giovedì 12 dicembre 2013

Ieri, oggi, domani

Citando il film (oscar nel 1963) vi racconto cos'è stato il mio ieri, il mio oggi e vi anticipo cosa sarà il mio domani.
Ieri quindi, martedì, sono rientrato tra i monti trentini dopo una ventina di giorni di assenza. Vicenza-Sevignano, Google Maps dice 107km, la stessa distanza che c'è tra Verona e Mantova..una sola piccola differenza: tra Verona e Mantova c'è un lungo nastro di asfalto chiamato autostrada, tra Vicenza e Sevignano il tracciato sembra quello di una tappa di media montagna del giro d'Italia..
Si parte facili, dalla sterminata pianura veneta, evitando il caotico traffico delle circonvallazioni attraversando i quartieri e i paesini della prima periferia nord. Di lì si prende la via del tessile, lungo il torrente Astico, puntando dritti verso le montagne; dapprima Villaverla, poi Thiene e infine Piovene da dove inizia la lunga salita della Valdastico. La strada comincia a inclinarsi, i primi due gradini sono morbidi e portano rispettivamente ai paesi di Cogollo e di Arsiero. Un lungo fondovalle con ampi curvoni che, seguendo le anse del torrente, attraversano ameni paesini sdraiati sotto gli imponenti costoni rocciosi. Da uno di questi paesini, Lastebasse, la strada si impenna decisamente con rampe e tornatini al 10% per un paio di kilometri, è l'inizio della salita vera; da Busatti (620m. slm) si giunge a Carbonare (quota 1076 slm) in 8km con 10 bei tornanti. Tratto in falsopiano fino al passo della Fricca a 1098m slm e poi la picchiata, con carreggiata molto stretta, che porta a Vigolo Vattaro. L'ultimo gradino molto ripido ci porta infine in Valsugana, sulle rive del lago di Caldonazzo, la strada rimane veloce e scorrevole sino a Civezzano dove si svolta decisi e si intraprende il duro strappo della val Camino, terminato il quale la strada si ammorbidisce fino a raggiungere il lago di Lases, porta secondaria sui terrazzi della val di Cembra. Svariati saliscendi ci conducono alla meta finale, Sevigano, un pugno di case abbarbicate a mezza costa, circondate da pini, larici e vigneti..
Oggi quindi, mercoledì, di nuovo on the road per tornare a Vicenza. Tantissimi impegni, tra scuola e attività varie; partenza ancor prima dell'alba alle 6:00 per essere in Veneto entro le 8:30. Mi sarò anche alzato presto ma ne è valsa la pena..i primi 60km me li sono proprio goduti, scalare un passo senza incrociare nessuno e scollinare mentre l'alba si insidia tra le guglie dentate, beh..sono immagini splendide..planare giù dalle montagne mentre la luce del mattino si allarga sulla pianura sottostante finché..il solito camion ti taglia una precedenza, uccidendo la poesia creatasi nelle ultime due ore e riportandoti immediatamente nel caotico e frenetico traffico mattutino dei borghi vicentini..
Giornata lunga e intensa durante la quale fervono i preparativi di quel che sarà domani, il grande evento tanto atteso e pianificato da lungo tempo..ma quel che sarà domani ve lo racconterò domani..

P.s: la lunga giornata mi ha costretto a pubblicare molto tardi..mentre leggete fate finta che sia ancora mercoledì pomeriggio :-p