometro. Rinfrancato dall'ombra delle case e dalla vicinanza del traguardo il mio passo ritorna più elastico; sotto le mura delle ville di m.te Berico le mie gambe mulinano velocemente. Arcata delle scalette, traguardo raggiunto, stoppo il cronometro e sorrido soddisfatto leggendo 2h21'03”, il road-book segna 28,189km, obiettivo centrato. Sfiancato e trasfigurato attraverso la strada e cammino tranquillo verso casa.
All'altezza dell'università mi prende un moto d'orgoglio, decido di arrivare a casa correndo, a velocità blanda. Sento i muscoli contratti e affaticati che urlano pietà ma insisto, i piedi e le gambe si piegano al volere del cervello. Come più di due ore prima transito in via Giuriolo e risalgo la Leva degli Angeli, attraverso il ponte e imbocco contrà porta s. Lucia. Passo dinanzi ad un paio di avventori del bar sotto casa ed entro dal portoncino, sono le 10:48, termina ufficialmente questa mia piccola impresa.

Mancano 6 settimane a Berlino ed anche il "Lunghissimo" è in archivio, un altro piccolo passo in avanti..